Festa Patronale, le verità di Francesco Pugliese

Intervista al Presidente dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano con alcune precisazioni e qualche sassolino da togliere dalla scarpa

martedì 29 agosto 2017
A cura di Gianluca Battista
Ad una settimana di distanza dalla conclusione ufficiale della Festa Patronale 2017, il Presidente dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano, Francesco Pugliese, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni alla stampa, precisando alcuni aspetti oggetto di polemiche e togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.

Di seguito quanto da lui dettoci.

Presidente, come mai questa convocazione dei media locali?

Intanto vi ringrazio per l'attenzione che ci rivolgerete. Ho sentito, ad una settimana di distanza dalla conclusione della Festa Patronale, di affidare a voi qualche mia considerazione e soprattutto alcune mie precisazioni.

Partiamo con le prime...

Intanto mi preme ribadire che sottoporremo a tutto il direttivo il bilancio economico di quest'anno e quindi quel tipo di valutazioni saranno fatte tra qualche settimana. Di certo c'è che il bilancio su quanto realizzato invece mi pare possa essere positivo.

Tuttavia a lei non sono piaciute alcune considerazioni sui festeggiamenti apparse sui social network, vero?

Sì esatto. Parto da un post apparso su Facebook in cui un utente ha postato una foto con il "day-afeter", chiamiamolo così, di uno spettacolo in piazza Vittorio Emanuele II, addebitando al Comitato Feste disorganizzazione, mancata pulizia, trasgressione delle regole del buon vivere. Ecco, respingiamo al mittente quelle accuse e precisiamo che la manifestazione di cui sopra non rientrava nei festeggiamenti e quindi nel nostro calendario. La nostra Festa è terminata il 21 agosto. Non abbiamo l'abitudine di rispondere in quella sede e preferiamo farlo dalle pagine dei giornali locali.

E sui mancati fuochi d'artificio alla domenica cosa ci può dire? Se ne è discusso molto. Problemi col meteo o c'era dell'altro?

I fuochi d'artificio non devono essere un problema di Stato. Se ci sono le condizioni si fanno, in segno di devozione, se non ci sono, non si fanno. Noi li abbiamo fatti il lunedì, involontariamente rinverdendo un'antica tradizione. La domenica c'è stato sicuramente un errore di comunicazione, che problema c'è ad ammetterlo, ma la decisione di rinviarli è arrivata dai Carabinieri per via del maestrale. Punto. Poi che vi fossero due auto in sosta vietata e che forse qualche segnale sia stato apposto in ritardo, è anche vero. Ma non è stata quella la ragione del rinvio, lo ribadisco: c'è stato un parere chiaro dell'Arma che andava rispettato.

Quali sono state le altre accuse arrivate dal web che l'hanno infastidita?

Intanto quella delle "manifestazioni religiose ripetitive", che solo a dirlo fa sorridere. In primis perché è qualcosa che ovviamente attiene solo al clero, ed in secondo luogo perché la nostra Organizzazzione ha fatto della riscoperta dell'aspetto prettamente religioso e liturgico l'obiettivo fondamentale della nostra Festa Patronale da tre anni a questa parte. Poi c'è la consueta contestazione sugli spettacoli offerti. Sia chiaro una volta per tutte: su Giovinazzo e per il budget a nostra disposizione questo tipo di Festa è quella dimensionata per la nostra cittadina. Sono queste le luminarie, questi i fuochi di artificio, questi gli spettacoli che il nostro tessuto economico-commerciale, quello che dovrebbe sostenerci, si può permettere. Trovo importante ed azzeccate le scelte proposte dalla nostra direzione artistica, che ha ponderato il tutto facendolo rientrare nell'atmosfera della Festa.

A proposito di aspetti economici. Chi vi ha sostenuto?

Ci sono tanti che si sono tirati indietro, non comprendendo, come invece accadeva un tempo, che la Festa Patronale significa aggregazione, gente che ritorna nel suo paese natio per Maria di Corsignano e che, investire qualcosa in più in questa ricorrenza, può solo dare benefici alle loro attività. E lo dico non senza imbarazzo, vista la mia duplice veste di presidente del Comitato Feste e dell'ARAC.
Vede, i contributi più grossi ricevuti sono in tutto cinque, massimo sei. Ed alcuni di essi venivano da fuori Giovinazzo. Quindi non si può pretendere l'impossibile, anche perché ci sono altre organizzazioni locali che drenano danaro fingendosi vicine alla Festa, pur di allestire mega-manifestazioni per scopi del tutto privati.

Che rapporti ha con l'Amministrazione comunale ed è vero che lei ha ambizioni politiche?

Ecco un altro punto che mi preme chiarire. Io non ho ambizioni politiche. Nessuna. Ho ambizioni, ma in altri ambiti. Quanto all'Amministrazione, con essa abbiamo un rapporto schietto, lineare. Ci ha appoggiato in entrambi i suoi mandati. Unico neo, a loro espresso apertamente, è la concessione della piazza nei giorni della Festa per manifestazioni private e la mancanza di attacchi elettrici ad hoc nella stessa. Ma per il resto abbiamo ricevuto massima collaborazione oltre ad un importante contributo, non solo di carattere economico. Ripeto quanto detto: le cifre le renderemo note tra qualche settimana.

Infine ci piacerebbe parlare di giovani. Ci sono? E che ruolo hanno ricoperto?

Da una parte si è formato uno zoccolo duro di ragazzi realmente credenti, che hanno nel cuore la tradizione e che ringrazio davvero per il loro impegno encomiabile. Hanno ricoperto ruoli importanti, dalla direzione artistica (penso a Tommi Bonvino ed alle sue inaspettate competenze non solo in ambito musicale-artistico, ma davvero su tanti argomenti) al Direttivo, passando per l'ufficio stampa. Volitivi, sempre presenti, che hanno concretamente dato una mano. In loro, in quelli del GRF ed in quelli della Touring vedo il futuro della nostra città. Dall'altra parte ho un piccolo rammarico sul fatto che il loro numero, seppur in aumento, è ancora esiguo rispetto alla popolazione giovinazzese. Questo mi dispiace parecchio.

Quindi è stata una buona Festa Patronale?

Lo è stata senza dubbio, almeno a mio parere, in relazione a quanto potevamo fare.