Giornate FAI d'Autunno, uno spot per Giovinazzo
Tante visite ieri a Palazzo Saraceno e sabato a Casino Messere
lunedì 15 ottobre 2018
05.00
«Però, è davvero bella Giovinazzo». Ad affermarlo tanti visitatori giunti da fuori città sabato e domenica per le Giornate FAI d'Autunno.
Si è trattato di un weekend-spot per la nostra cittadina, tra le 250 località coinvolte in ogni regione dalla bellissima iniziativa del Fondo Ambiente Italiano, ben coordinato a Giovinazzo dal direttivo guidato dall'architetto Michele Camporeale. Ha funzionato l'idea di mantenere come filo conduttore dell'iniziativa "l'acqua", visto come bene primario da non sperperare.
Ne è venuta fuori una due giorni molto piacevole, dapprima lungo la ex strada statale 16 Adriatica, presso Casino Messere, e poi ieri, nel cuore del borgo antico, dentro e fuori Palazzo Saraceno, dove le centinaia di visitatori hanno potuto ammirare anche il "pozzo dei Mori", nel giardino pensile. Un angolo nascosto, ma meravigliosamente recuperato da privati ed eccezionalmente aperto dal Gruppo FAI locale. Un immobile di grande pregio eretto tra il XV ed il XVI secolo, in piena occupazione aragonese, seppure il palazzo presenti evidentissimi riferimenti alla Catalogna. Il nome è probabilmente derivato dalle quattro teste di moro che decorano il pozzo nel giardino pensile o forse è riferito alla vittoria della famiglia Grifalco su invasori saraceni.
A guidare le comitive di persone giunte dal circondario, ma anche da fuori regione ed addirittura da Boston, negli Stati Uniti, c'erano gli apprendisti cicerone del Liceo Classico e Scientifico "Spinelli", capaci di destreggiarsi con dovizia di particolari tra le tante informazioni da fornire. Con loro anche guide esperte che hanno aggiunto valore alle visite guidate e le file per conoscere un frammento importante di storia giovinazzese testimoniano l'alto gradimento del pubblico.
Qualcuno si è iscritto al FAI, altri hanno lasciato un contributo spontaneo per sostenere la battaglia di questo Fondo per recuperare la bellezza spesso dimenticata del nostro Paese.
L'auspicio di molti è che il FAI riesca a moltiplicare questi fine settimana, ben prima delle Giornate di Primavera, altro appuntamento fisso.
A completare la visita al nostro borgo antico, i turisti ed i visitatori hanno trovato un centro storico pulito ed una Vedetta sul Mediterraneo aperta, per godersi un panorama incantevole su piazzale Aeronautica Militare da una parte e sul porticciolo dall'altra.
Si è trattato di un weekend-spot per la nostra cittadina, tra le 250 località coinvolte in ogni regione dalla bellissima iniziativa del Fondo Ambiente Italiano, ben coordinato a Giovinazzo dal direttivo guidato dall'architetto Michele Camporeale. Ha funzionato l'idea di mantenere come filo conduttore dell'iniziativa "l'acqua", visto come bene primario da non sperperare.
Ne è venuta fuori una due giorni molto piacevole, dapprima lungo la ex strada statale 16 Adriatica, presso Casino Messere, e poi ieri, nel cuore del borgo antico, dentro e fuori Palazzo Saraceno, dove le centinaia di visitatori hanno potuto ammirare anche il "pozzo dei Mori", nel giardino pensile. Un angolo nascosto, ma meravigliosamente recuperato da privati ed eccezionalmente aperto dal Gruppo FAI locale. Un immobile di grande pregio eretto tra il XV ed il XVI secolo, in piena occupazione aragonese, seppure il palazzo presenti evidentissimi riferimenti alla Catalogna. Il nome è probabilmente derivato dalle quattro teste di moro che decorano il pozzo nel giardino pensile o forse è riferito alla vittoria della famiglia Grifalco su invasori saraceni.
A guidare le comitive di persone giunte dal circondario, ma anche da fuori regione ed addirittura da Boston, negli Stati Uniti, c'erano gli apprendisti cicerone del Liceo Classico e Scientifico "Spinelli", capaci di destreggiarsi con dovizia di particolari tra le tante informazioni da fornire. Con loro anche guide esperte che hanno aggiunto valore alle visite guidate e le file per conoscere un frammento importante di storia giovinazzese testimoniano l'alto gradimento del pubblico.
Qualcuno si è iscritto al FAI, altri hanno lasciato un contributo spontaneo per sostenere la battaglia di questo Fondo per recuperare la bellezza spesso dimenticata del nostro Paese.
L'auspicio di molti è che il FAI riesca a moltiplicare questi fine settimana, ben prima delle Giornate di Primavera, altro appuntamento fisso.
A completare la visita al nostro borgo antico, i turisti ed i visitatori hanno trovato un centro storico pulito ed una Vedetta sul Mediterraneo aperta, per godersi un panorama incantevole su piazzale Aeronautica Militare da una parte e sul porticciolo dall'altra.