“Fondamenta”, stamattina l’incontro conclusivo del progetto targato FITA Puglia

Si parlerà di teatro in ambito sociale nella Sala Marano dell’IVE

sabato 12 gennaio 2019
A cura di Gabriella Serrone
Si chiude ufficialmente oggi, 12 gennaio, "Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale" con un incontro che si terrà alle ore 10.00 nella Sala Marano dell'Istituto Vittorio Emanuele II.
Il progetto, promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatoriale (FITA) e coordinato sul territorio dalla sezione pugliese, presieduta da Anna Maria Carella, con la collaborazione del Comune di Giovinazzo, della Città Metropolitana di Bari e dell'Istituto Comprensivo "S. Giovanni Bosco – Buonarroti", ha coinvolto dodici ragazzi dai 18 ai 30 anni attivi in ambito sociale in un percorso di scoperta del teatro applicato a contesti problematici.

In questa settimana, per tre giorni, da mercoledì 9 a ieri 11 gennaio, i partecipanti hanno seguito un articolato workshop di 18 ore complessive, guidati dall'esperienza di due docenti d'eccezione: la teatro-terapeuta Maria Teresa Liuzzi e l'acting coach, nonché direttore artistico della Fita Puglia, Luigi Facchino. Due educatori e pedagogisti che hanno accompagnato i ragazzi alla scoperta dell'arte teatrale in ambito sociale e dei linguaggi artistici ed espressivi del teatro di figura, come efficaci strumenti di promozione sociale.

Tre i moduli in cui si è strutturato il workshop: i primi due di tipo informativo/esperienziale e di didattica frontale e l'ultimo organizzato in forma di laboratorio, che ha visto i partecipanti interfacciarsi con gli alunni disabili di "San Giovanni Bosco – Buonarroti".

L'incontro di stamattina nella Sala Marano dell'IVE, invece, vuole essere un momento conclusivo e riassuntivo della tre-giorni di formazione ed esperienze pratiche attraverso la presentazione dei contenuti del corso e la discussione del ruolo fondamentale che il teatro può avere in contesti di disagio e di fragilità sociale.

Un appuntamento, quello di oggi, aperto a tutti, soprattutto a chi ama il teatro e crede che questa forma altissima di espressione artistica non sia solo sinonimo di intrattenimento, ma possa anche avere una precisa funzione rieducativa.