Furto alla scuola Marconi, il 38enne resta in carcere. È caccia ai complici

Il gip De Cristofaro ha convalidato l'arresto: l'uomo, di Bitonto, si è avvalso della facoltà di non rispondere

mercoledì 18 settembre 2024 9.11
A cura di Nicola Miccione
Resta in carcere Angelo Barone, il 38enne di Bitonto accusato dei reati di rapina impropria in concorso e lesioni personali aggravate, dopo aver portato via alcune attrezzature multimediali dalla scuola Marconi di Giovinazzo e aggredito due agenti della Polizia Locale, prontamente giunti sul posto, per sottrarsi alle manette.

Ieri mattina, nel penitenziario di Bari dove l'indagato, con precedenti penali specifici, è detenuto, si è tenuta l'udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari Rossana De Cristofaro: l'uomo, assistito dall'avvocato Fabio Schino, nel confronto tra le parti ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere e, al termine dell'udienza, la giudice del Tribunale di Bari ha confermato la misura cautelare in carcere. L'uomo, dunque, almeno per il momento resta dietro le sbarre.

Secondo le indagini, dirette dal pubblico ministero Larissa Catella, l'uomo, domenica sera, munito di guanti da lavoro, attrezzi da scasso e dopo avere forzato una finestra, si sarebbe introdotto nella scuola Marconi «unitamente ad altri soggetti rimasti ignoti». Poi, una volta all'interno, si sarebbe impossessato di ben cinque monitor interattivi da 65 pollici del valore di 1.500 euro. Durante il colpo, sorpreso dalla Polizia Locale, ha tentato la fuga, ma è stato raggiunto e, infine, bloccato.

A quel punto, mentre cercava di scavalcare la recinzione del plesso scolastico in via Deceglie avrebbe colpito un agente con due calci al volto ed un ispettore con un morso all'avambraccio sinistro. Intanto è caccia ai complici, forse fuggiti a piedi in via Devenuto. Al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza.