Folla di fedeli per la festa del Sacro Cuore di Gesù (FOTO)
Ieri sera i festeggiamenti preceduti dalla Santa Messe presieduta da Mons. Cornacchia
lunedì 3 luglio 2017
13.13
L'amore di Dio che si è fatto uomo verso il suo popolo, verso l'uomo inteso come sua creatura. Quell'amore rappresentato iconograficamente dal cuore circondato dalla corona di spine. Dio ha così amato gli uomini da mandare il suo unico Figlio ad immolarsi per loro. E quel cuore è simbolo sia dell'essenza terrena del Cristo, sia di grande forza legata a quell'immenso sentimento a cui ispirarsi quotidianamente nel rapporto col prossimo.
Questo e molto altro è la Solennità del Sacro Cuore di Gesù per tutta la comunità cattolica. Giovinazzo l'ha celebrata ieri sera, con una Santa Messa officiata da Mons. Domenico Cornacchia , Vescovo della Diocesi, presso la chiesa di Sant'Agostino, da cui poi si è dipanata la processione della statua, portata a spalla dai membri dell'Associazione del Cuore di Gesù.
Un rito che si rinnova, che ha coinvolto centinaia di fedeli in tutte le strade percorse, sino al rientro intorno alle ore 22.00. Ad accompagnare la processione, oltre al clero cittadino, agli associati ed a tanti parrocchiani, il festoso suono della "Giuseppe Verdi" e della Bassa Musica "Città di Giovinazzo", patrimonio musicale locale.
In mattinata c'era stata un'altra celebrazione che aveva sancito l'ingresso nell'Associazione di nuovi membri, tra cui diversi giovani, simbolo di una tradizione che si rinnova. A tarda sera, invece, la più prosaica festa della gente, con tanto di fuochi pirotecnici a Ponente.
Nei nostri scatti il momento suggestivo dell'"uscita" in piazza Sant'Agostino.
Questo e molto altro è la Solennità del Sacro Cuore di Gesù per tutta la comunità cattolica. Giovinazzo l'ha celebrata ieri sera, con una Santa Messa officiata da Mons. Domenico Cornacchia , Vescovo della Diocesi, presso la chiesa di Sant'Agostino, da cui poi si è dipanata la processione della statua, portata a spalla dai membri dell'Associazione del Cuore di Gesù.
Un rito che si rinnova, che ha coinvolto centinaia di fedeli in tutte le strade percorse, sino al rientro intorno alle ore 22.00. Ad accompagnare la processione, oltre al clero cittadino, agli associati ed a tanti parrocchiani, il festoso suono della "Giuseppe Verdi" e della Bassa Musica "Città di Giovinazzo", patrimonio musicale locale.
In mattinata c'era stata un'altra celebrazione che aveva sancito l'ingresso nell'Associazione di nuovi membri, tra cui diversi giovani, simbolo di una tradizione che si rinnova. A tarda sera, invece, la più prosaica festa della gente, con tanto di fuochi pirotecnici a Ponente.
Nei nostri scatti il momento suggestivo dell'"uscita" in piazza Sant'Agostino.