Fuga sull'auto rubata. Dentro arnesi da scasso
La Guardia di Finanza ha inseguito il conducente di una Fiat Uno. Denunciato un 40enne
martedì 8 settembre 2015
13.41
Piena notte, scatta l'inseguimento sulla strada statale 16 bis. L'ennesima battaglia ingaggiata fra "guardie e ladri" in quella che sta diventando una preoccupante consuetudine. Si tratta, infatti, solo dell'ultimo episodio in ordine di tempo a nord di Bari.
Il 15 dicembre dello scorso anno, sempre in territorio di Giovinazzo, era toccato ai Carabinieri del Reparto Operativo di Bari rischiare la pelle per inseguire una banda composta da quattro malviventi, intercettati a bordo di due auto sospette, e pronti, con molta probabilità, a commettere una rapina ai danni di un autotrasportatore.
Nel corso della notte scorsa, invece, sono stati i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Bari, diretti dal tenente colonnello Marco Tannoia, a rischiare l'osso del collo per tallonare a tutta velocità una Fiat Uno che non s'è fermata all'alt. Il perché è presto detto: quell'auto era rubata.
I militari, durante un servizio di verifica alla circolazione stradale, hanno semplicemente invitato il conducente a fermarsi per un normale controllo ai documenti. Ed è stato a quel punto che l'uomo ha dato un'accelerata decisa, forzando il controllo. A quell'ora le strade erano sgombre e i due veicoli in breve hanno assunto velocità folli.
Nonostante il guidatore del veicolo abbia premuto a tavoletta sul pedale dell'acceleratore per seminarli, gli operatori del 117 lo hanno tallonato costringendolo a fermarsi all'altezza dello svincolo Giovinazzo sud. Il conducente, un barese di 40 anni, è stato preso.
È stato subito accertato che la vettura era stata rubata. All'interno le Fiamme Gialle hanno recuperato molti oggetti interessanti: dentro l'auto, infatti, c'erano diversi arnesi da scasso, oltre a tre biciclette ed altri beni, anch'essi presumibilmente sottratti a legittimi proprietari.
L'uomo è stato così denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bari per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, mentre l'autovettura nonché tutto il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro.
La vicenda odierna è di particolare interesse investigativo: i pericolosi tallonamenti sulle arterie stradali a nord di Bari, infatti, stanno diventando ormai pane quotidiano. I banditi si fanno dunque sempre più feroci e spericolati. E la guardia resta sempre alta.
Il 15 dicembre dello scorso anno, sempre in territorio di Giovinazzo, era toccato ai Carabinieri del Reparto Operativo di Bari rischiare la pelle per inseguire una banda composta da quattro malviventi, intercettati a bordo di due auto sospette, e pronti, con molta probabilità, a commettere una rapina ai danni di un autotrasportatore.
Nel corso della notte scorsa, invece, sono stati i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Bari, diretti dal tenente colonnello Marco Tannoia, a rischiare l'osso del collo per tallonare a tutta velocità una Fiat Uno che non s'è fermata all'alt. Il perché è presto detto: quell'auto era rubata.
I militari, durante un servizio di verifica alla circolazione stradale, hanno semplicemente invitato il conducente a fermarsi per un normale controllo ai documenti. Ed è stato a quel punto che l'uomo ha dato un'accelerata decisa, forzando il controllo. A quell'ora le strade erano sgombre e i due veicoli in breve hanno assunto velocità folli.
Nonostante il guidatore del veicolo abbia premuto a tavoletta sul pedale dell'acceleratore per seminarli, gli operatori del 117 lo hanno tallonato costringendolo a fermarsi all'altezza dello svincolo Giovinazzo sud. Il conducente, un barese di 40 anni, è stato preso.
È stato subito accertato che la vettura era stata rubata. All'interno le Fiamme Gialle hanno recuperato molti oggetti interessanti: dentro l'auto, infatti, c'erano diversi arnesi da scasso, oltre a tre biciclette ed altri beni, anch'essi presumibilmente sottratti a legittimi proprietari.
L'uomo è stato così denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bari per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, mentre l'autovettura nonché tutto il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro.
La vicenda odierna è di particolare interesse investigativo: i pericolosi tallonamenti sulle arterie stradali a nord di Bari, infatti, stanno diventando ormai pane quotidiano. I banditi si fanno dunque sempre più feroci e spericolati. E la guardia resta sempre alta.