Furti nelle campagne, episodi anche a Giovinazzo. CIA Levante scrive al Prefetto
Nel mirino intere produzioni, attrezzi e mezzi agricoli, anche di giorno
giovedì 4 aprile 2019
0.23
Furti a ripetizione nelle campagne del barese: il furto di intere produzioni, attrezzature e mezzi agricoli continuano a danneggiare gravemente gli agricoltori in provincia di Bari con episodi segnalati anche a Giovinazzo (ieri un nostro articolo sulla situazione nei fondi agricoli sulla strada per San Pietro Pago).
«Ci stanno giungendo molte segnalazioni dai nostri associati, che mettono in evidenza una situazione di grande disagio», ha spiegato il presidente provinciale di CIA Levante, Felice Ardito. L'organizzazione ha inviato una nota scritta al Prefetto di Bari, Marilisa Magno, segnalando come il fenomeno sia tornato a essere una vera e propria emergenza.
«Ogni giorno registriamo episodi criminosi che hanno come vittime gli agricoltori. Principalmente sono i furti di prodotti e attrezzature e mezzi agricoli a non far dormire sonni tranquilli agli agricoltori», ha aggiunto Giuseppe Creanza, direttore provinciale di CIA Levante.
Garantire sicurezza nelle campagne è una delle condizioni per poter consentire agli operatori del mondo agricolo di svolgere il loro lavoro in maniera tale da consentire lo sviluppo di un settore trainante dell'economia del nostro territorio.
«In questi ultimi giorni - ha denunciato Giuseppe De Noia, responsabile organizzativo provinciale di CIA Levante (Bari-Bat) - ci sono stati segnalati addirittura casi di furti nelle campagne terlizzesi di piante di olivi appena messe a dimora, unitamente ai pali tutori, ai tubi protettori del colletto delle giovani piantine e della lana che protegge dall'attacco di insetti per le giovani piantine».
«Non da ultimo - ha aggiunto Sergio Curci, responsabile del settore sviluppo comparti produttivi dell'organizzazione - in questi ultimi giorni abbiamo ricevuto segnalazioni di furto dei teli di copertura dei vigneti di uva da tavola e la tranciatura, col conseguente furto, dei pali di ferro utilizzati per il sostegno degli impianti di vigneti, in agro di Noicattaro e Rutigliano».
Inoltre è oltremodo preoccupante anche il basso livello di sicurezza che i nostri imprenditori agricoli vivono durante le ore diurne. Il continuo abbandono delle campagne sta acuendo il fenomeno dell'isolamento degli operatori agricoli durante le ore di lavoro, rendendoli così facile preda di malintenzionati che approfittando della situazione e li derubano.
Quotidianamente gli agricoltori e tutti gli addetti ai lavori nei campi sono vittime di ripetuti furti di prodotti agricoli, mezzi e attrezzature agricole, cavi di rame, quadri elettrici, pannelli fotovoltaici, capi di bestiame, con danneggiamenti agli impianti irrigui. Frequentemente, gli agricoltori rinunciano a denunciare per paura di ritorsioni.
Spesso, soprattutto nel periodo della raccolta delle produzioni, sono costretti a organizzarsi in vere e proprie ronde per controllare le produzioni o comunque a sostenere ulteriori costi facendo ricorso alla vigilanza privata. È una situazione che riduce ulteriormente la competitività delle imprese e rende ancora più difficile il faticoso lavoro dei campi. Garantire la sicurezza ai residenti delle zone rurali e agli imprenditori è condizione essenziale per lo sviluppo.
«Siamo molto preoccupati, temiamo che tale situazione possa peggiorare, con il rischio che il fenomeno possa sfociare in situazioni drammatiche. Chiediamo che siano adottate misure urgenti, oramai indifferibili, per riportare un minimo di serenità tra gli operatori del settore», ha concluso il presidente provinciale di CIA Levante, Felice Ardito.
«Ci stanno giungendo molte segnalazioni dai nostri associati, che mettono in evidenza una situazione di grande disagio», ha spiegato il presidente provinciale di CIA Levante, Felice Ardito. L'organizzazione ha inviato una nota scritta al Prefetto di Bari, Marilisa Magno, segnalando come il fenomeno sia tornato a essere una vera e propria emergenza.
«Ogni giorno registriamo episodi criminosi che hanno come vittime gli agricoltori. Principalmente sono i furti di prodotti e attrezzature e mezzi agricoli a non far dormire sonni tranquilli agli agricoltori», ha aggiunto Giuseppe Creanza, direttore provinciale di CIA Levante.
Garantire sicurezza nelle campagne è una delle condizioni per poter consentire agli operatori del mondo agricolo di svolgere il loro lavoro in maniera tale da consentire lo sviluppo di un settore trainante dell'economia del nostro territorio.
«In questi ultimi giorni - ha denunciato Giuseppe De Noia, responsabile organizzativo provinciale di CIA Levante (Bari-Bat) - ci sono stati segnalati addirittura casi di furti nelle campagne terlizzesi di piante di olivi appena messe a dimora, unitamente ai pali tutori, ai tubi protettori del colletto delle giovani piantine e della lana che protegge dall'attacco di insetti per le giovani piantine».
«Non da ultimo - ha aggiunto Sergio Curci, responsabile del settore sviluppo comparti produttivi dell'organizzazione - in questi ultimi giorni abbiamo ricevuto segnalazioni di furto dei teli di copertura dei vigneti di uva da tavola e la tranciatura, col conseguente furto, dei pali di ferro utilizzati per il sostegno degli impianti di vigneti, in agro di Noicattaro e Rutigliano».
Inoltre è oltremodo preoccupante anche il basso livello di sicurezza che i nostri imprenditori agricoli vivono durante le ore diurne. Il continuo abbandono delle campagne sta acuendo il fenomeno dell'isolamento degli operatori agricoli durante le ore di lavoro, rendendoli così facile preda di malintenzionati che approfittando della situazione e li derubano.
Quotidianamente gli agricoltori e tutti gli addetti ai lavori nei campi sono vittime di ripetuti furti di prodotti agricoli, mezzi e attrezzature agricole, cavi di rame, quadri elettrici, pannelli fotovoltaici, capi di bestiame, con danneggiamenti agli impianti irrigui. Frequentemente, gli agricoltori rinunciano a denunciare per paura di ritorsioni.
Spesso, soprattutto nel periodo della raccolta delle produzioni, sono costretti a organizzarsi in vere e proprie ronde per controllare le produzioni o comunque a sostenere ulteriori costi facendo ricorso alla vigilanza privata. È una situazione che riduce ulteriormente la competitività delle imprese e rende ancora più difficile il faticoso lavoro dei campi. Garantire la sicurezza ai residenti delle zone rurali e agli imprenditori è condizione essenziale per lo sviluppo.
«Siamo molto preoccupati, temiamo che tale situazione possa peggiorare, con il rischio che il fenomeno possa sfociare in situazioni drammatiche. Chiediamo che siano adottate misure urgenti, oramai indifferibili, per riportare un minimo di serenità tra gli operatori del settore», ha concluso il presidente provinciale di CIA Levante, Felice Ardito.