Giornate d'Autunno FAI, due siti aperti a Giovinazzo

Casino Messere a Palazzo Saraceno si sveleranno come mai li avete visti prima

venerdì 12 ottobre 2018
Sabato 13 e domenica 14 ottobre tornano le Giornate d'Autunno FAI.

Da nord a sud della Penisola l'invito è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio diffuso italiano, scoprendo con occhi curiosi e da prospettive insolite 660 luoghi in tutte le regioni. Per l'occasione, 3.800 volontari – appartenenti soprattutto ai Gruppi FAI Giovani – accompagneranno gli italiani lungo 150 itinerari a tema, da percorrere liberamente, che vedranno l'apertura di luoghi solitamente non visitabili o poco valorizzati ‐ palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei, fari ma anche interi quartieri e borghi ‐ raccontati con lo spirito entusiasta che caratterizza i giovani.

Inoltre, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI promuove per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa risorsa preziosa ma sempre più scarsa, quest'anno molti percorsi avranno come fil rouge l'acqua e tra i siti visitabili ci saranno numerosi mulini, dighe, cisterne, acquedotti e depuratori.

All'accesso di ogni bene sarà richiesto un contributo facoltativo, a sostegno dell'attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l'evento – a questi ultimi sarà destinata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it nel mese di ottobre.

Il gruppo FAI di Giovinazzo per l'occasione si avvarrà della collaborazione di venti studenti del Liceo Classico e Scientifico "Matteo Spinelli" impegnati nel progetto di alternanza scuola‐lavoro, i quali accompagneranno i visitatori in tre siti ubicati a Giovinazzo e Molfetta. Il Tema comune sarà l'acqua come diritto prima che bisogno.

I siti visitabili a Giovinazzo saranno due: il pozzo e la cisterna del Casino Messere, sulla ex strada statale 16 Adriatica verso Santo Spirito, che aprirà sabato 13 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 17.00, ed il Pozzo "dei Mori" ed il Palazzo Saraceno nel cuore del borgo antico, in via Gelso al civico 29, che aprirà al pubblico domenica 14 ottobre dalle 9.00 alle 19.30.

L'evento si svolgerà in collaborazione con il Comune di Molfetta (aperte dalle 10.00 alle 19.00 di domenica 14 ottobre anche la chiesa e la cisterna di piazza dell'Immacolata proprio a Molfetta, ndr) , con la Diocesi di Molfetta- Ruvo- Giovinazzo- Terlizzi, con la famiglia Messere di Giovinazzo e la Pasticceria Giotti.

Di seguito le schede dei due siti aperti. Per tutte le info si può scrivere una mail a fai.giovinazzo@gmail.com oppure telefonare ai numeri 3395726593 - 3475355606.





















































































































































































































































































































































SCHEDA DETTAGLIATA
Il pozzo e la cisterna del Casino Messere Casino Messere, Contrada Torre S. Matteo Giovinazzo ‐ SS 16 Giovinazzo ‐Santo Spirito Sabato 13.10.2018 ore 9.00 ‐ 17.00

Il pozzo con la cisterna e il sistema di condotta delle acque assicuravano in passato, prima dell'arrivo dell'AQP, il benessere alle famiglie che abitavano il Casino, ora noto come Casino Messere. Di antica costruzione, il complesso che si trova percorrendo la strada adriatica consolare "Giovinazzo‐S.Spirito", apparteneva alla nobile famiglia calabra De Martinis, come testimoniato dallo stemma sull'arco d'ingresso. Nel 1831 la famiglia Messere, entrando in possesso di una metà del Casino, dovette affrontare il problema di gestione idrica della cisterna con la famiglia Marziani proprietaria dell'altra metà del Casino. Organizzata attorno a un cortile la struttura, ampliata e trasformata in villa a partire dal 1851 dal sig. M. Messere divenutone proprietario, presenta un edificio a due piani che ingloba una antica torre, un porticato e un ballatoio ideati nel 1868 da F. Messere, per collegare la residenza con il lamione e l'antica Cappella.

Il "pozzo dei Mori" e il Palazzo Saraceno Palazzo Saraceno, Giovinazzo, centro antico, Via Gelso n. 29 Domenica 14.10.2018 ‐ ore 9.00‐19.30

Il pozzo, nel giardino pensile del Palazzo Saraceno, con la vera poligonale decorata in bassorilievo da quattro teste di mori (saraceni), celebra l'episodio della famiglia Da Girifalco che assunse il nome dei Saraceno allorquando un esponente della casata riuscì a debellare un guerriero saraceno. La presenza delle teste dei mori si ritrova, oltre che negli stemmi della famiglia, anche nell'apparato decorativo. Costruito tra il XV e XVI sec il Palazzo, con decorazioni e stilemi di chiara influenza catalana, è una delle testimonianze di architettura palaziale rinascimentale che si caratterizza oltre per la fascia basamentale in bugnato, per la presenza in facciata di epigrafi intimidatorie, ammonimento per chiunque volesse nuocere la famiglia Saraceno, come ad esempio i Paglia, il cui palazzo si trova proprio di fronte. Inoltre, la presenza di un'epigrafe che riporta alcuni versi dell'Inferno dantesco dimostra la volontà della famiglia di far sfoggio al proprio uno spessore culturale.