«Fatti e misfatti di un gruppo di potere»

Le domande del Comitato per la Salute Pubblica e il silenzio di Palazzo di Città

mercoledì 17 febbraio 2016 22.40
«A domande precise dal Palazzo non giungono risposte. In luogo di chiarimenti (AFP, da ultimo) gli amministratori si trincerano nel silenzio o in qualche spiritosaggine. Adesso dal Palazzo dicono che la cura migliore per beni geologici e storici è il cemento (e così Giovinazzo sarà riconosciuta patrimonio dell'umanità marcato UNESCO)».

Lo scrive il Comitato per la Salute Pubblica che, attraverso Facebook, torna a far sentire la sua voce sulle questioni più scottanti che animano il dibattito cittadino: «Al posto degli amministratori parla l'albo pretorio. Scorrendo i vari atti, ci si accorge che, con l'Amministrazione Depalma, a mancare è proprio la trasparenza. In realtà, al posto di Giunta e Consiglio comunale, su a Palazzo si è formato un cerchio ristretto fatto di pochi amministratori e di Consiglieri del Principe dediti intanto ad eccedere nell'esercizio delle loro funzioni. Sono costoro a scegliere senza il concorso di alcuna discussione pubblica».

Secondo i componenti del Comitato «è il caso ad esempio del cosiddetto Ufficio di Piano che dovrebbe rielaborare e adeguare la strumentazione urbanistica al nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia. A fine 2015 sono state assunte alcune determinazioni, pubblicate solamente nei giorni scorsi. Hanno deciso di chiedere ad un Dipartimento del Politecnico di Bari una "collaborazione scientifica" e ad alcuni tecnici apporti professionali specifici. Altri atti riguardano altre progettazioni, quali ad esempio l'ormai noto campo sportivo Raffaele Depergola, trasformato grazie a lor signori in un "campo di patate", come lapidariamente detto da un tecnico del ramo.

Orbene, da queste decisioni - di cui ben quattro per adesso riguardano il famoso Ufficio di Piano - si deduce che in realtà vi sono seri dubbi sull'adeguatezza della attuale struttura comunale a reggere il livello e le particolarità delle progettazioni richieste. Come poi si riuscirà a coordinare tanti tecnici è un mistero. Il bello - evidenziano ancora dal Comitato - però è che tutti gli incarichi sono stati assegnati per affidamento diretto, senza alcuna pubblicità o avviso pubblico. Ebbene, nella sola provincia di Bari sono centinaia gli architetti e ingegneri. Possibile che quasi sempre - con questa Amministrazione - la scelta cada sempre sugli stessi nomi, e spesso e volentieri su tecnici provenienti o legati alla nota società ingegneristica barese?».

Ad allarmare il Comitato per la Salute Pubblica, però, «sono gli intendimenti che da Palazzo filtrano in proposito. In un post del 4 febbraio, il Sindaco Depalma, annunciando il parziale completamento dell'iter per la costituzione dell'Ufficio di Piano, comunicava testualmente in proposito: "Nei prossimi giorni cominceremo a confrontarci al nostro interno per poi confrontarci con le varie criticità cittadine ecc. ecc.". Al di là dei soliti toni propagandistici, sono parole estremamente preoccupanti.

Il dovere di una Amministrazione su questioni di così grande portata e così delicate - sottolineano nella nota - è quello di attivare intanto la sede pubblica per eccellenza, il Consiglio comunale. È lì che va avviato il confronto per avanzare proposte generali, ricevere eventuali contributi o critiche dall'opposizione, per poi aprire reali tavoli di confronto particolari con la cittadinanza. Non certo propagandistiche comunicazioni. Non si può seguire la politica del fatto compiuto, come già fatto nel caso di queste nomine che non hanno alcuna trasparenza».

Infine la chiosa: «Non si possono affrontare questi problemi al chiuso di stanze dominate dai soliti noti. Giovinazzo non è terreno di affaristi, colonia di marziani cui il Sindaco Depalma si inginocchia obbediente. Tutto questo puzza proprio di quei metodi oscuri e poco chiari che gli attuali amministratori rimproverano in ogni momento a quelli passati. Evidentemente - termina la nota - piuttosto che correggere presunti errori del passato amano ripeterli, moltiplicandoli».