Giancaspro ed il Bari al fianco di Luca Mongelli
Bellissima serata in Sala Marano. Donata a Giovinazzo la bici con cui Ballerini gareggiò alla Parigi-Roubaix del 2001
martedì 10 aprile 2018
06.00
Serata dalle grandi emozioni, quella tenutasi ieri nella Sala Marano dell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo. L'evento "Sport e amicizia: storia di vita, di persone, di solidarietà" ha visto la presenza del presidente dell'FC Bari 1908, Cosmo Antonio Giancaspro e del giovane Luca Mongelli, la cui storia continua a far commuovere non solo i giovinazzesi.
La serata è stata voluta dal Comune di Giovinazzo ed in particolare dal Sindaco, Tommaso Depalma, che ha presentato alla città il dono (momentaneo) fatto da Sabrina Ricasoli, moglie dell'indimenticato ciclista e ct della nazionale a due ruote, Franco Ballerini: la bicicletta, ancora sporca di fango, con cui corse alla Parigi-Roubaix del 2001.
Toccanti il video che ha ripercorso la storia sportiva di Franco Ballerini e le parole di Depalma, il quale ha ricordato la profonda amicizia con la sua famiglia, «che oggi a distanza di anni sa su chi può davvero contare». Se dovesse andare in porto il progetto della velostazione in piazzetta Stallone, il primo cittadino ne ha annunciato l'intitolazione al ciclista nato a Firenze nel 1964.
L'abbraccio di tutta Giovinazzo è arrivato in Toscana ed è giunto in simultanea al giovane Luca Mongelli, che grazie al professor Francesco Minervini, scrittore antimafia coraggioso e raffinato conoscitore delle dinamiche giovanili, darà alla luce presto un libro. Luca, aggredito il 7 febbraio 2002 da un gruppo di ragazzini più grandi in Svizzera, riportò danni neurologici permanenti. Con "Finalmente urlo", scritto a quattro mani proprio con Minervini, l'ormai adolescente giovinazzese potrà finalmente mettere nero su bianco «ciò che sento davvero dentro».
La sua presenza, la sua storia, il suo discorrere faticoso ma lucidissimo hanno toccato il cuore dei presenti e del numero uno del Bari, società che ha curato la prefazione del libro. Luca, infatti, si avvicinò al mondo biancorosso sin dal 2008, quando sulla panchina pugliese sedeva quell'Antonio Conte divenuto oggi uno degli allenatori più bravi di tutto il mondo e che della sua storia ha voluto seguire ogni passo.
Uomini, giovani e meno giovani, entrambi ugualmente coraggiosi. Luca e Franco, stranamente uniti dalla fatidica data del 7 febbraio (Ballerini è morto nel 2010 proprio quel giorno, Mongelli fu aggredito nel 2002) che sono però esempio di lotta, di voglia di farcela, di valori veri.
Quegli stessi valori che ieri il patron del Bari ha chiesto di far propri ai ragazzini della scuola di ciclismo fondata da Depalma e dallo stesso Ballerini al quartiere San Paolo e che oggi mietono successi.
Giancaspro ha quindi ricordato l'impegno costante dell'FC Bari in progetti solidali, con il sodalizio di Strada Torrebella pronto a spendersi in ogni senso per iniziative che riportino al centro l'essere umano, la sua profonda essenza, senza mai dimenticare di approcciarsi allo sport come palestra di vita senza «pretendere di diventare campioni», monito rivolto a molti genitori più che ai ragazzi stessi.
Inevitabile poi il passaggio sulle vicende sportive per le quali Giancaspro ha chiesto sostegno al suo progetto ed ai ragazzi di Fabio Grosso (il campione del mondo del 2006 presto incontrerà Luca, ndr), che sono in piena corsa playoff e che cullano, come l'intera città metropolitana, un sogno scolpito nella prima lettera dell'alfabeto.
«Da qui alla fine della stagione - ha ricordato - ci saranno autenticamente otto finali. Faremo il possibile, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti con tutto quello che posseggono: cuore, anima, testa». L'imprenditore molfettese ha altresì rammentato come dopo le prime tre sconfitte molti "benpensanti" volessero la testa di Grosso e come invece lui sia rimasto fermo, convintissimo e «orgoglioso di aver costruito una squadra giovane, svecchiando i preconcetti presenti nel mondo del calcio su un tecnico alla prima esperienza».
In chiusura di serata, Tommaso Depalma ed il presidente biancorosso hanno poi evidenziato la stretta collaborazione tra Comune ed FC Bari 1908, che potrebbe far nascere una scuola calcio a Giovinazzo ed un progetto ponte in accordo con il CONI Puglia che porti ad un restyling completo del campo sportivo "De Pergola", futura casa di squadre giovanili legate al sodalizio. E non è affatto escluso, grazie all'inziativa di Nicola Turturro, che a Giovinazzo nasca il primo Bari Point di tutto il Nord barese.
Quanto agli aspetti legati alla notizia sui presunti mancati versamenti dei contributi IRPEF ai dipendenti, da noi fermato a fine evento, Giancaspro ha tagliato corto: «Lasciamo perdere - ha detto - sono notizie assurde».
Nel corso dell'evento sono stati premiati due giovani della scuola di ciclismo del San Paolo e Antonio Dell'Olio, già campione italiano di categoria nel kickboxing, nonostante abbia appena 17 anni.
Sport, amicizia, solidarietà sono i valori su cui si fonda il legame tra la squadra calcistica più importante della regione e la gente di Giovinazzo, accorsa numerosa in Sala Marano. Nelle nostre foto un sunto in immagini di quanto accaduto ieri sera.
La serata è stata voluta dal Comune di Giovinazzo ed in particolare dal Sindaco, Tommaso Depalma, che ha presentato alla città il dono (momentaneo) fatto da Sabrina Ricasoli, moglie dell'indimenticato ciclista e ct della nazionale a due ruote, Franco Ballerini: la bicicletta, ancora sporca di fango, con cui corse alla Parigi-Roubaix del 2001.
Toccanti il video che ha ripercorso la storia sportiva di Franco Ballerini e le parole di Depalma, il quale ha ricordato la profonda amicizia con la sua famiglia, «che oggi a distanza di anni sa su chi può davvero contare». Se dovesse andare in porto il progetto della velostazione in piazzetta Stallone, il primo cittadino ne ha annunciato l'intitolazione al ciclista nato a Firenze nel 1964.
L'abbraccio di tutta Giovinazzo è arrivato in Toscana ed è giunto in simultanea al giovane Luca Mongelli, che grazie al professor Francesco Minervini, scrittore antimafia coraggioso e raffinato conoscitore delle dinamiche giovanili, darà alla luce presto un libro. Luca, aggredito il 7 febbraio 2002 da un gruppo di ragazzini più grandi in Svizzera, riportò danni neurologici permanenti. Con "Finalmente urlo", scritto a quattro mani proprio con Minervini, l'ormai adolescente giovinazzese potrà finalmente mettere nero su bianco «ciò che sento davvero dentro».
La sua presenza, la sua storia, il suo discorrere faticoso ma lucidissimo hanno toccato il cuore dei presenti e del numero uno del Bari, società che ha curato la prefazione del libro. Luca, infatti, si avvicinò al mondo biancorosso sin dal 2008, quando sulla panchina pugliese sedeva quell'Antonio Conte divenuto oggi uno degli allenatori più bravi di tutto il mondo e che della sua storia ha voluto seguire ogni passo.
Uomini, giovani e meno giovani, entrambi ugualmente coraggiosi. Luca e Franco, stranamente uniti dalla fatidica data del 7 febbraio (Ballerini è morto nel 2010 proprio quel giorno, Mongelli fu aggredito nel 2002) che sono però esempio di lotta, di voglia di farcela, di valori veri.
Quegli stessi valori che ieri il patron del Bari ha chiesto di far propri ai ragazzini della scuola di ciclismo fondata da Depalma e dallo stesso Ballerini al quartiere San Paolo e che oggi mietono successi.
Giancaspro ha quindi ricordato l'impegno costante dell'FC Bari in progetti solidali, con il sodalizio di Strada Torrebella pronto a spendersi in ogni senso per iniziative che riportino al centro l'essere umano, la sua profonda essenza, senza mai dimenticare di approcciarsi allo sport come palestra di vita senza «pretendere di diventare campioni», monito rivolto a molti genitori più che ai ragazzi stessi.
Inevitabile poi il passaggio sulle vicende sportive per le quali Giancaspro ha chiesto sostegno al suo progetto ed ai ragazzi di Fabio Grosso (il campione del mondo del 2006 presto incontrerà Luca, ndr), che sono in piena corsa playoff e che cullano, come l'intera città metropolitana, un sogno scolpito nella prima lettera dell'alfabeto.
«Da qui alla fine della stagione - ha ricordato - ci saranno autenticamente otto finali. Faremo il possibile, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti con tutto quello che posseggono: cuore, anima, testa». L'imprenditore molfettese ha altresì rammentato come dopo le prime tre sconfitte molti "benpensanti" volessero la testa di Grosso e come invece lui sia rimasto fermo, convintissimo e «orgoglioso di aver costruito una squadra giovane, svecchiando i preconcetti presenti nel mondo del calcio su un tecnico alla prima esperienza».
In chiusura di serata, Tommaso Depalma ed il presidente biancorosso hanno poi evidenziato la stretta collaborazione tra Comune ed FC Bari 1908, che potrebbe far nascere una scuola calcio a Giovinazzo ed un progetto ponte in accordo con il CONI Puglia che porti ad un restyling completo del campo sportivo "De Pergola", futura casa di squadre giovanili legate al sodalizio. E non è affatto escluso, grazie all'inziativa di Nicola Turturro, che a Giovinazzo nasca il primo Bari Point di tutto il Nord barese.
Quanto agli aspetti legati alla notizia sui presunti mancati versamenti dei contributi IRPEF ai dipendenti, da noi fermato a fine evento, Giancaspro ha tagliato corto: «Lasciamo perdere - ha detto - sono notizie assurde».
Nel corso dell'evento sono stati premiati due giovani della scuola di ciclismo del San Paolo e Antonio Dell'Olio, già campione italiano di categoria nel kickboxing, nonostante abbia appena 17 anni.
Sport, amicizia, solidarietà sono i valori su cui si fonda il legame tra la squadra calcistica più importante della regione e la gente di Giovinazzo, accorsa numerosa in Sala Marano. Nelle nostre foto un sunto in immagini di quanto accaduto ieri sera.