Ex Marmeria Barbone, Depalma: «Mai revocato permesso. Collaboriamo con uffici regionali»
Il Sindaco è intervenuto sulla questione, rimarcando la necessità di arrivare a decisioni che aiutino il territorio a crescere
giovedì 11 marzo 2021
0.11
Un progetto da oltre 9 milioni di euro, una riqualificazione di un'area dismessa che non può restare nelle condizioni in cui si trova ormai da alcuni lustri e la voglia di imprenditori di creare anche occupazione attraverso il turismo.
La riconversione dell'ex Marmeria Barbone, il manufatto abbandonato che sorge sulla litoranea che corre verso il quartiere barese di Santo Spirito, è un progetto che, fanno sapere, dal Comune di Giovinazzo continuano a sostenere.
In seguito alla pubblicazione di una nostra intervista ad un rappresentante della società murgiana Blue Tourism srl, che rimarca come si sia ormai vicini a completare un complesso iter burocratico, è voluto intervenire il Sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, che poco fa ci ha rilasciato queste considerazioni: «Noi sulla vicenda dell'ex Marmeria Barbone abbiamo alcuni capisaldi - ha detto il primo cittadino -. Il primo è che non abbiamo mai revocato il permesso rilasciato e quindi dal nostro punto di vista i lavori possono andare avanti, perché nella prima fase noi abbiamo contestato, mettendoci anche di fianco al ricorso effettuato dalla Blue Tourism, le procedure regionali. Il secondo - ha sottolineato - è che noi siamo assolutamente al fianco di questi imprenditori perché riteniamo giusto che venga portato avanti quel progetto».
Depalma ha quindi spiegato meglio il suo concetto: «Ho avuto modo di leggere alcune delle motivazioni addotte in passato, che hanno di fatto bloccato i lavori e le ritengo, non si offenda nessuno, difficilmente comprensibili. E mi auguro, per gli imprenditori e per le ambizioni della nostra comunità, che si possa uscire presto dall'impasse.
In quest'ultimo periodo - ha poi chiarito ulteriormente Depalma - stiamo lavorando in maniera collaborativa con gli Assessorati regionali competenti e abbiamo pregato gli uffici, anche su questioni quali Ferriere e cementeria a nord, di fare valutazioni propositive. Se alcuni uffici regionali ritengono però - ha quindi evidenziato il Sindaco di Giovinazzo - di frustrare le aspirazioni di crescita dei territori, sono disposto a gesti eclatanti. Su questi aspetti - ha concluso Tommaso Depalma - c'è a mio avviso bisogno di adoperare interpretazioni orientate a costruire, nel senso etico del termine, anziché distruggere. E per questo siamo pronti a continuare il nostro dialogo».
La grave pandemia che ancora attanaglia la nazione e tutti i nostri territori sta mettendo a dura prova l'imprenditoria in tanti settori, ma quello turistico-ricettivo di alto livello per Giovinazzo sembra essere di fondamentale importanza. L'auspicio è che si possa trovare la quadra e che quell'area venga rivalutata al più presto secondo le normative vigenti e che si possa finalmente dare nuovo impulso anche da un punto di vista occupazionale, aspetto assai caro alla gente del posto che non vuol vivere in alcun modo di assistenzialismo.
La riconversione dell'ex Marmeria Barbone, il manufatto abbandonato che sorge sulla litoranea che corre verso il quartiere barese di Santo Spirito, è un progetto che, fanno sapere, dal Comune di Giovinazzo continuano a sostenere.
In seguito alla pubblicazione di una nostra intervista ad un rappresentante della società murgiana Blue Tourism srl, che rimarca come si sia ormai vicini a completare un complesso iter burocratico, è voluto intervenire il Sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, che poco fa ci ha rilasciato queste considerazioni: «Noi sulla vicenda dell'ex Marmeria Barbone abbiamo alcuni capisaldi - ha detto il primo cittadino -. Il primo è che non abbiamo mai revocato il permesso rilasciato e quindi dal nostro punto di vista i lavori possono andare avanti, perché nella prima fase noi abbiamo contestato, mettendoci anche di fianco al ricorso effettuato dalla Blue Tourism, le procedure regionali. Il secondo - ha sottolineato - è che noi siamo assolutamente al fianco di questi imprenditori perché riteniamo giusto che venga portato avanti quel progetto».
Depalma ha quindi spiegato meglio il suo concetto: «Ho avuto modo di leggere alcune delle motivazioni addotte in passato, che hanno di fatto bloccato i lavori e le ritengo, non si offenda nessuno, difficilmente comprensibili. E mi auguro, per gli imprenditori e per le ambizioni della nostra comunità, che si possa uscire presto dall'impasse.
In quest'ultimo periodo - ha poi chiarito ulteriormente Depalma - stiamo lavorando in maniera collaborativa con gli Assessorati regionali competenti e abbiamo pregato gli uffici, anche su questioni quali Ferriere e cementeria a nord, di fare valutazioni propositive. Se alcuni uffici regionali ritengono però - ha quindi evidenziato il Sindaco di Giovinazzo - di frustrare le aspirazioni di crescita dei territori, sono disposto a gesti eclatanti. Su questi aspetti - ha concluso Tommaso Depalma - c'è a mio avviso bisogno di adoperare interpretazioni orientate a costruire, nel senso etico del termine, anziché distruggere. E per questo siamo pronti a continuare il nostro dialogo».
La grave pandemia che ancora attanaglia la nazione e tutti i nostri territori sta mettendo a dura prova l'imprenditoria in tanti settori, ma quello turistico-ricettivo di alto livello per Giovinazzo sembra essere di fondamentale importanza. L'auspicio è che si possa trovare la quadra e che quell'area venga rivalutata al più presto secondo le normative vigenti e che si possa finalmente dare nuovo impulso anche da un punto di vista occupazionale, aspetto assai caro alla gente del posto che non vuol vivere in alcun modo di assistenzialismo.