Ex 16 Adriatica, controllo della velocità attivo da oggi. Limite a 50 chilometri orari
Il sistema Celeritas calcola la media che ci si impiega a percorrere l'intero tratto
martedì 29 ottobre 2019
10.00
Sarà attivo da quest'oggi, 29 ottobre, il sistema di rilievo elettronico che calcola la velocità media lungo la ex strada statale 16 Adriatica. Il limite massimo, per una strada divenuta urbana di secondo livello, è di 50 chilometri orari e tutti i veicoli dovranno adeguarsi al nuovo sistema denominato Celeritas.
L'installazione dell'impianto, in grado di riprendere le auto in qualsiasi ora del giorno e della notte, e della segnaletica verticale era avvenuta qualche settimana fa e dopo la fase di rodaggio del sistema di controllo della velocità, tutto è pronto per cercare di dare maggiore sicurezza all'arteria che collega Giovinazzo a Santo Spirito, da tempo sotto i riflettori delle polemiche per il restringimento della carreggiata dovuto alla realizzazione della pista ciclabile.
Uno choc, dunque, per decine di automobilisti per i quali spesso e volentieri il limite dei 50 chilometri orari è stato un suggerimento e non un ordine tassativo. Il Celeritas installato a Giovinazzo, tuttavia, non è un rilevatore istantaneo della velocità, ma consente di calcolare la velocità media su un tratto di strada compreso fra due portali di rilevamento. Sono 3 i Celeritas, gli autovelox a sezione installati a Giovinazzo, 3 per ogni senso di marcia.
Tecnicamente, quindi, il nuovo impianto funziona come il cosiddetto Tutor sulle autostrade. L'impianto è ben visibile e opportunamente segnalato dalla nuova segnaletica verticale: il veicolo è fotografato all'inizio ed al termine del tratto di strada su cui sono installate le telecamere. Immediatamente dopo, dal confronto dei tempi, il computer stabilisce se la velocità media è superiore alla massima consentita. In tal caso, scatta la sanzione.
È necessario, dunque, rispettare la velocità sulla ex strada statale 16 Adriatica, tenendo però conto che il sistema elettronico, rilevando la velocità media, è meno severo di un autovelox, perché non punisce la distrazione di un attimo. Tuttavia l'obiettivo di Palazzo di Città, e del Comando di Polizia Locale che continuerà a pattugliare l'arteria stradale, non è fare cassa, ma al contrario ottenere il rispetto del limite di velocità e così dare poche multe.
Questo serve soprattutto per ridurre gli incidenti e aumentare la sicurezza di tutti: di chi tende a correre troppo come di chi rispetta le norme e rischia di essere coinvolto in disastri provocati da altri.
L'installazione dell'impianto, in grado di riprendere le auto in qualsiasi ora del giorno e della notte, e della segnaletica verticale era avvenuta qualche settimana fa e dopo la fase di rodaggio del sistema di controllo della velocità, tutto è pronto per cercare di dare maggiore sicurezza all'arteria che collega Giovinazzo a Santo Spirito, da tempo sotto i riflettori delle polemiche per il restringimento della carreggiata dovuto alla realizzazione della pista ciclabile.
Uno choc, dunque, per decine di automobilisti per i quali spesso e volentieri il limite dei 50 chilometri orari è stato un suggerimento e non un ordine tassativo. Il Celeritas installato a Giovinazzo, tuttavia, non è un rilevatore istantaneo della velocità, ma consente di calcolare la velocità media su un tratto di strada compreso fra due portali di rilevamento. Sono 3 i Celeritas, gli autovelox a sezione installati a Giovinazzo, 3 per ogni senso di marcia.
Tecnicamente, quindi, il nuovo impianto funziona come il cosiddetto Tutor sulle autostrade. L'impianto è ben visibile e opportunamente segnalato dalla nuova segnaletica verticale: il veicolo è fotografato all'inizio ed al termine del tratto di strada su cui sono installate le telecamere. Immediatamente dopo, dal confronto dei tempi, il computer stabilisce se la velocità media è superiore alla massima consentita. In tal caso, scatta la sanzione.
È necessario, dunque, rispettare la velocità sulla ex strada statale 16 Adriatica, tenendo però conto che il sistema elettronico, rilevando la velocità media, è meno severo di un autovelox, perché non punisce la distrazione di un attimo. Tuttavia l'obiettivo di Palazzo di Città, e del Comando di Polizia Locale che continuerà a pattugliare l'arteria stradale, non è fare cassa, ma al contrario ottenere il rispetto del limite di velocità e così dare poche multe.
Questo serve soprattutto per ridurre gli incidenti e aumentare la sicurezza di tutti: di chi tende a correre troppo come di chi rispetta le norme e rischia di essere coinvolto in disastri provocati da altri.