Eugema Onlus raccoglie firme contro l'invio di armi nei Paesi in guerra
Sabato 17 giugno il banchetto in piazza Vittorio Emanuele II
sabato 17 giugno 2023
11.52
Di seguito il comunicato stampa di Eugema OdV sulla raccolta firme contro l'invio di armi in Paesi in guerra e sulla Sanità pubblica.
Questa sera sarà possibile firmare al banchetto allestito ai piedi di Palazzo di Città dalle 18.00 alle 21.30.
«È il momento di dire stop alla guerra: l'associazione Eugema OdV organizza un banchetto a Giovinazzo per la raccolta firme per il referendum contro 'invio delle armi e per la sanità pubblica'.
Prosegue in tutta Italia la campagna referendaria per dire NO all' invio delle armi ai Paesi in guerra. La proposta di referendum restituisce la parola a tutti i cittadini che sono contrari all'invio delle armi e che assistono impotenti alla uccisione di migliaia di persone civili e militari sia russi che ucraini con la distruzione di intere città e una escalation della guerra in Ucraina con possibili conseguenze nucleari catastrofiche per l'umanità. Dopo più di un anno, il conflitto, che è entrato in una preoccupante fase di innalzamento del livello di armamenti sempre pio potenti, sofisticati e distruttivi, non vede all' orizzonte alcun negoziato di sorta da lasciar presupporre una fine del cessate il fuoco lontana nel tempo.
Il nostro Paese ha contribuito già con 12 miliardi di euro di produzione e fornitura di armi con tagli alla sanità per 2 miliardi di euro. Il referendum serve a trasformare la voce di milioni di italiani contrari all'invio delle armi, in un concreto strumento legislativo andandoci ad aggiungere alla mobilitazione che cittadini, associazioni, movimenti per la pace e grandi organizzazioni sociali hanno in corso da oltre un anno nel nostro paese e in Europa. I quesiti referendari abrogativi nati da due comitati "Ripudia la guerra- Promotore il prof. Enzo Pennetta" e "Generazioni Future- Promotore avv. Ugo Mattei (promotore in passato del referendum per l'acqua pubblica)" sono stati presentati come unica campagna referendaria nella quale prende posto anche il sostegno alla sanità pubblica. I quesiti sono tra loro complementari e sono stati raggruppati sotto la denominazione "Italia per la Pace".
Nel merito, con i tre quesiti referendari si vogliono abrogare articoli di legge che oggi consentono al nostro Paese : - di rinnovare l'invio delle armi, dei mezzi, degli equipaggiamenti e dei materiali militari ai Paesi coinvolti nel conflitto e di autorizzare nuovi finanziamenti della guerra; - e di farlo derogando all'invio di armi nei teatri di guerra, in contrasto con i principi dell'art 51 della carta delle Nazioni Unite e dell'art. 11 della Costituzione con i quali l'Italia Ripudia la guerra. - di eliminare l'ingerenza della sanità privata nella programmazione sanitaria nazionale affinché l'interesse pubblico non subisca interferenze.
La raccolta delle firme proseguirà in tutto il paese fino al mese di luglio 2023 con un numero minimo di 500.000 firme.
- Si può firmare a Giovinazzo presso il banchetto organizzato dall'associazione Eugema OdV sabato 17 giugno dalle ore 18,00 alle ore 21,30 In piazza Vittorio Emanuele II nell'area prospiciente il Palazzo di Città
- Presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Giovinazzo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 fino al 21 luglio 2023.
- On line, sulla piattaforma itAgile.it (si accede dai siti www. generazionifuture.org | www.referendumripudialaguerra.it)»
Questa sera sarà possibile firmare al banchetto allestito ai piedi di Palazzo di Città dalle 18.00 alle 21.30.
«È il momento di dire stop alla guerra: l'associazione Eugema OdV organizza un banchetto a Giovinazzo per la raccolta firme per il referendum contro 'invio delle armi e per la sanità pubblica'.
Prosegue in tutta Italia la campagna referendaria per dire NO all' invio delle armi ai Paesi in guerra. La proposta di referendum restituisce la parola a tutti i cittadini che sono contrari all'invio delle armi e che assistono impotenti alla uccisione di migliaia di persone civili e militari sia russi che ucraini con la distruzione di intere città e una escalation della guerra in Ucraina con possibili conseguenze nucleari catastrofiche per l'umanità. Dopo più di un anno, il conflitto, che è entrato in una preoccupante fase di innalzamento del livello di armamenti sempre pio potenti, sofisticati e distruttivi, non vede all' orizzonte alcun negoziato di sorta da lasciar presupporre una fine del cessate il fuoco lontana nel tempo.
Il nostro Paese ha contribuito già con 12 miliardi di euro di produzione e fornitura di armi con tagli alla sanità per 2 miliardi di euro. Il referendum serve a trasformare la voce di milioni di italiani contrari all'invio delle armi, in un concreto strumento legislativo andandoci ad aggiungere alla mobilitazione che cittadini, associazioni, movimenti per la pace e grandi organizzazioni sociali hanno in corso da oltre un anno nel nostro paese e in Europa. I quesiti referendari abrogativi nati da due comitati "Ripudia la guerra- Promotore il prof. Enzo Pennetta" e "Generazioni Future- Promotore avv. Ugo Mattei (promotore in passato del referendum per l'acqua pubblica)" sono stati presentati come unica campagna referendaria nella quale prende posto anche il sostegno alla sanità pubblica. I quesiti sono tra loro complementari e sono stati raggruppati sotto la denominazione "Italia per la Pace".
Nel merito, con i tre quesiti referendari si vogliono abrogare articoli di legge che oggi consentono al nostro Paese : - di rinnovare l'invio delle armi, dei mezzi, degli equipaggiamenti e dei materiali militari ai Paesi coinvolti nel conflitto e di autorizzare nuovi finanziamenti della guerra; - e di farlo derogando all'invio di armi nei teatri di guerra, in contrasto con i principi dell'art 51 della carta delle Nazioni Unite e dell'art. 11 della Costituzione con i quali l'Italia Ripudia la guerra. - di eliminare l'ingerenza della sanità privata nella programmazione sanitaria nazionale affinché l'interesse pubblico non subisca interferenze.
La raccolta delle firme proseguirà in tutto il paese fino al mese di luglio 2023 con un numero minimo di 500.000 firme.
- Si può firmare a Giovinazzo presso il banchetto organizzato dall'associazione Eugema OdV sabato 17 giugno dalle ore 18,00 alle ore 21,30 In piazza Vittorio Emanuele II nell'area prospiciente il Palazzo di Città
- Presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Giovinazzo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 fino al 21 luglio 2023.
- On line, sulla piattaforma itAgile.it (si accede dai siti www. generazionifuture.org | www.referendumripudialaguerra.it)»