Francesca Galizia restituisce 6.500 euro per il microcredito
La parlamentare: «tutti lavoriamo insieme in un'unica direzione»
giovedì 2 agosto 2018
Continua l'opera di restituzione di parte dei compensi dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle. Quei fondi confluiranno nel cosiddetto "fondo per il microcredito" per sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
Questa volta è toccato alla giovinazzese Francesca Galizia rinunziare ai suoi primi 6.500 euro, che le spetterebbero di diritto secondo la legge italiana, ma che la deputata ha fatto confluire nel fondo stesso.
E su Facebook è giunto l'annuncio ufficiale: «Per incentivare la piccola e media impresa con il microcredito - scrive - c'è anche il mio contributo. Perché tutti lavoriamo insieme in un'unica direzione per avere un Paese migliore».
Tanti i messaggi di ringraziamento giunti sulla bacheca dell'esponente pentastellata, impegnata in queste settimane anche nella battaglia al fianco dei suoi colleghi precari delle agenzie assunte da RyanAir.
A quel fondo, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, sono stati destinati 30 milioni di euro a cui si stanno aggiungendo le rinunce volontarie di parlamentari (quasi tutti 5 Stelle), associazioni o singoli cittadini.
Un primissimo passo in piena coerenza con quanto detto in campagna elettorale.
Questa volta è toccato alla giovinazzese Francesca Galizia rinunziare ai suoi primi 6.500 euro, che le spetterebbero di diritto secondo la legge italiana, ma che la deputata ha fatto confluire nel fondo stesso.
E su Facebook è giunto l'annuncio ufficiale: «Per incentivare la piccola e media impresa con il microcredito - scrive - c'è anche il mio contributo. Perché tutti lavoriamo insieme in un'unica direzione per avere un Paese migliore».
Tanti i messaggi di ringraziamento giunti sulla bacheca dell'esponente pentastellata, impegnata in queste settimane anche nella battaglia al fianco dei suoi colleghi precari delle agenzie assunte da RyanAir.
A quel fondo, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, sono stati destinati 30 milioni di euro a cui si stanno aggiungendo le rinunce volontarie di parlamentari (quasi tutti 5 Stelle), associazioni o singoli cittadini.
Un primissimo passo in piena coerenza con quanto detto in campagna elettorale.