Francesca Galizia dalla parte dei lavoratori Ryanair
Il suo messaggio di sostegno ai "colleghi" che hanno aderito allo sciopero contro i tagli di Dublino
giovedì 26 luglio 2018
08.00
Sono stati 132 i voli RyanAir cancellati in Italia nella giornata di ieri, 25 luglio, per lo sciopero indetto dai lavoratori di categoria contro i tagli annunciati dalla compagnia irlandese.
Tra coloro i quali hanno mostrato solidarietà ai lavoratori in agitazione, c'è anche Francesca Galizia, deputata giovinazzese del MoVimento 5 Stelle, impegnatissima nelle stanze romane a favore delle battaglie contro lo sfruttamento ed il precariato di alcune fasce di lavoratori.
Un dottorato di ricerca in demografia alle spalle, Francesca Galizia, oggi onorevole, si sente ancora una precaria assunta da un'agenzia per conto di RyanAir, perché quella è stata la scelta di vita che ha fatto per poter metter su famiglia.
E così è voluta intervenire sullo sciopero di ieri, che invece in altre nazioni si prolungherà anche nella giornata di oggi, 26 luglio: «Rispetto tutti coloro i quali hanno deciso di non partecipare allo sciopero - ha detto Francesca Galizia -. Al di là dei sindacati di appartenenza, la scelta è individuale ed ognuno è libero di fare ciò che vuole nel nostro Paese.
Ritengo però - ha poi sottolineato - che i nostri contratti siano inaccettabili e che le cose debbano cambiare. Per questo il Governo sta lavorando alacremente ed entro un anno si vedranno i risultati».
Poi, svestiti definitivamente i panni della deputata, Francesca Galizia ha ribadito alla sua categoria il suo punto di vista: «Se qualcuno ha paura che la base chiuda, fa bene. È infatti prevedibile - ha insistito - che avvenga una delocalizzazione in Romania e Polonia poiché l'azienda ritiene di riceverne maggiori guadagni. E questo non ha nulla a che fare con gli scioperi.
Spero quindi in futuro - ha concluso -, se le cose non dovessero cambiare, che vi sia un'adesione maggiore a questo tipo di iniziative, atte a tutelare i lavoratori restituendo loro la dignità dovuta, primo atto, non a caso, del decreto che porta la firma del Governo del cambiamento».
Tra coloro i quali hanno mostrato solidarietà ai lavoratori in agitazione, c'è anche Francesca Galizia, deputata giovinazzese del MoVimento 5 Stelle, impegnatissima nelle stanze romane a favore delle battaglie contro lo sfruttamento ed il precariato di alcune fasce di lavoratori.
Un dottorato di ricerca in demografia alle spalle, Francesca Galizia, oggi onorevole, si sente ancora una precaria assunta da un'agenzia per conto di RyanAir, perché quella è stata la scelta di vita che ha fatto per poter metter su famiglia.
E così è voluta intervenire sullo sciopero di ieri, che invece in altre nazioni si prolungherà anche nella giornata di oggi, 26 luglio: «Rispetto tutti coloro i quali hanno deciso di non partecipare allo sciopero - ha detto Francesca Galizia -. Al di là dei sindacati di appartenenza, la scelta è individuale ed ognuno è libero di fare ciò che vuole nel nostro Paese.
Ritengo però - ha poi sottolineato - che i nostri contratti siano inaccettabili e che le cose debbano cambiare. Per questo il Governo sta lavorando alacremente ed entro un anno si vedranno i risultati».
Poi, svestiti definitivamente i panni della deputata, Francesca Galizia ha ribadito alla sua categoria il suo punto di vista: «Se qualcuno ha paura che la base chiuda, fa bene. È infatti prevedibile - ha insistito - che avvenga una delocalizzazione in Romania e Polonia poiché l'azienda ritiene di riceverne maggiori guadagni. E questo non ha nulla a che fare con gli scioperi.
Spero quindi in futuro - ha concluso -, se le cose non dovessero cambiare, che vi sia un'adesione maggiore a questo tipo di iniziative, atte a tutelare i lavoratori restituendo loro la dignità dovuta, primo atto, non a caso, del decreto che porta la firma del Governo del cambiamento».