Gamberemo 2019, la nostra fotostory
Tutti gli scatti per raccontarvi la bellezza di una competizione decisasi nelle frazioni finali
giovedì 15 agosto 2019
3.01
Gioisce il rione San Domenico per il settimo successo nel Gamberemo, mentre la rabbia è tutta del quartiere Immacolata, avanti per due terzi di gara e poi beffato nel finale anche da Sant'Agostino, finalmente tornato competitivo dopo anni di buio.
Il Palio dei Rioni assegnato ieri sera dalla Touring Juvenatium, in una piazza Vittorio Emanuele II gremita di spettatori, ha sancito la supremazia dei bianconeri del centro cittadino, capaci di una rimonta come non si vedeva da anni e in grado di mettere insieme atleti esperti ed un manipolo di sfrontati ragazzini.
Una miscela vincente, che sembrava essere la stessa che avrebbe portato l'Immacolata a sollevare formella e palio. I biancocelesti della zona 167, orfani in gara dell'idolo e veterano Gennaro Bonvino, si sono affidati anch'essi ad una batteria di giovani di prospettiva, primo fra tutti il figlio di Gennaro, Antonio. Ed il piano sembrava perfetto sino alle ultime tre frazioni. Poi il blackout, il sorpasso di San Domenico e l'ulteriore beffa di finire terzi dietro anche a Sant'Agostino.
I nerazzurri sono l'altra nota positiva del Gamberemo 2019. Dopo anni bui, la squadra di capitan Matteo Rinaldi è tornato molto competitiva, tanto da farlo commuovere per impegno e dedizione alla causa.
Masticano amaro nel centro storico, con la Concattedrale che dopo tre anni ha dovuto abdicare. Sportivissimo Luigi Piscitelli a fine gara nel riconoscere la superiorità altrui.
Quanto a San Giuseppe, qualcosa è andato storto a metà gara, quando ancora era in gioco almeno per il podio, ma resta il quartiere con lo striscione più bello e significativo che recitava: "Dalla parte dei bambini. #maipiùBibbiano".
Tante lacrime di gioia a fine competizione per capitan Marco Mastropasqua e per tutta la squadra bianconera, con un altrettanto commosso don Pietro Rubini pronto al grande abbraccio con i suoi ragazzi.
Nei nostri scatti vi raccontiamo, con le immagini, non solo l'accensione delle luminarie per l'inizio dei festeggiamenti per Maria SS di Corsignano, ma anche l'altra grande festa di ieri sera. Perché, a pensarci bene, il Palio dei Rioni, nell'intento di chi lo ideò nel 1992 e magari oggi non c'è più, è esattamente questo: agonismo e poi una grande occasione collettiva di ritrovarsi per celebrare laicamente la giovinazzesità.
Il Palio dei Rioni assegnato ieri sera dalla Touring Juvenatium, in una piazza Vittorio Emanuele II gremita di spettatori, ha sancito la supremazia dei bianconeri del centro cittadino, capaci di una rimonta come non si vedeva da anni e in grado di mettere insieme atleti esperti ed un manipolo di sfrontati ragazzini.
Una miscela vincente, che sembrava essere la stessa che avrebbe portato l'Immacolata a sollevare formella e palio. I biancocelesti della zona 167, orfani in gara dell'idolo e veterano Gennaro Bonvino, si sono affidati anch'essi ad una batteria di giovani di prospettiva, primo fra tutti il figlio di Gennaro, Antonio. Ed il piano sembrava perfetto sino alle ultime tre frazioni. Poi il blackout, il sorpasso di San Domenico e l'ulteriore beffa di finire terzi dietro anche a Sant'Agostino.
I nerazzurri sono l'altra nota positiva del Gamberemo 2019. Dopo anni bui, la squadra di capitan Matteo Rinaldi è tornato molto competitiva, tanto da farlo commuovere per impegno e dedizione alla causa.
Masticano amaro nel centro storico, con la Concattedrale che dopo tre anni ha dovuto abdicare. Sportivissimo Luigi Piscitelli a fine gara nel riconoscere la superiorità altrui.
Quanto a San Giuseppe, qualcosa è andato storto a metà gara, quando ancora era in gioco almeno per il podio, ma resta il quartiere con lo striscione più bello e significativo che recitava: "Dalla parte dei bambini. #maipiùBibbiano".
Tante lacrime di gioia a fine competizione per capitan Marco Mastropasqua e per tutta la squadra bianconera, con un altrettanto commosso don Pietro Rubini pronto al grande abbraccio con i suoi ragazzi.
Nei nostri scatti vi raccontiamo, con le immagini, non solo l'accensione delle luminarie per l'inizio dei festeggiamenti per Maria SS di Corsignano, ma anche l'altra grande festa di ieri sera. Perché, a pensarci bene, il Palio dei Rioni, nell'intento di chi lo ideò nel 1992 e magari oggi non c'è più, è esattamente questo: agonismo e poi una grande occasione collettiva di ritrovarsi per celebrare laicamente la giovinazzesità.