Fondi PNRR, PrimaVera Alternativa "smonta" il sindaco Depalma

Dal movimento civico: «Ciò che spaccia per grandi imprese sono elencazione di fallimenti»

mercoledì 5 gennaio 2022 12.22
A cura di Gianluca Battista
«C'è un dono naturale, affinato negli anni, che riconosciamo e invidiamo al sindaco in carica: la capacità di vendere persino i fallimenti come successi. Bisogna essere spudorati, dopo un Natale che ha visto Giovinazzo toccare uno dei punti più tristi della sua storia recente in termini di presenze e attrattività (con la ciliegina delle luminarie montate in centro il 30 dicembre), nello scrivere post di esaltazione della propria capacità amministrativa, ovvero della propria abilità di "intercettare fondi"».

L'attacco diretto arriva da PrimaVera Alternativa, che punta il dito contro quella che negli anni è stata più volte chiamata "propaganda depalmiana". Secondo il direttivo del movimento civico di sinistra non ci sarebbe nulla di cui gloriarsi per i 4 milioni giunti a Giovinazzo dal Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza.

L'ATTACCO
«Ora glielo spieghiamo noi, "caro sindaco Tom": tutti i Comuni d'Italia in queste ore stanno ricevendo, grazie al PNRR, milioni di euro di finanziamenti (Molfetta 11,5 mil, Barletta 20 mil, Bisceglie 9 mil, etc).
Se a Giovinazzo non fosse letteralmente "piovuto in testa" neanche il minimo sindacale
- attaccano ancora - che sta arrivando, certo ci sarebbe stato da fare la rivoluzione popolare, e per nulla gentile, ci creda. La verità è che i progetti che lei spaccia per grandi imprese delle sue amministrazioni sono una lunga elencazione di fallimenti - è l'accusa chiarissima -, di cui parlava con enfasi durante ogni sua televendita elettorale. O pensa ci siamo tutti dimenticati dei vostri mirabolanti progetti relativi a casa di riposo, case di tartarughe, autosilo, impianti di videosorveglianza, rifacimento del basolato del centro storico (a proposito: l'asfalto che aveva garantito di rimuovere circa 1000 lunedì fa è ancora lì) e di tutto quello che avete fatto per "lasciare il segno" o meglio, il vostro "sfregio" sulla città?», è il commento duro ed ironico al contempo.

I FALLIMENTI AMMINISTRATIVI
Da PrimaVera Alternativa elencano tutte le opere pubbliche che non sono state portate a termine e che lasciano interdetti molti cittadini. Una sorta di ferite ancora aperte nel cuore di una città che, secondo il movimento, non sembra affatto essere cresciuta in questi anni.

«Se analizziamo come avete gestito i fondi precedenti, c'è da tremare - scrivono da PVA, rivolgendosi ancora al sindaco uscente -:
- Casa di riposo: lavori iniziati nel 2017, oscenamente fermi da 2 oltre due anni! Consegna? Non si sa.
- Lavori riqualificazione scuola Marconi, annunciati dal 2017 e mai iniziati!
- Lavori riqualificazione palazzetto, iniziati nel 2020 e oggi ancora in alto mare!
- Velostazione (tralasciando tutto il resto): ancora tristemente chiusa sei mesi dopo l'inaugurazione!
- Quella orribile serie di salsicciotti piazzati a casaccio per deturpare le strade cittadine che lei chiama "Greenway"!
- La Salerno - Reggio Calabria delle ciclabili tra Giovinazzo e S.Spirito, che dopo centinaia di paletti stradali e e centinaia di migliaia di euro a spese dei cittadini è stata trasformata in un marciapiedi!
- La villa reinaugurata in pompa magna 2 anni fa, oggi già ridotta in pessime condizioni, con un'illuminazione insufficiente e defibrillatori fantasma, persino lasciata chiusa nelle festività natalizie, penalizzando commercianti e ristoratori che in quella zona hanno investito!
Questo per parlare delle "grandi opere", perché l'ordinario per voi non esiste!
Lo stato del manto stradale, con crateri di dimensione lunare, gli allagamenti pressoché costanti delle nostre vie anche con poche gocce d'acqua, l'omessa o inadeguata manutenzione del verde urbano, del cimitero, della piazza con camion che salgono e scendono nonostante le ordinanze farlocche, senza parlare dell'hub vaccinale mai pervenuto… ci sarebbe da riempirci un libro».


OPERE DI ALTRI ENTI E MANCANZA DI VISIONE
Da PrimaVera Alternativa non hanno dunque dubbi: ciò che si muove di buono a Giovinazzo non è frutto dell'attività amministrativa, ma di altri enti che riescono ad operare con lucidità e in tempi congrui. Mancherebbe dunque una visione d'insieme, la capacità di programmare a medio e lungo termine, senza necessità di annunciare spesso quanto potrebbe accadere e talvolta non accade affatto: «La verità - si legge ancora nella nota - è che le uniche opere che avanzano sono quelle che non gestisce la sua amministrazione: sì, perché la Casa della Salute e la nuova stazione ferroviaria non le gestisce lei, ma rispettivamente ASL e RFI e questo farebbe bene a dirlo ai Giovinazzesi, anziché attribuirsi meriti che non ha, come sempre!
Giovinazzo è fuori dalla ZES (nonostante sia tra i pochi paesi a vantare un interscambio merci ferroviario), balbettante sulle occasioni in zona ASI, priva di una seria e ragionata politica economica, capace di annichilire con matematica precisione chiunque voglia investire nel paese, con le imprese mandate a schiantarsi piuttosto che essere guidate e supportate nelle corrette procedure (vedi marmi barbone ed ex cementificio) e i nostri giovani sempre più costretti a emigrare.
Quindi, ci faccia il piacere
- concludono da PVA -, rispetti almeno la dignità di un paese giustamente arrabbiato con lei e la sua amministrazione per l'incapacità che ci avete regalato in questi 10 anni, portandoci a diventare il fanalino di coda di questo territorio: se non ci crede, si faccia un giro in bici nei paesi limitrofi, senza supporto del minibus comunale possibilmente!».