“Geopolitica del Mediterraneo: confini e frontiere”: se ne discute in un webinar
Secondo appuntamento organizzato dalla Vedetta sul Mediterraneo di Giovinazzo
giovedì 28 gennaio 2021
Dialoghi Mediterranei prosegue il suo viaggio e torna il 30 gennaio con il webinar "Geopolitica del Mediterraneo: confini e frontiere". L'evento sarà trasmesso in diretta, alle ore 10.00, sulle pagine Facebook Vedetta sul Mediterraneo e Lorenzo Scaraggi-Vostok100k, e sul canale YouTube "Vostok100k".
A partire dalla presentazione del recente numero di Limes, intitolato "L'Italia è il mare", un "appassionato contributo al recupero strategico della cultura marittima nell'Italia che ha disimparato a nuotare" - come chiosa Lucio Caracciolo, il Direttore della rivista -, si traccerà un quadro delle dinamiche geopolitiche ed economiche del nostro Paese e della Puglia nel Mediterraneo. Dopo i saluti istituzionali di Stefano Bronzini, Rettore dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Enrico Giurelli, Comandante della Scuola Sottufficiali della M.M. di Taranto, Riccardo Pagano, Direttore del Polo universitario jonico - Dipartimento in sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo, Stefano Zunarelli, Presidente AIDINAT-Associazione Italiana Diritto dei Trasporti e della Navigazione, Laura Tafaro, Coordinatore del Corso di studio in "Scienze e gestione delle attività marittime", intervengono Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Fabio Caffio, Ammiraglio Ispettore (CM) "Riserva", Luca Sisto, Direttore generale di Confitarma. Introduce e modera Nicolò Carnimeo, Presidente dell'associazione "Vedetta sul Mediterraneo".
"L'Italia è il mare. Ma non sa che farsene: modeste proposte per ritrovare le onde perdute" è il provocatorio sottotitolo del numero di novembre 2020 di Limes, un monito di sfida perché l'Italia non scada al ruolo di Stato "inerte", nel complesso Risiko per l'egemonia nel Mediterraneo. Eppure, la nazione, proprio perché afflitta da "mediterraneite", sottovaluta la centralità di questo mare. Lotte di campanile e sfibranti contese corporative, infatti, impediscono l'attuazione di politiche lungimiranti "per recuperare quel che non siamo, quel che dovremmo voler (ri)diventare", con una riacquisita leadership nel Mare nostrum - come sostiene Caracciolo.
Quali sono gli strumenti per il rilancio? L'Italia, da decenni in panchina ad osservare altri Paesi, che, "con squadra e righello", alla faccia nostra, ridisegnano i confini delle acque mediterranee, non può continuare a "demarittimizzare", ammonisce Luca Sisto, nel suo contributo al numero di Limes. Al contrario, deve investire sulle opportunità fornite dalla blue economy, dallo sviluppo di settori ad elevato tasso occupazionale (acquacoltura, turismo costiero, biotecnologie marine, energia oceanica, settore estrattivo marino), dall'incremento dell'uso delle fonti rinnovabili e dalla ripianificazione delle rotte, al livello transeuropeo.
Il nostro Governo deve «procedere alla definizione di una ZEE italiana, che non è un capriccio imperialista ed estemporaneo, ma un'impellenza oramai ineludibile» – rincalza Fabio Caffio, sempre dalle pagine della rivista. L'inerzia, infatti, ci marginalizzerebbe sempre più agli occhi degli agguerriti dirimpettai, Libia, Malta e Algeria. Tutte queste priorità, però, impongono la creazione di una cabina di regia (un ministero?) con delega assoluta agli investimenti marittimi.
«La rinascita economica e politica, per essere efficace e duratura, tuttavia, deve passare dalla cultura del mare. La rassegna si pone, quindi, l'obiettivo di tentare una sintesi tra le sinergie in campo: uomini, istituzioni e sapere. In quest'ottica è auspicabile inserire, all'interno del già collaudato Festival Mare d'Inchiostro, una sezione dedicata alla Geopolitica del Mediterraneo, quale contenitore ideale di scambio intersettoriale», osserva Nicolò Carnimeo.
Saluti istituzionali:
Prof. Stefano Bronzini - Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro
C. A. Enrico Giurelli - Comandante della Scuola Sottufficiali della M.M. di Taranto
Prof. Riccardo Pagano - Direttore del Dipartimento Jonico – Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Prof. Stefano Zunarelli - Presidente AIDINAT Associazione Italiana Diritto dei Trasporti e della Navigazione
Prof.ssa Laura Tafaro - Coordinatrice CdS in Scienze e Gestione delle Attività Marittime - Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Interventi:
Prof. Lucio Caracciolo - Direttore Rivista Limes
Amm. Fabio Caffio - Ammiraglio Ispettore (CM) "Riserva"
Dott. Luca Sisto - Direttore generale Confitarma
Introduce e modera il prof. Nicolò Carnimeo – Presidente Associazione "Vedetta sul Mediterraneo"
La diretta streaming si terrà sui seguenti canali social:
• Pagina Facebook - Vedetta sul Mediterraneo
• Pagina Facebook - Lorenzo Scaraggi-Vostok100k
• Canale YouTube - Vostok100k
L'evento sarà condiviso sui social media ufficiali di:
• Università degli Studi di Bari Aldo Moro
• Limes - Rivista di geopolitica
• Confitarma
DIALOGHI MEDITERRANEI
"Dialoghi Mediterranei" nasce nell'ambito del Piano Straordinario di sostegno in favore del Sistema Regionale della Cultura e dello Spettacolo colpito dall'emergenza epidemiologica da Covid-19 "Custodiamo la Cultura in Puglia", frutto della cooperazione tra Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.
Tre incontri, tre viaggi alla scoperta delle dinamiche e della koinè del Mar Mediterraneo per mettere in luce il profondo rapporto che lega due luoghi simbolo del mare nostrum: le torri e i fari. Multidisciplinarietà e contaminazione tra le arti sono il filo conduttore delle iniziative.
Il primo degli incontri di questa rassegna si è tenuto il 1° novembre presso il faro di Punta Palascìa ad Otranto (LE). Una tavola rotonda sul tema "Geopoetica del Mediterraneo", in collaborazione con l'Associazione Apulia Stories di Elisa Mele. Sull'onda delle emozioni poetiche suscitate dalla lettura di Breviario Mediterraneo di Predrag Matvejević, si è fatto il punto sulla valorizzazione di beni artistici, paesaggistici e culturali, con particolare attenzione alle torri e ai fari di Puglia. All'evento sono intervenuti Luigi De Luca, direttore del Polo Biblio-museale di Lecce, Nicolò Carnimeo, Presidente dell'Associazione Vedetta sul Mediterraneo, i giornalisti Enrica Simonetti e Elio Paiano, Elisa Mele, rappresentante legale dell'Associazione Apulia Stories. L'intero incontro è stato moderato da Cecilia Pignataro, operatrice culturale.
A partire dalla presentazione del recente numero di Limes, intitolato "L'Italia è il mare", un "appassionato contributo al recupero strategico della cultura marittima nell'Italia che ha disimparato a nuotare" - come chiosa Lucio Caracciolo, il Direttore della rivista -, si traccerà un quadro delle dinamiche geopolitiche ed economiche del nostro Paese e della Puglia nel Mediterraneo. Dopo i saluti istituzionali di Stefano Bronzini, Rettore dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Enrico Giurelli, Comandante della Scuola Sottufficiali della M.M. di Taranto, Riccardo Pagano, Direttore del Polo universitario jonico - Dipartimento in sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo, Stefano Zunarelli, Presidente AIDINAT-Associazione Italiana Diritto dei Trasporti e della Navigazione, Laura Tafaro, Coordinatore del Corso di studio in "Scienze e gestione delle attività marittime", intervengono Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Fabio Caffio, Ammiraglio Ispettore (CM) "Riserva", Luca Sisto, Direttore generale di Confitarma. Introduce e modera Nicolò Carnimeo, Presidente dell'associazione "Vedetta sul Mediterraneo".
"L'Italia è il mare. Ma non sa che farsene: modeste proposte per ritrovare le onde perdute" è il provocatorio sottotitolo del numero di novembre 2020 di Limes, un monito di sfida perché l'Italia non scada al ruolo di Stato "inerte", nel complesso Risiko per l'egemonia nel Mediterraneo. Eppure, la nazione, proprio perché afflitta da "mediterraneite", sottovaluta la centralità di questo mare. Lotte di campanile e sfibranti contese corporative, infatti, impediscono l'attuazione di politiche lungimiranti "per recuperare quel che non siamo, quel che dovremmo voler (ri)diventare", con una riacquisita leadership nel Mare nostrum - come sostiene Caracciolo.
Quali sono gli strumenti per il rilancio? L'Italia, da decenni in panchina ad osservare altri Paesi, che, "con squadra e righello", alla faccia nostra, ridisegnano i confini delle acque mediterranee, non può continuare a "demarittimizzare", ammonisce Luca Sisto, nel suo contributo al numero di Limes. Al contrario, deve investire sulle opportunità fornite dalla blue economy, dallo sviluppo di settori ad elevato tasso occupazionale (acquacoltura, turismo costiero, biotecnologie marine, energia oceanica, settore estrattivo marino), dall'incremento dell'uso delle fonti rinnovabili e dalla ripianificazione delle rotte, al livello transeuropeo.
Il nostro Governo deve «procedere alla definizione di una ZEE italiana, che non è un capriccio imperialista ed estemporaneo, ma un'impellenza oramai ineludibile» – rincalza Fabio Caffio, sempre dalle pagine della rivista. L'inerzia, infatti, ci marginalizzerebbe sempre più agli occhi degli agguerriti dirimpettai, Libia, Malta e Algeria. Tutte queste priorità, però, impongono la creazione di una cabina di regia (un ministero?) con delega assoluta agli investimenti marittimi.
«La rinascita economica e politica, per essere efficace e duratura, tuttavia, deve passare dalla cultura del mare. La rassegna si pone, quindi, l'obiettivo di tentare una sintesi tra le sinergie in campo: uomini, istituzioni e sapere. In quest'ottica è auspicabile inserire, all'interno del già collaudato Festival Mare d'Inchiostro, una sezione dedicata alla Geopolitica del Mediterraneo, quale contenitore ideale di scambio intersettoriale», osserva Nicolò Carnimeo.
Programma
Saluti istituzionali:
Prof. Stefano Bronzini - Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro
C. A. Enrico Giurelli - Comandante della Scuola Sottufficiali della M.M. di Taranto
Prof. Riccardo Pagano - Direttore del Dipartimento Jonico – Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Prof. Stefano Zunarelli - Presidente AIDINAT Associazione Italiana Diritto dei Trasporti e della Navigazione
Prof.ssa Laura Tafaro - Coordinatrice CdS in Scienze e Gestione delle Attività Marittime - Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Interventi:
Prof. Lucio Caracciolo - Direttore Rivista Limes
Amm. Fabio Caffio - Ammiraglio Ispettore (CM) "Riserva"
Dott. Luca Sisto - Direttore generale Confitarma
Introduce e modera il prof. Nicolò Carnimeo – Presidente Associazione "Vedetta sul Mediterraneo"
La diretta streaming si terrà sui seguenti canali social:
• Pagina Facebook - Vedetta sul Mediterraneo
• Pagina Facebook - Lorenzo Scaraggi-Vostok100k
• Canale YouTube - Vostok100k
L'evento sarà condiviso sui social media ufficiali di:
• Università degli Studi di Bari Aldo Moro
• Limes - Rivista di geopolitica
• Confitarma
DIALOGHI MEDITERRANEI
"Dialoghi Mediterranei" nasce nell'ambito del Piano Straordinario di sostegno in favore del Sistema Regionale della Cultura e dello Spettacolo colpito dall'emergenza epidemiologica da Covid-19 "Custodiamo la Cultura in Puglia", frutto della cooperazione tra Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.
Tre incontri, tre viaggi alla scoperta delle dinamiche e della koinè del Mar Mediterraneo per mettere in luce il profondo rapporto che lega due luoghi simbolo del mare nostrum: le torri e i fari. Multidisciplinarietà e contaminazione tra le arti sono il filo conduttore delle iniziative.
Il primo degli incontri di questa rassegna si è tenuto il 1° novembre presso il faro di Punta Palascìa ad Otranto (LE). Una tavola rotonda sul tema "Geopoetica del Mediterraneo", in collaborazione con l'Associazione Apulia Stories di Elisa Mele. Sull'onda delle emozioni poetiche suscitate dalla lettura di Breviario Mediterraneo di Predrag Matvejević, si è fatto il punto sulla valorizzazione di beni artistici, paesaggistici e culturali, con particolare attenzione alle torri e ai fari di Puglia. All'evento sono intervenuti Luigi De Luca, direttore del Polo Biblio-museale di Lecce, Nicolò Carnimeo, Presidente dell'Associazione Vedetta sul Mediterraneo, i giornalisti Enrica Simonetti e Elio Paiano, Elisa Mele, rappresentante legale dell'Associazione Apulia Stories. L'intero incontro è stato moderato da Cecilia Pignataro, operatrice culturale.