Furono molestie, non violenze sessuali: 35enne condannato a 200 euro

Dopo la fine della loro relazione, l'uomo aveva tempestato di messaggi l'ex compagna che lo aveva denunciato

giovedì 9 febbraio 2017 21.00
Le minacce e le molestie ci furono, ma non sarebbero state tali da ingenerare nella vittima gli stati di ansia e di paura previsti dal legislatore per il reato di stalking, oltre a quelli ben più gravi di violenza sessuale, tentata e consumata.

L'imputato, un 35enne nato a Molfetta ma residente a Giovinazzo, era a processo per alcuni episodi accaduti nel 2013. Il 7 febbraio scorso la Prima Sezione Penale del Tribunale di Bari, il cui collegio era presieduto dal magistrato Calia Di Pinto e composto esclusivamente da donne, ha assolto l'uomo dai capi d'imputazione più gravi (quelli di violenza sessuale e tentata violenza sessuale) «perché il reato non sussiste» ed ha riqualificato il reato di stalking a quelli penalmente più lievi di minacce e molestie.

La donna, una 48enne di Giovinazzo, sposata e di ben 12 anni più grande, aveva raccontato ai Carabinieri della locale Stazione, i quali nel 2013 arrestarono e posero ai domiciliari l'uomo, che lui, dopo la decisione di interrompere la relazione, non si sarebbe rassegnato e avrebbe iniziato a «porre in essere atti persecutori - si legge nel dispositivo -, mediante reiterate minacce e molestie, tali da cagionare un perdurante e grave stato di ansia e paura».

Ma non solo: l'uomo, in quei lunghi mesi da incubo raccontati dalla vittima, avrebbe anche iniziato a molestarla, appostandosi sotto la propria abitazione e tempestandola con decine di telefonate su ben tre numeri di cellulare ed una vecchia utenza fissa, oltre ad inviare centinaia di sms (ben 189 quegli agli atti dell'attività d'indagine). Fino all'ultimo messaggio, che aveva gettato nella paura la donna, spingendola a denunciarlo.

Non c'è stata alcuna violenza sessuale, tentata o consumata, e nemmeno il reato di stalking, dunque, ma"solo" minacce e molestie secondo i giudici togati. E il 35enne, difeso dall'avvocato Tiziano Tedeschi, se l'è cavata con soli 200 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali.