Fumata nera per il Corteo Storico
Ieri sera incontro con l'UNPLI in Sala Consiliare
giovedì 28 luglio 2016
1.33
Fumata sostanzialmente nera per il Corteo Storico.
Ieri sera la Sala Consiliare di Palazzo di Città ha ospitato un incontro pubblico tra amministratori, il presidente dell'Unione Nazionale Pro Loco Italiane della Puglia, Rocco Lauciello, ed i vertici dell'Organizzazione Festeggiamenti in onore di Maria SS di Corsignano, per dirimere l'intricata matassa relativa alla realizzazione o meno della 50^ edizione della manifestazione più attesa dai giovinazzesi. In mattinata era giunta una nota della locale Pro Loco che annunciava di voler disertare il tavolo delle trattative.
Ad introdurre i lavori ed a spiegare la posizione dell'Amministrazione comunale è stato il sindaco, Tommaso Depalma, il quale ha evidenziato come sia «essenziale, al fine di fare cose buone per la collettività, portare avanti le istanze della cittadinanza, evitando personalismi. Giovinazzo è il Corteo Storico - ha detto - ed il Corteo Storico è Giovinazzo. Negli anni - ha poi spiegato - si sono avvicendati presidenti di Comitati Feste, amministratori e direttivi della Pro Loco, ma mai si era giunti a questo punto».
Poi il primo cittadino ha evidenziato come l'incontro pubblico andato in scena ieri sera fosse un estremo tentativo per fare chiarezza sulla vicenda, un ennesimo appello al buon senso ed un modo per dichiarare ancora una volta la disponibilità dell'Amministrazione comunale a sostenere il Corteo Storico. A questo proposito Depalma ha sottolineato come quest'anno per la manifestazione sarebbero stati stanziati 1500 euro dal Comune, a cui si potevano aggiungere i 1200 euro che la Pro Loco non aveva ritirato nella scorsa stagione estiva. A questa somma si sarebbe poi aggiunto un altro contributo da 1000 euro da parte dell'Organizzazione Festeggiamenti in Onore di Maria SS di Corsignano.
In sostanza, stando a quanto detto dal sindaco, la Pro Loco, a fronte di 5000 euro di spese da sostenere per la realizzazione della manifestazione, ne avrebbe recuperati 3700 solo dai contributi. Per Depalma, quindi, «non vi è nessun problema di carattere economico».
Il sindaco, chiamando in causa Lauciello, ha anche posto in risalto l'importanza del confronto con i vertici regionali dell'UNPLI, a suo avviso chiamati ad interessarsi della vicenda troppo tardi. «La città vuole il Corteo - ha poi chiosato - e noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per farlo svolgere». Depalma ha infine ricordato come il sostegno della sua Amministrazione alla Pro Loco sia stato costante, visto che i locali da essa occupati continuano ad essere concessi gratuitamente e che vi erano stati interventi agli stessi per 15.000 euro.
L'assessora alla Cultura, Marianna Paladino, ha ripercorso l'iter che ha portato all'incontro, partendo dalla richiesta della Pro Loco di un tavolo di confronto in maggio. I problemi più importanti da risolvere erano quello del sostegno economico ed i rapporti con l'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano. Dopo un primo nulla di fatto, ha spiegato la Paladino, era stata la Consulta della Cultura a farsi carico di una possibile mediazione il 6 luglio scorso. Ma ancora una volta gli inviti erano stati respinti al mittente. Inoltre, ha specificato l'assessora, «la Pro Loco ha scritto nello Statuto associativo che il sindaco fa parte del Consiglio Direttivo. Il primo cittadino ha delegato me come assessora al ramo a partecipare ad eventuali assemblee, ma mai abbiamo avuto comunicazione del loro svolgimento». Da qui la decisione estrema di invitare a Giovinazzo i vertici UNPLI per dirimere la questione.
Vertici ieri sera rappresentati dal presidente regionale, il ruvese Rocco Lauciello (in foto il suo intervento, ndr), che ha chiarito alcuni aspetti procedurali, evidenziando i ripetuti incontri con la Presidentessa della Pro Loco, Carolina Serrone. Lauciello ha spiegato che un intervento da parte dell'UNPLI è giustificabile solo in caso di incompatibilità dei vertici della stessa Pro Loco, riferibili ad esempio all'occupazione di una carica all'interno di un partito politico. In questo momento, sebbene non sia un mistero che Carolina Serrone sia ritenuta da molti vicina al PD cittadino per i suoi trascorsi, non vi sarebbe nessun requisito per procedere d'imperio e nessuna causa di incompatibilità, come invece sostenuto dai detrattori dell'attuale direttivo. Lauciello ha altresì raccontato di «aver, fino a ieri sera (due giorni fa, ndr), cercato di far recedere la Pro Loco giovinazzese da questa decisione. Tentativo finora vano». Le uniche possibilità di azzeramento del direttivo in termini normativi, ha ulteriormente spiegato Lauciello incalzato dal pubblico in Aula, risiederebbero in una raccolta firme da parte dei soci, segno tangibile di un distacco dalle decisioni prese. Anche in questo caso nulla di tutto ciò è accaduto.
Il vicepresidente del Comitato Feste, Carmine Palermo, ha poi raccontato che le divergenze nate con la Pro Loco sarebbero state di natura economica. Palermo ha però respinto queste accuse affermando: «la Pro Loco ha da noi ricevuto massima collaborazione nella passata edizione, concretizzatasi in un contributo non economico, consistente nel fornire figuranti e sostegno per altre spese. Il tutto per una operazione complessiva da 11.000 euro». Agli atti, anche in questo caso, vi sarebbero le lettere intercorse con i vertici dell'associazione di piazza Umberto I.
La chiusura di questo incontro, dopo diversi interventi dal pubblico e la lettura di una delle lettere inviate dalla Pro Loco da parte del consigliere comunale Ruggero Iannone, è stata in ogni caso amara.
Il sindaco, prima di dichiarare sciolta questa assemblea pubblica, ha dichiarato di voler cercare fino in fondo una risoluzione al problema, assicurando che non sussistono ostacoli di sorta di tipo economico e che la questione riguardante il cantiere mai partito di via Marina, in cui la Pro Loco si era fatta portavoce del malcontento popolare, non c'entra nulla con le attuali vicende. Depalma ha però rimarcato un concetto: «Non può più passare l'idea - ha detto - che il Corteo Storico debba essere pagato con l'aiuto delle casse comunali se prima non vi è un confronto con gli amministratori» , minacciando infine un'azione che porti la questione all'attenzione della Regione Puglia.
L'assenza della Pro Loco, legittima e documentata da una lettera dalla nostra redazione integralmente riportata ieri, ha privato di fatto il dibattito di uno degli interlocutori protagonisti della vicenda. Sarebbe stato importante ascoltare, in uno stesso consesso, tutte le voci su questa situazione che non ha alcun precedente nella vita cittadina e questo avrebbe aggiunto elementi importanti al dibattito, aiutando anche il nostro lavoro di cronisti.
In sostituzione del Corteo Storico, si è infine appreso, sono allo studio due o tre alternative da mettere a punto tra Comune di Giovinazzo ed Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano. Ipotesi che tuttavia nessuno vuole contemplare. Almeno per ora.
Ieri sera la Sala Consiliare di Palazzo di Città ha ospitato un incontro pubblico tra amministratori, il presidente dell'Unione Nazionale Pro Loco Italiane della Puglia, Rocco Lauciello, ed i vertici dell'Organizzazione Festeggiamenti in onore di Maria SS di Corsignano, per dirimere l'intricata matassa relativa alla realizzazione o meno della 50^ edizione della manifestazione più attesa dai giovinazzesi. In mattinata era giunta una nota della locale Pro Loco che annunciava di voler disertare il tavolo delle trattative.
Ad introdurre i lavori ed a spiegare la posizione dell'Amministrazione comunale è stato il sindaco, Tommaso Depalma, il quale ha evidenziato come sia «essenziale, al fine di fare cose buone per la collettività, portare avanti le istanze della cittadinanza, evitando personalismi. Giovinazzo è il Corteo Storico - ha detto - ed il Corteo Storico è Giovinazzo. Negli anni - ha poi spiegato - si sono avvicendati presidenti di Comitati Feste, amministratori e direttivi della Pro Loco, ma mai si era giunti a questo punto».
Poi il primo cittadino ha evidenziato come l'incontro pubblico andato in scena ieri sera fosse un estremo tentativo per fare chiarezza sulla vicenda, un ennesimo appello al buon senso ed un modo per dichiarare ancora una volta la disponibilità dell'Amministrazione comunale a sostenere il Corteo Storico. A questo proposito Depalma ha sottolineato come quest'anno per la manifestazione sarebbero stati stanziati 1500 euro dal Comune, a cui si potevano aggiungere i 1200 euro che la Pro Loco non aveva ritirato nella scorsa stagione estiva. A questa somma si sarebbe poi aggiunto un altro contributo da 1000 euro da parte dell'Organizzazione Festeggiamenti in Onore di Maria SS di Corsignano.
In sostanza, stando a quanto detto dal sindaco, la Pro Loco, a fronte di 5000 euro di spese da sostenere per la realizzazione della manifestazione, ne avrebbe recuperati 3700 solo dai contributi. Per Depalma, quindi, «non vi è nessun problema di carattere economico».
Il sindaco, chiamando in causa Lauciello, ha anche posto in risalto l'importanza del confronto con i vertici regionali dell'UNPLI, a suo avviso chiamati ad interessarsi della vicenda troppo tardi. «La città vuole il Corteo - ha poi chiosato - e noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per farlo svolgere». Depalma ha infine ricordato come il sostegno della sua Amministrazione alla Pro Loco sia stato costante, visto che i locali da essa occupati continuano ad essere concessi gratuitamente e che vi erano stati interventi agli stessi per 15.000 euro.
L'assessora alla Cultura, Marianna Paladino, ha ripercorso l'iter che ha portato all'incontro, partendo dalla richiesta della Pro Loco di un tavolo di confronto in maggio. I problemi più importanti da risolvere erano quello del sostegno economico ed i rapporti con l'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano. Dopo un primo nulla di fatto, ha spiegato la Paladino, era stata la Consulta della Cultura a farsi carico di una possibile mediazione il 6 luglio scorso. Ma ancora una volta gli inviti erano stati respinti al mittente. Inoltre, ha specificato l'assessora, «la Pro Loco ha scritto nello Statuto associativo che il sindaco fa parte del Consiglio Direttivo. Il primo cittadino ha delegato me come assessora al ramo a partecipare ad eventuali assemblee, ma mai abbiamo avuto comunicazione del loro svolgimento». Da qui la decisione estrema di invitare a Giovinazzo i vertici UNPLI per dirimere la questione.
Vertici ieri sera rappresentati dal presidente regionale, il ruvese Rocco Lauciello (in foto il suo intervento, ndr), che ha chiarito alcuni aspetti procedurali, evidenziando i ripetuti incontri con la Presidentessa della Pro Loco, Carolina Serrone. Lauciello ha spiegato che un intervento da parte dell'UNPLI è giustificabile solo in caso di incompatibilità dei vertici della stessa Pro Loco, riferibili ad esempio all'occupazione di una carica all'interno di un partito politico. In questo momento, sebbene non sia un mistero che Carolina Serrone sia ritenuta da molti vicina al PD cittadino per i suoi trascorsi, non vi sarebbe nessun requisito per procedere d'imperio e nessuna causa di incompatibilità, come invece sostenuto dai detrattori dell'attuale direttivo. Lauciello ha altresì raccontato di «aver, fino a ieri sera (due giorni fa, ndr), cercato di far recedere la Pro Loco giovinazzese da questa decisione. Tentativo finora vano». Le uniche possibilità di azzeramento del direttivo in termini normativi, ha ulteriormente spiegato Lauciello incalzato dal pubblico in Aula, risiederebbero in una raccolta firme da parte dei soci, segno tangibile di un distacco dalle decisioni prese. Anche in questo caso nulla di tutto ciò è accaduto.
Il vicepresidente del Comitato Feste, Carmine Palermo, ha poi raccontato che le divergenze nate con la Pro Loco sarebbero state di natura economica. Palermo ha però respinto queste accuse affermando: «la Pro Loco ha da noi ricevuto massima collaborazione nella passata edizione, concretizzatasi in un contributo non economico, consistente nel fornire figuranti e sostegno per altre spese. Il tutto per una operazione complessiva da 11.000 euro». Agli atti, anche in questo caso, vi sarebbero le lettere intercorse con i vertici dell'associazione di piazza Umberto I.
La chiusura di questo incontro, dopo diversi interventi dal pubblico e la lettura di una delle lettere inviate dalla Pro Loco da parte del consigliere comunale Ruggero Iannone, è stata in ogni caso amara.
Il sindaco, prima di dichiarare sciolta questa assemblea pubblica, ha dichiarato di voler cercare fino in fondo una risoluzione al problema, assicurando che non sussistono ostacoli di sorta di tipo economico e che la questione riguardante il cantiere mai partito di via Marina, in cui la Pro Loco si era fatta portavoce del malcontento popolare, non c'entra nulla con le attuali vicende. Depalma ha però rimarcato un concetto: «Non può più passare l'idea - ha detto - che il Corteo Storico debba essere pagato con l'aiuto delle casse comunali se prima non vi è un confronto con gli amministratori» , minacciando infine un'azione che porti la questione all'attenzione della Regione Puglia.
L'assenza della Pro Loco, legittima e documentata da una lettera dalla nostra redazione integralmente riportata ieri, ha privato di fatto il dibattito di uno degli interlocutori protagonisti della vicenda. Sarebbe stato importante ascoltare, in uno stesso consesso, tutte le voci su questa situazione che non ha alcun precedente nella vita cittadina e questo avrebbe aggiunto elementi importanti al dibattito, aiutando anche il nostro lavoro di cronisti.
In sostituzione del Corteo Storico, si è infine appreso, sono allo studio due o tre alternative da mettere a punto tra Comune di Giovinazzo ed Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano. Ipotesi che tuttavia nessuno vuole contemplare. Almeno per ora.