Giornata della Memoria, il 30 gennaio appuntamento alla Cittadella della Cultura
Il tema trattato sarà "I Giovani. La Memoria. La Storia- Un modo per narrare il periodo buio della Shoah
martedì 28 gennaio 2025
Anche Giovinazzo si appresta a commemorare la Giornata della Memoria, le milioni di vittime dell'odio razziale nazifascista e l'orrore dei campi di concentramento.Giovedì 30 gennaio, alle ore 18.00, alla Cittadella della Cultura di Giovinazzo (piazza Sant'Agostino) si terrà un incontro dal tiolo "I Giovani. La Memoria. La Storia- Un modo per narrare il periodo buio della Shoah".
Dopo i saluti istituzionali del sindaco, Michele Sollecito, e del consigliere comunale, Michele Fiorentino, prenderà la parola la prof.ssa Vittoria Bosna, del Dipartimento For. Psi. Com. dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. L'ingresso è libero.
«Il ricordo non è un'azione passiva, il ricordo ha senso se serve non solo a custodire una memoria, ma se assume il ruolo di impegno propositivo affinché nulla di simile possa accadere ancora - spiega il sindaco Michele Sollecito - Parlare alle nuove generazioni del più grande genocidio della storia significa onorare la memoria delle vittime e sensibilizzare i ragazzi su temi dei quali, tutt'oggi, sentiamo nuovi ed inquietanti rigurgiti arrivare da varie parti del mondo. Motivo per cui, oggi più che mai come Istituzioni, sentiamo il dovere di rendere ogni giorno una giornata della memoria e di trasformare i nostri giovani nei nuovi difensori della democrazia, della tolleranza e della vita».
«Il miglior modo per onorare la memoria è farlo con i giovani - dichiara il consigliere Michele Fiorentino -. A loro il compito di riscrivere in meglio i tempi bui del passato».
Dopo i saluti istituzionali del sindaco, Michele Sollecito, e del consigliere comunale, Michele Fiorentino, prenderà la parola la prof.ssa Vittoria Bosna, del Dipartimento For. Psi. Com. dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. L'ingresso è libero.
«Il ricordo non è un'azione passiva, il ricordo ha senso se serve non solo a custodire una memoria, ma se assume il ruolo di impegno propositivo affinché nulla di simile possa accadere ancora - spiega il sindaco Michele Sollecito - Parlare alle nuove generazioni del più grande genocidio della storia significa onorare la memoria delle vittime e sensibilizzare i ragazzi su temi dei quali, tutt'oggi, sentiamo nuovi ed inquietanti rigurgiti arrivare da varie parti del mondo. Motivo per cui, oggi più che mai come Istituzioni, sentiamo il dovere di rendere ogni giorno una giornata della memoria e di trasformare i nostri giovani nei nuovi difensori della democrazia, della tolleranza e della vita».
«Il miglior modo per onorare la memoria è farlo con i giovani - dichiara il consigliere Michele Fiorentino -. A loro il compito di riscrivere in meglio i tempi bui del passato».