Falò di Sant'Antonio Abate: istruzioni per l'uso

Tutto ciò che c'è da sapere sulla serata di domenica

giovedì 14 gennaio 2016 13.49
A cura di Gabriella Serrone
Non si tratta di una serata come le altre. È da sempre una delle serate più attese dell'anno e questo dimostra il suo profondo legame con la tradizione e le radici profonde dei giovinazzesi.

Radici talmente profonde che i Falò di Sant'Antonio Abate sono ormai un marchio che richiama migliaia di persone da tutta la ex provincia barese ed anche da tutta la regione. Domenica andrà in scena un'altra edizione carica di attese, un po' per il meteo, che non sembra dei più convincenti, un po' perché gruppi, associazioni e privati hanno voluto dare ciascuno il proprio contributo.

Il calendario completo degli eventi, voluto dall'Amministrazione comunale e dall'Assessorato alla Cultura guidato da Marianna Paladino, è stato diramato ufficialmente solo nelle ultime ore. Insieme al Comune di Giovinazzo ci sono state l'ARAC (l'associazione che mette insieme ristoratori, albergatori e commercianti giovinazzesi, ndr) e la Pro Loco, che coordinerà 11 falò di cittadini privati e che si è data un gran da fare per le autorizzazioni del caso.

Il programma di eventi correlati prevede, a partire dalle ore 18.00, lo spettacolo "Hocus Focus. Le cronache del Fuoco", meravigliosa rassegna proposta dai "Fatti d'Arte" all'interno dei vicoli e delle corti del centro storico. Teatro ed artisti per ogni genere di gusto accompagneranno il visitatore per mano nello spirito dei Falò. Poi la Street Band "Route 99" irromperà con la sua musica coinvolgente per le strade giovinazzesi, con lo spettacolo centrale in piazza Vittorio Emanuele II.

Una piazza che, alle ore 20.30, vivrà un altro momento in musica in cui i suoni della Puglia incontreranno quelli del Mediterraneo: la performance, sarà quella di Michele Jamil Marzella con il suo spettacolo dal titolo "(in)Contr(a)Orchestra'", tutto improntato su sonorità calde, che scaturiranno dai molteplici strumenti a fiato che questo poliedrico musicista giovinazzese sa trasformare in fonti di grandi correnti emotive.

Quanto alla tradizione più classica, fiumi di vino rosso, quintali di fave e di olive condiranno una serata che coinvolgerà non solo il centro cittadino, ma tutta la città. Ed allora immergetevi con noi in un percorso virtuale tra i 14 siti individuati dal Comune di Giovinazzo (non è escluso che ne siano accesi altri da privati).

Si inizia da piazza Vittorio Emanuele II, con il falò centrale curato dall'ARAC, che distribuirà delizie degli esercizi commerciali che vi aderiscono. Presente anche uno stand della città di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, tradizionalmente gemellata con la nostra. Nel borgo antico i falò saranno accesi in via Marina, piazza Duomo, piazza Benedettine, piazza Meschino (curato dal gruppo AGESCI degli scout) ed in via Santa Maria degli Angeli, nei pressi dell'omonima chiesetta confraternale. Torna dopo anni in piazza della Vittoria il falò degli Amici della Musica, mentre in via Camporeale, a pochi passi da via Crocifisso, ne sarà allestito un altro.

Nei pressi della Villa Comunale, poi, sarà acceso un fuoco in piazza Spinelli, mentre al rione Sant'Agostino troverete quelli sul sagrato della chiesa e l'altro in via Sindolfi (tra gli storici). Anche la Parrocchia Immacolata ne allestirà uno in viale Moro, nella zona 167 ed un altro, non troppo lontano, dovrebbe essere acceso in via Giovanni Di Vittorio. A sud-ovest, invece, spazio al falò di via Napoli. Un quindicesimo, non inserito nel programma ufficiale giuntoci in redazione, ci sarà sicuramente in via Gioia.

«I falò di Sant'Antonio Abate sono diventati l'occasione per mettere insieme le tradizioni popolari e la volontà di investire sempre più sulle attrazioni turistiche», ha dichiarato l'Assessora alla Cultura e al Turismo, Marianna Paladino. «L'intento di questa Amministrazione è quello di promuovere, con ogni mezzo, la nostra città e farne conoscere i suoi punti di forza. E come ogni anno, si rinnova l'occasione di ricevere la delegazione del Comune di Guastalla con cui Giovinazzo è gemellata».

Insomma ce ne è per tutti i gusti, meteo permettendo, come scritto in apertura. Nelle prossime ore vi aggiorneremo sulle possibili varianti al programma determinate proprio dalla questione maltempo.