Festival Italiano di Aerografia, il bilancio
Settemila presenze nei tre giorni di programmazione
martedì 20 settembre 2016
15.35
Il saluto nelle foto di gruppo appare come un arrivederci e non un addio, perché, a pensarci bene, il 1° Festival Italiano di Aerografia ha coinvolto davvero tutti ed è patrimonio da preservare negli anni.
Giovinazzo ha risposto presente alla chiamata del direttore artistico Mario Romani e di Nicola Giotti, presidente dei pasticceri di Confartigianato Puglia. Da tutta Italia sono giunto nomi di rilievo di questa arte e decine di airbrusher specializzati nei campi più vari, dalla pittura al cake design, fino ad arrivare al make up ed al disegno per costumi da bagno.
Sono stati in 7.000 (fonti organizzative, ndr) a far visita alla rassegna, rapiti dalla bellezza delle opere esposte e da quelle che hanno visto materializzarsi dal vivo. I grandi ospiti, da Renato Casaro ad Alberto Ponno, passando per Claudio Mazzi e Giorgio Guazzi, solo per citarne alcuni, hanno impreziosito la kermesse, rendendola un appuntamento di cui si sono occupati anche i media nazionali.
«Un Festival che realizza un progetto a lungo accarezzato dagli addetti ai lavori per promuovere una tecnica ancora poco conosciuta - sostiene Mario Romani, direttore artistico dell'evento -. Non avrei immaginato una partecipazione così numerosa nonostante un tempo particolarmente inclemente. Giovinazzo si è dimostrata la scelta giusta come location. Ringrazio il Comune di Giovinazzo, l'assessore Marianna Paladino e Nicola Giotti per aver creduto in questo progetto vincente».
Ed a proposito della giovane assessore alla Cultura, tanti i riconoscimenti anche al suo lavoro, questa volta bi-partisan. «Un bilancio che ci lascia senza fiato e che dimostra come Giovinazzo sia la città giusta per ospitare ed accogliere eventi culturali di respiro nazionale - ha detto a caldo -. E la conferma ci è arrivata direttamente sia dai visitatori provenienti da Bari e provincia che dagli stessi ospiti, rimasti colpiti dall'accoglienza e dalla bellezza della nostra città. Questo ci ripaga di tutto l'intenso lavoro fatto in questi mesi con l'organizzazione».
Claudio Mazzi, il maestro modenese numero uno in Italia per le sue piccole grandi opere su penne stilografiche ed accendini Zippo, ci ha lasciato un messaggio sul forum di GiovinazzoViva.it in cui ringrazia tutti: «A nome di tutti gli aerografisti ospiti - scrive - desidero ringraziare Giovinazzo per il più grande omaggio mai fatto in Italia alla nostra arte. Per la prima volta abbiamo vissuto tutti insieme in contatto con il pubblico che ci ha accolti con entusiasmo. Siamo riconoscenti a Giovinazzo e all'organizzatore Mario Romani per la calda ospitalità riservataci».
«Il successo straordinario del Festival è la dimostrazione di quello che ho sempre pensato, ovvero che non dobbiamo aver paura di osare e di mirare più in alto. I grandi eventi fanno per noi - commenta il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma-. Abbiamo portato la nostra città alla ribalta nazionale dimostrando che non bisogna temere il confronto con sfide complesse ed affascinanti».
Questo patrimonio non va ora depauperato, qualunque sia il colore della prossima Amministrazione comunale. La presenza di buona parte della politica giovinazzese, soprattutto sabato sera, dimostra che su questo punto può esservi unità di intenti: il Festival Italiano di Aerografia deve ripetersi ogni anno in settembre, facendo di Giovinazzo la capitale italiana di questa arte.
Giovinazzo ha risposto presente alla chiamata del direttore artistico Mario Romani e di Nicola Giotti, presidente dei pasticceri di Confartigianato Puglia. Da tutta Italia sono giunto nomi di rilievo di questa arte e decine di airbrusher specializzati nei campi più vari, dalla pittura al cake design, fino ad arrivare al make up ed al disegno per costumi da bagno.
Sono stati in 7.000 (fonti organizzative, ndr) a far visita alla rassegna, rapiti dalla bellezza delle opere esposte e da quelle che hanno visto materializzarsi dal vivo. I grandi ospiti, da Renato Casaro ad Alberto Ponno, passando per Claudio Mazzi e Giorgio Guazzi, solo per citarne alcuni, hanno impreziosito la kermesse, rendendola un appuntamento di cui si sono occupati anche i media nazionali.
«Un Festival che realizza un progetto a lungo accarezzato dagli addetti ai lavori per promuovere una tecnica ancora poco conosciuta - sostiene Mario Romani, direttore artistico dell'evento -. Non avrei immaginato una partecipazione così numerosa nonostante un tempo particolarmente inclemente. Giovinazzo si è dimostrata la scelta giusta come location. Ringrazio il Comune di Giovinazzo, l'assessore Marianna Paladino e Nicola Giotti per aver creduto in questo progetto vincente».
Ed a proposito della giovane assessore alla Cultura, tanti i riconoscimenti anche al suo lavoro, questa volta bi-partisan. «Un bilancio che ci lascia senza fiato e che dimostra come Giovinazzo sia la città giusta per ospitare ed accogliere eventi culturali di respiro nazionale - ha detto a caldo -. E la conferma ci è arrivata direttamente sia dai visitatori provenienti da Bari e provincia che dagli stessi ospiti, rimasti colpiti dall'accoglienza e dalla bellezza della nostra città. Questo ci ripaga di tutto l'intenso lavoro fatto in questi mesi con l'organizzazione».
Claudio Mazzi, il maestro modenese numero uno in Italia per le sue piccole grandi opere su penne stilografiche ed accendini Zippo, ci ha lasciato un messaggio sul forum di GiovinazzoViva.it in cui ringrazia tutti: «A nome di tutti gli aerografisti ospiti - scrive - desidero ringraziare Giovinazzo per il più grande omaggio mai fatto in Italia alla nostra arte. Per la prima volta abbiamo vissuto tutti insieme in contatto con il pubblico che ci ha accolti con entusiasmo. Siamo riconoscenti a Giovinazzo e all'organizzatore Mario Romani per la calda ospitalità riservataci».
«Il successo straordinario del Festival è la dimostrazione di quello che ho sempre pensato, ovvero che non dobbiamo aver paura di osare e di mirare più in alto. I grandi eventi fanno per noi - commenta il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma-. Abbiamo portato la nostra città alla ribalta nazionale dimostrando che non bisogna temere il confronto con sfide complesse ed affascinanti».
Questo patrimonio non va ora depauperato, qualunque sia il colore della prossima Amministrazione comunale. La presenza di buona parte della politica giovinazzese, soprattutto sabato sera, dimostra che su questo punto può esservi unità di intenti: il Festival Italiano di Aerografia deve ripetersi ogni anno in settembre, facendo di Giovinazzo la capitale italiana di questa arte.