Furti d'auto: trovati tre veicoli cannibalizzati. Anche una Stelvio integra

A recuperarli le Guardie Campestri nel corso di un ampio rastrellamento dell'agro. Sul posto la Polizia Locale

mercoledì 5 luglio 2023 12.04
A cura di Nicola Miccione
Tre carcasse di auto cannibalizzate, dopo essere state rubate, e una integra sono state ritrovate abbandonate dalle Guardie Campestri, nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio rurale teso a contrastare i reati ambientali e disposto ogni settimana sulla base della programmazione della cabina di regia.

Nei giorni scorsi sono state controllati numerosi fondi agricoli, con un notevole dispiegamento di uomini e mezzi, e il supporto della Polizia Locale: in particolare, gli agenti del capitano Alessandro Magarelli, fra le località Torre del Tuono e San Martino, hanno ritrovato una Bmw 320 rubata a Molfetta, una Volkswagen T-Roc e una Citroen C3, queste ultime due proventi di altrettanti furti denunciati a Giovinazzo, oltre ad un'Alfa Romeo Stelvio in località Antica del Rosso rubata a Trani.

Furti d'auto: trovati tre veicoli cannibalizzati. Anche una Stelvio integra
Furti d'auto: trovati tre veicoli cannibalizzati. Anche una Stelvio integra
Furti d'auto: trovati tre veicoli cannibalizzati. Anche una Stelvio integra
Furti d'auto: trovati tre veicoli cannibalizzati. Anche una Stelvio integra

E se la Stelvio era integra, le altre erano state già spogliate dei pezzi, rivenduti sul mercato nero dei ricambi, in quella che rappresenta una piaga del territorio. Un fenomeno sempre in fermento che, per gli investigatori, vede coinvolte veri e propri gruppi criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le auto e, infine, una "piattaforma logistica" con il compito di ripulire i pezzi nei circuiti dei demolitori compiacenti.

La pratica della cannibalizzazione delle auto rubate, ormai consolidata, trova la sua ragion d'essere nella richiesta che se ne fa, per questo l'invito è ad «evitare di rivolgersi al mercato nero parallelo di parti d'auto poiché tale condotta alimenta esponenzialmente il fenomeno dei furti di auto, in un circolo vizioso senza fine».