Giovinazzo "albiceleste" per una festa tutta argentina
Una spiaggia attrezzata sul litorale di Ponente ha ospitato decine di sudamericani
venerdì 23 agosto 2024
Per la prima volta in Puglia, nella nostra Giovinazzo, il 16 agosto scorso si è svolta una festa dedicata all'Argentina e alla sua gente residente in Italia che ha avuto la piacevole occasione per incontrarsi nel segno dell'appartenenza ad una bella terra. L'evento festaiolo con tanto di dj argentina, Pato, residente a Torino, è nata da Pierluigi Amendolagine, odontoiatra di Giovinazzo, e dalla sua compagna argentina Belen "Belu". Lo scenario che ha ospitato l'evento festoso, al quale hanno partecipato circa trecento persone, è stato quello di una spiaggia attrezzata situata sul lungomare di Ponente a Giovinazzo. Abbiamo chiesto all'ideatore di parlarci della festa e di come è nata l'idea di organizzarla. Il racconto di una serata indimenticabile.
Pierluigi Amendolagine, ideatore della festa ci ha raccontato di questo evento.
«L'idea realmente è nata lo scorso anno, quando con Belen, la mia compagna argentina, pensavamo ad un evento che potesse riunire tutta la comunità argentina qui al Sud- ci ha detto Pierluigi Amendolagine. Ormai si sa, l'Italia sta ricevendo ogni mese ondate migratorie di argentini che sono discendenti da italiani e quindi la comunità sta crescendo sempre di più. Però l' idea è nata soprattutto perché in prima persona ho potuto vedere quanto difficile sia per loro vivere lontano dalla propria casa e dalla propria cultura, dai propri usi e costumi, tutto ciò portando loro ad avere una forte nostalgia. E poi, prendendo spunto un po' da come accade in altre città tipo Torino, Padova e Madrid volevamo creare un evento per far sì che la comunità del sud si riunisse e si conoscesse, dato che qui in Puglia non era mai stato organizzato niente di simile, e far sì che, seppur per un giorno, tutta questa gente avesse una bella dose di "Argentinidad" da sentirsi un po' più vicini a casa e fare nuove amicizie che possono magari migliorare la loro quotidianità e realtà.
A questo punto io e Belen ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo portato il progetto in porto con grande successo. Dalle 21.00 in città c'erano già gruppi di argentini che arrivavano da tutte le parti del sud Italia, per un giorno Giovinazzo si è tinta di albiceleste; alcuni hanno indossato la maglietta della loro Nazionale e c'erano bandiere argentine ovunque. Giovinazzo è stata testimone di quella che è la passione e l'amore che il popolo argentino ha per il proprio Paese».
Tante le storie e le curiosità sulla festa; su alcuni protagonisti, sulla musica e sul drink. «Ci sono mille storie da raccontare - ha proseguito Amendolagine - per esempio, una ragazza incinta di nove mesi, che ha deciso di non perdersi per nessun motivo al mondo la festa; un ragazzo che ha viaggiato in treno da Potenza per cinque ore; un altro gruppo di ragazzi da Policoro è venuto in auto e poi sono rimasti a dormire in spiaggia ritornando a casa la mattina dopo. Un gruppo di ragazzi ci ha raggiunto da Spinazzola; altre famiglie intere da Fasano e Monopoli e dalla Calabria. C'era gente argentina di tutte le età, a cantare e ballare con estrema felicità la loro musica e questo non è stato un semplice evento.
Posso dire senza mezzi termini che qui è stata fatta storia, poiché è la prima festa argentina che si è svolta in Puglia, e sì, proprio nella nostra città, Giovinazzo. Ha sorpreso tutti perché davvero nessuno si aspettava questo numero alto di partecipanti. Giovinazzo ha unito due culture sorelle in una serata all'insegna anche dell'inclusività, dove la cultura italiana ha abbracciato quella argentina. Hanno partecipato tanti ragazzi impegnati in diverse categorie sportive di calcio, basket, futsal, ragazzi venuti da tutte le parti della Puglia, mi hanno riferito che era prevista la presenza anche di Javier Cappelletti, ex giocatore della nota squadra argentina Rosario Central; c'erano anche altri calciatori di squadre come Fasano, Bisceglie, Molfetta, il giocatore nazionale di Futsal come Nicolas Lamas e anche tanti giocatori di basket.
La DJ argentina, si chiama Pato, "duck.ladj" il nome d' arte, è bravissima ed è stata il primo tassello imprescindibile che abbiamo richiesto ai proprietari del locale.
Lei vive a Torino ed è la dj di eventi argentini che si svolgono lì ogni due settimane circa, data la grande comunità residente in Piemonte. La gente aveva un'energia distinta, emanava felicità da tutti i pori. Ovviamente il drink che non poteva mancare è stato il "Fernet", in Argentina si chiama così per descrivere la combinazione tra il nostro Fernet Branca e la Coca Cola; le scorte del locale sono state polverizzate in poche ore. Per chi non lo sapesse l'Argentina è il paese che più consuma Fernet Branca avendo addirittura una fabbrica a Cordoba. La musica, ovviamente Cumbia, Cuarteto e Cachengue, stili musicali che accomunano e riuniscono gli argentini di qualsiasi età, provincia o religione». Visto il successo clamoroso di questo incontro aggregante, energico, festoso ed inclusivo, in futuro si prevederà di organizzare altre reunion di argentini come questa svoltasi il 16 agosto. "Nei gruppi di argentini si continua a parlare di questa festa e abbiamo ricevuto proposte per farla a Matera, Monopoli, Potenza ecc., ma io vorrei sempre farla a Giovinazzo», ha concluso Amendolagine.
Pierluigi Amendolagine, ideatore della festa ci ha raccontato di questo evento.
«L'idea realmente è nata lo scorso anno, quando con Belen, la mia compagna argentina, pensavamo ad un evento che potesse riunire tutta la comunità argentina qui al Sud- ci ha detto Pierluigi Amendolagine. Ormai si sa, l'Italia sta ricevendo ogni mese ondate migratorie di argentini che sono discendenti da italiani e quindi la comunità sta crescendo sempre di più. Però l' idea è nata soprattutto perché in prima persona ho potuto vedere quanto difficile sia per loro vivere lontano dalla propria casa e dalla propria cultura, dai propri usi e costumi, tutto ciò portando loro ad avere una forte nostalgia. E poi, prendendo spunto un po' da come accade in altre città tipo Torino, Padova e Madrid volevamo creare un evento per far sì che la comunità del sud si riunisse e si conoscesse, dato che qui in Puglia non era mai stato organizzato niente di simile, e far sì che, seppur per un giorno, tutta questa gente avesse una bella dose di "Argentinidad" da sentirsi un po' più vicini a casa e fare nuove amicizie che possono magari migliorare la loro quotidianità e realtà.
A questo punto io e Belen ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo portato il progetto in porto con grande successo. Dalle 21.00 in città c'erano già gruppi di argentini che arrivavano da tutte le parti del sud Italia, per un giorno Giovinazzo si è tinta di albiceleste; alcuni hanno indossato la maglietta della loro Nazionale e c'erano bandiere argentine ovunque. Giovinazzo è stata testimone di quella che è la passione e l'amore che il popolo argentino ha per il proprio Paese».
Tante le storie e le curiosità sulla festa; su alcuni protagonisti, sulla musica e sul drink. «Ci sono mille storie da raccontare - ha proseguito Amendolagine - per esempio, una ragazza incinta di nove mesi, che ha deciso di non perdersi per nessun motivo al mondo la festa; un ragazzo che ha viaggiato in treno da Potenza per cinque ore; un altro gruppo di ragazzi da Policoro è venuto in auto e poi sono rimasti a dormire in spiaggia ritornando a casa la mattina dopo. Un gruppo di ragazzi ci ha raggiunto da Spinazzola; altre famiglie intere da Fasano e Monopoli e dalla Calabria. C'era gente argentina di tutte le età, a cantare e ballare con estrema felicità la loro musica e questo non è stato un semplice evento.
Posso dire senza mezzi termini che qui è stata fatta storia, poiché è la prima festa argentina che si è svolta in Puglia, e sì, proprio nella nostra città, Giovinazzo. Ha sorpreso tutti perché davvero nessuno si aspettava questo numero alto di partecipanti. Giovinazzo ha unito due culture sorelle in una serata all'insegna anche dell'inclusività, dove la cultura italiana ha abbracciato quella argentina. Hanno partecipato tanti ragazzi impegnati in diverse categorie sportive di calcio, basket, futsal, ragazzi venuti da tutte le parti della Puglia, mi hanno riferito che era prevista la presenza anche di Javier Cappelletti, ex giocatore della nota squadra argentina Rosario Central; c'erano anche altri calciatori di squadre come Fasano, Bisceglie, Molfetta, il giocatore nazionale di Futsal come Nicolas Lamas e anche tanti giocatori di basket.
La DJ argentina, si chiama Pato, "duck.ladj" il nome d' arte, è bravissima ed è stata il primo tassello imprescindibile che abbiamo richiesto ai proprietari del locale.
Lei vive a Torino ed è la dj di eventi argentini che si svolgono lì ogni due settimane circa, data la grande comunità residente in Piemonte. La gente aveva un'energia distinta, emanava felicità da tutti i pori. Ovviamente il drink che non poteva mancare è stato il "Fernet", in Argentina si chiama così per descrivere la combinazione tra il nostro Fernet Branca e la Coca Cola; le scorte del locale sono state polverizzate in poche ore. Per chi non lo sapesse l'Argentina è il paese che più consuma Fernet Branca avendo addirittura una fabbrica a Cordoba. La musica, ovviamente Cumbia, Cuarteto e Cachengue, stili musicali che accomunano e riuniscono gli argentini di qualsiasi età, provincia o religione». Visto il successo clamoroso di questo incontro aggregante, energico, festoso ed inclusivo, in futuro si prevederà di organizzare altre reunion di argentini come questa svoltasi il 16 agosto. "Nei gruppi di argentini si continua a parlare di questa festa e abbiamo ricevuto proposte per farla a Matera, Monopoli, Potenza ecc., ma io vorrei sempre farla a Giovinazzo», ha concluso Amendolagine.