Fratelli rapinatori in manette: erano il terrore dei distributori di carburanti
Sono stati individuati dai Carabinieri: entrambi del quartiere San Pio, agivano anche a Giovinazzo
martedì 3 luglio 2018
11.25
Ieri mattina a Bari i Carabinieri della Stazione di Bari Santo Spirito hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 27enne Giovanni De Noja e di suo fratello Antonio Giuseppe, 25enne, entrambi già noti alle forze dell'ordine, censurati, residenti nel quartiere San Pio.
Le indagini, avviate e sviluppate dai militari dell'Arma intervenuti tempestivamente sulle rapine contestate, hanno consentito di ricostruire le responsabilità dei due per sette eventi criminosi, tutti compiuti con armi da fuoco a maggio 2017 nei territori di Santo Spirito, Palese, Bitonto e Giovinazzo.
Grazie alla visualizzazione sistematica di tutti i filmati di videosorveglianza dei distributori, raccolti nelle fasi dei sopralluoghi, alla conoscenza del territorio e dei soggetti di interesse che lo popolano, nonché al minuzioso esame delle dichiarazioni rese da tutte le vittime, i militari sono riusciti, sin dai primi eventi delittuosi, a focalizzare l'attenzione investigativa sui citati De Noja.
Le indagini hanno acclarato che i due, in alcuni degli eventi contestati nel provvedimento restrittivo, avevano utilizzato autovetture a loro riconducibili. In un caso è stata impiegata un'auto, la cui targa ad una attenta analisi dei filmati, era apparsa parzialmente alterata e della quale si è riusciti a ricostruire la reale sequenza alfa numerica.
In un altro caso hanno impiegato un'altra vettura, sempre da loro rapinata ad un cittadino. Dalle attività di analisi svolte a posteriori inoltre, sono stati estratti dettagli utili, trasformati poi in importanti fonti di prova, circa l'abbigliamento indossato nel corso delle condotte predatorie.
Con l'esecuzione del provvedimento dell'Autorità Giudiziaria barese, notificato ai due fratelli presso il carcere di Bari, è stato chiuso il cerchio sull'escalation che nel maggio del 2017, oltre ad arrecare un danno economico alle attività commerciali prese di mira, aveva disseminato insicurezza fra i cittadini, talvolta testimoni inermi di veri e propri assalti armati, tipici di professionisti ben organizzati.
Le indagini, avviate e sviluppate dai militari dell'Arma intervenuti tempestivamente sulle rapine contestate, hanno consentito di ricostruire le responsabilità dei due per sette eventi criminosi, tutti compiuti con armi da fuoco a maggio 2017 nei territori di Santo Spirito, Palese, Bitonto e Giovinazzo.
Grazie alla visualizzazione sistematica di tutti i filmati di videosorveglianza dei distributori, raccolti nelle fasi dei sopralluoghi, alla conoscenza del territorio e dei soggetti di interesse che lo popolano, nonché al minuzioso esame delle dichiarazioni rese da tutte le vittime, i militari sono riusciti, sin dai primi eventi delittuosi, a focalizzare l'attenzione investigativa sui citati De Noja.
Le indagini hanno acclarato che i due, in alcuni degli eventi contestati nel provvedimento restrittivo, avevano utilizzato autovetture a loro riconducibili. In un caso è stata impiegata un'auto, la cui targa ad una attenta analisi dei filmati, era apparsa parzialmente alterata e della quale si è riusciti a ricostruire la reale sequenza alfa numerica.
In un altro caso hanno impiegato un'altra vettura, sempre da loro rapinata ad un cittadino. Dalle attività di analisi svolte a posteriori inoltre, sono stati estratti dettagli utili, trasformati poi in importanti fonti di prova, circa l'abbigliamento indossato nel corso delle condotte predatorie.
Con l'esecuzione del provvedimento dell'Autorità Giudiziaria barese, notificato ai due fratelli presso il carcere di Bari, è stato chiuso il cerchio sull'escalation che nel maggio del 2017, oltre ad arrecare un danno economico alle attività commerciali prese di mira, aveva disseminato insicurezza fra i cittadini, talvolta testimoni inermi di veri e propri assalti armati, tipici di professionisti ben organizzati.