Giornate FAI di Primavera: pieno di consensi al sabato
Ed oggi si replica dalle 9.30 alle 19.00. Aperti ancora Palazzo Messere e la chiesa della Madonna degli Angeli
domenica 24 marzo 2019
10.25
Tecnici volontari (architetti e storici dell'arte) hanno dato ai visitatori gli input necessari a conoscere la storia del borgo antico giovinazzese in piazza Umberto I, con un focus su torri e mura che davano accesso all'antica città di Natiolum prima, Iuvenatium poi.
In seguito il passaggio in piazza San Felice e la prosecuzione in via Madonna degli Angeli per la visita alla chiesa che un tempo era Santa Maria de lo Muro.
Così è iniziata la visita guidata per molta gente accorsa ieri, sabato 23 marzo, a Giovinazzo da diversi centri del circondario per vivere a pieno le Giornate FAI di Primavera, organizzate in maniera impeccabile dal locale Gruppo guidato dall'Arch. Michele Camporeale. In totale, tra Giovinazzo e Molfetta sono circa 55 gli associati che quotidianamente non fanno mai mancare il loro apporto alla battaglia di civiltà e cultura di cui il FAI è portatore.
Dopo la sosta con le guide all'interno della cinquecentesca chiesa della Madonna degli Angeli, oggi sede dell'omonima Confraternita che sta collaborando col FAI, il passaggio suggestivo verso Palazzo Messere, vera chicca di giornata, uno straordinario patrimonio che privati hanno saputo conservare splendidamente e che il Fondo Ambiente Italiano è stato capace di valorizzare al meglio.
In quel luogo così carico di storia, gli apprendisti ciceroni del Liceo Classico e Scientifico "Matteo Spinelli" hanno fatto conoscere al numeroso pubblico, suddiviso per gruppi, gli interni dell'immobile che elegante domina via Madonna degli Angeli, a pochi passi da piazza San Salvatore e dal nuovo salotto buono di piazzale Leichardt.
«Edificato sui terreni situati di fronte all'antica abitazione e messi in vendita dal Comune - racconta la nota del Gruppo FAI locale -, il Palazzo con gli appartamenti, i grandi saloni affrescati e le imponenti scale, fu completato entro il 1870, quando la famiglia vi si trasferì. Nello sviluppo urbano che vede la formazione del borgo ottocentesco di Giovinazzo oltre il nucleo antico, Palazzo Messere costituisce, con gli altri nobili palazzi, il nuovo confine della cittadella medievale, fino ad allora cinta e separata dal territorio circostante dalle antiche mura difensive».
Si repica oggi, domenica 24 marzo, sempre dalle 9.30 alle 19.00 e con partenza per gruppi da piazza Umberto I, nei pressi del Palazzo Comunale. Si possono effettuare donazioni per sostenere il FAI.
L'evento gode del patrocinio non oneroso del Comune di Giovinazzo. Nella nostra breve galleria fotografica alcuni momenti delle visite di ieri.
In seguito il passaggio in piazza San Felice e la prosecuzione in via Madonna degli Angeli per la visita alla chiesa che un tempo era Santa Maria de lo Muro.
Così è iniziata la visita guidata per molta gente accorsa ieri, sabato 23 marzo, a Giovinazzo da diversi centri del circondario per vivere a pieno le Giornate FAI di Primavera, organizzate in maniera impeccabile dal locale Gruppo guidato dall'Arch. Michele Camporeale. In totale, tra Giovinazzo e Molfetta sono circa 55 gli associati che quotidianamente non fanno mai mancare il loro apporto alla battaglia di civiltà e cultura di cui il FAI è portatore.
Dopo la sosta con le guide all'interno della cinquecentesca chiesa della Madonna degli Angeli, oggi sede dell'omonima Confraternita che sta collaborando col FAI, il passaggio suggestivo verso Palazzo Messere, vera chicca di giornata, uno straordinario patrimonio che privati hanno saputo conservare splendidamente e che il Fondo Ambiente Italiano è stato capace di valorizzare al meglio.
In quel luogo così carico di storia, gli apprendisti ciceroni del Liceo Classico e Scientifico "Matteo Spinelli" hanno fatto conoscere al numeroso pubblico, suddiviso per gruppi, gli interni dell'immobile che elegante domina via Madonna degli Angeli, a pochi passi da piazza San Salvatore e dal nuovo salotto buono di piazzale Leichardt.
«Edificato sui terreni situati di fronte all'antica abitazione e messi in vendita dal Comune - racconta la nota del Gruppo FAI locale -, il Palazzo con gli appartamenti, i grandi saloni affrescati e le imponenti scale, fu completato entro il 1870, quando la famiglia vi si trasferì. Nello sviluppo urbano che vede la formazione del borgo ottocentesco di Giovinazzo oltre il nucleo antico, Palazzo Messere costituisce, con gli altri nobili palazzi, il nuovo confine della cittadella medievale, fino ad allora cinta e separata dal territorio circostante dalle antiche mura difensive».
Si repica oggi, domenica 24 marzo, sempre dalle 9.30 alle 19.00 e con partenza per gruppi da piazza Umberto I, nei pressi del Palazzo Comunale. Si possono effettuare donazioni per sostenere il FAI.
L'evento gode del patrocinio non oneroso del Comune di Giovinazzo. Nella nostra breve galleria fotografica alcuni momenti delle visite di ieri.