Fase 2, PrimaVera Alternativa lancia l'allarme
Troppe regole trasgredite. Occhio ai gruppi di ragazzini, non è un "liberi tutti"
sabato 9 maggio 2020
13.03
«La Fase 2 non è la libertà di fare quel che vogliamo e non è ancora il ritorno della normalità!».
Si alza forte la voce di PrimaVera Alternativa anche dalle pagine social, per mettere in evidenza quanto sta accadendo a Giovinazzo ed in diversi comuni pugliesi ed italiani.
Dal direttivo guidato da Girolamo Capurso cercano di ribadire le regole da seguire e ammoniscono sui comportamenti che in nessun modo bisogna tenere: «Ci si può spostare - scrivono - solo per specifici motivi, al massimo per fare un po' di attività motoria o per incontrare brevemente i congiunti, sempre dotati di presidi e con mille cautele. Troppe persone, invece, stanno interpretando l'allentamento delle misure più restrittive della Fase 1 come un pericolosissimo 'liberi tutti'!».
Mascherine che non ci sono o sono male utilizzate, irresponsabilità di anziani e comitive di ragazzini (che abbiamo riscontrato anche noi) non lasciano tranquillo il movimento d'opposizione: «C'è troppa gente in giro, in piazza, sui lungomari, talvolta senza mascherina e pericolosamente assembrata in capannelli o seduta in gruppo sulle panchine - denuncia PVA -! Troppo spesso la pur sacrosanta ripresa dell'attività sportiva o motoria è svolta addirittura in gruppi e non singolarmente, come previsto dalla legge! Troppe comitive di ragazzini minorenni girano per la città, pericolosamente non attenendosi alle norme sul distanziamento sociale! È bene ribadire - è il monito totalmente condiviso dalla nostra redazione - che l'emergenza sanitaria non è affatto cessata!».
Nessuno può abbassare la guardia, pena ripiombare nella Fase 1 e dover fare il conto nuovamente con ospedali pieni e terapie intensive sottoposte a carichi che potrebbero non sopportare.
«Siamo in un momento decisivo - continuano da PVA - perché dai comportamenti attuali, oltre alla nostra salute, dipende la possibilità che la stagione estiva possa in qualche modo decollare! Una ricaduta nella fase delle misure più restrittive sarebbe socialmente ed economicamente devastante! Non dimentichiamo che siamo una comunità i cui destini sono legati l'uno a quello dell'altro - rimarcano - e che in gioco ci sono poste altissime: la salute e la ripresa economica della nostra città».
Poi la richiesta, alle istituzioni locali e regionali, affinché anch'esse facciano fino in fondo la loro parte. C'è bisogno, insomma, di tornare a controlli nuovamente più serrati, soprattutto ora.
«Chiediamo - scrive PrimaVera Alternativa - che sia innalzato il livello dei controlli, in questi giorni affievolito, anche per rispetto di chi, con grande senso responsabilità, si attiene alle regole! E non sarebbe giusto che a pagare l'incoscienza di pochi sia tutta la città!», è la loro conclusione.
PVA non intende instaurare una "caccia all'uomo", nient'affatto. Intende far sì che la guardia torni altissima e che ciascuno davvero torni a comportarsi in maniera corretta. Se non ci atterremo alle nuovo regole con scrupolo, non andrà tutto bene.
Si alza forte la voce di PrimaVera Alternativa anche dalle pagine social, per mettere in evidenza quanto sta accadendo a Giovinazzo ed in diversi comuni pugliesi ed italiani.
Dal direttivo guidato da Girolamo Capurso cercano di ribadire le regole da seguire e ammoniscono sui comportamenti che in nessun modo bisogna tenere: «Ci si può spostare - scrivono - solo per specifici motivi, al massimo per fare un po' di attività motoria o per incontrare brevemente i congiunti, sempre dotati di presidi e con mille cautele. Troppe persone, invece, stanno interpretando l'allentamento delle misure più restrittive della Fase 1 come un pericolosissimo 'liberi tutti'!».
Mascherine che non ci sono o sono male utilizzate, irresponsabilità di anziani e comitive di ragazzini (che abbiamo riscontrato anche noi) non lasciano tranquillo il movimento d'opposizione: «C'è troppa gente in giro, in piazza, sui lungomari, talvolta senza mascherina e pericolosamente assembrata in capannelli o seduta in gruppo sulle panchine - denuncia PVA -! Troppo spesso la pur sacrosanta ripresa dell'attività sportiva o motoria è svolta addirittura in gruppi e non singolarmente, come previsto dalla legge! Troppe comitive di ragazzini minorenni girano per la città, pericolosamente non attenendosi alle norme sul distanziamento sociale! È bene ribadire - è il monito totalmente condiviso dalla nostra redazione - che l'emergenza sanitaria non è affatto cessata!».
Nessuno può abbassare la guardia, pena ripiombare nella Fase 1 e dover fare il conto nuovamente con ospedali pieni e terapie intensive sottoposte a carichi che potrebbero non sopportare.
«Siamo in un momento decisivo - continuano da PVA - perché dai comportamenti attuali, oltre alla nostra salute, dipende la possibilità che la stagione estiva possa in qualche modo decollare! Una ricaduta nella fase delle misure più restrittive sarebbe socialmente ed economicamente devastante! Non dimentichiamo che siamo una comunità i cui destini sono legati l'uno a quello dell'altro - rimarcano - e che in gioco ci sono poste altissime: la salute e la ripresa economica della nostra città».
Poi la richiesta, alle istituzioni locali e regionali, affinché anch'esse facciano fino in fondo la loro parte. C'è bisogno, insomma, di tornare a controlli nuovamente più serrati, soprattutto ora.
«Chiediamo - scrive PrimaVera Alternativa - che sia innalzato il livello dei controlli, in questi giorni affievolito, anche per rispetto di chi, con grande senso responsabilità, si attiene alle regole! E non sarebbe giusto che a pagare l'incoscienza di pochi sia tutta la città!», è la loro conclusione.
PVA non intende instaurare una "caccia all'uomo", nient'affatto. Intende far sì che la guardia torni altissima e che ciascuno davvero torni a comportarsi in maniera corretta. Se non ci atterremo alle nuovo regole con scrupolo, non andrà tutto bene.