Gaetano Appeso presenta a Giovinazzo il suo "Asia Estrema"

Appuntamento il 9 agosto alla Vedetta sul Mediterraneo

domenica 8 agosto 2021 0.22
Racconti di viaggio, proiezione di spettacolari foto e video di luoghi lontani ed esotici, leggende ed usanze tribali di comunità che vivono isolate dal mondo moderno.

Lunedì prossimo, 9 agosto 2021, con inizio alle ore 19:30, presso La Vedetta sul Mediterraneo a Giovinazzo, si terrà la presentazione del libro "Asia Estrema", scritto da Gaetano Appeso (Antonio Dellisanti Editore, pagg. 288, con 48 illustrazioni a colori).

Gaetano Appeso, autore dei pluripremiati libri di viaggio "Email dall'Amazzonia", "Mesoamerica, sulle tracce del Serpente Piumato", "Tianchao, taccuino di un viaggio in Oriente", "Email from the Amazon", tutti editi dalla Antonio Dellisanti Editore, racconterà le sue "storie dai confini del mondo". Modererà l'incontro Ileana Spezzacatena, voce in parola sarà la Prof.ssa Rossella Vastano.

Guidato dalla passione per l'archeologia e l'antropologia, l'autore ha condotto diversi viaggi esplorativi spingendosi, a volte, in zone remote come la Siberia, il deserto del Gobi, la foresta amazzonica e il circolo polare artico. Attraverso i suoi appunti sono stati descritti, raccontati e illustrati luoghi e comunità poco conosciute. Ma il viaggio descritto nei suoi libri non è solo geografico, è anche interiore: una profonda esperienza che costringe ad affrontare paure, difficoltà ed incertezze da cui si trae un prezioso insegnamento: viaggiare non è solo scoprire il mondo, è anche scoprire se stessi.

«È molto importante viaggiare - sostiene l'autore - perché permette di vedere il mondo in modo diverso, apre la mente, amplia la nostra visione e sviluppa in noi un senso di adattamento e predisposizione verso ciò che viene considerato diverso. Viaggiare ci insegna a coesistere».

La ricerca di un consapevole sviluppo della maturità personale intesa come capacità di rapportarsi in modo costruttivo, propositivo e creativo con la realtà scolastica ed extrascolastica, ha portato molti istituti scolastici a promuovere incontri con lo scrittore viaggiatore per consente ai propri studenti di raggiungere una formazione completa, sia dal punto di vista professionale che educativo sociale, nel pieno rispetto delle diversità culturali, etniche e religiose.

«Viaggiare va bene – continua l'autore – ma nel modo giusto». Lo sviluppo della nostra società è paragonabile a un treno in accelerazione, che si spinge verso l'ignoto. L'attuale tendenza alla crescita, che ha caratterizzato lo sviluppo dell'umanità negli ultimi due secoli, sta iniziando a lasciare terrificanti cicatrici sull'ambiente, dovuto all'aumento demografico e al progresso tecnologico. Credo sia necessario un ridimensionamento dei consumi, e quindi della produzione economica, con l'obiettivo di riequilibrare le relazioni tra uomo e natura, in un'ottica di sviluppo sostenibile.

«I miei viaggi sono poveri per scelta. Non metto piede in alberghi o ristoranti, preferisco il sacco a pelo e la cucina locale. In primo luogo per vivere la quotidianità e lo spirito del luogo visitato condividendo cibo, acqua e aria con gli abitanti del luogo. E poi per non alimentare l'industria del turismo, che oltre a produrre profitto per le grandi multinazionali, sta alterando l'autenticità di culture e luoghi».