Estate Giovinazzese, l'Amministrazione comunale replica a SEL
Da Palazzo di Città: «Accusa falsa di rapporti "privilegiati"»
sabato 27 giugno 2015
16.51
L'Amministrazione comunale risponde agli interrogativi sollevati qualche giorno fa da Sinistra Ecologia e Libertà, in merito al cartellone dell'Estate Giovinazzese.
I vendoliani chiedevano conto di alcuni tagli al budget messo a disposizione dell'Assessorato alla Cultura guidato da Marianna Paladino. SEL si chiedeva soprattutto: ««Come mai ci sono stati dei tagli ad alcune manifestazioni culturali? Come mai, nel giro di poche ore, poi questi fondi sono magicamente ricomparsi e le manifestazioni messe in salvo, sotto la spinta della popolazione giovinazzese? Quale esito ci sarebbe stato se non fosse intervenuta la popolazione di Giovinazzo a ricordare all'Amministrazione l'importanza di certe manifestazioni?».
Da Palazzo di Città hanno voluto replicare: «L'Estate Giovinazzese al momento non è un "bando" al quale partecipare. L'Amministrazione - si evidenzia nella missiva - pubblica un avviso a inizio anno per raccogliere le iniziative delle associazioni cittadine per poi stilare un programma che rispetti il criterio della "storicità" delle manifestazioni e il criterio della "novità" su cui puntare per proporre alla cittadinanza eventi originali (come nel caso dell'anno scorso con il festival "Inondazioni").
Leggendo il programma - precisano - si può ben capire che ogni anno (non solo questo) si è cercato di comprendere dentro il cartellone quasi tutte le iniziative presentate così da non ledere le aspettative delle singole associazioni cittadine e non cadere nell'accusa falsa di "rapporti privilegiati" con alcune associazione o peggio di "parzialità" che non c'è mai stata».
Quanto alle risorse economiche sempre più scarse per questo settore, l'Ente di piazza Vittorio Emanuele II sottolinea: «Certo le esigue risorse e i costi crescenti dei servizi non permettono di rispondere appieno alle dotazioni che in molti casi vengono richieste all'Amministrazione comunale, così come molte incomprensioni con le associazioni cittadine nascono per problemi tecnici come per la scelta di location poco attrezzate o nella non piena disponibilità dell'Ente».
Poi da Palazzo di Città si aggiunge: «Si fa presente che fin quando buona parte del sistema "Estate Giovinazzese" si baserà su richiesta di contributi da parte di associazioni la programmazione non potrà avvenire con serenità visto che la spesa dei contributi non è classificata come strutturale e anzi in molti casi dovrebbe limitarsi agli eventi "una tantum". L'idea del bando concorsuale - mettono in risalto - ha dunque in nuce il problema della dotazione economica e presenta l'incognita della tempistica legata all'istruttoria delle richieste.
L'Amministrazione ha quindi scelto già in passato la via del buon senso ossia valutare i criteri insieme alla Consulta che raggruppa le associazioni del territorio: questo significa trasparenza e partecipazione. Nulla viene "mercanteggiato" o "negoziato" - ammoniscono -, piuttosto col dialogo si cerca di venire incontro a difficoltà ora tecniche ora economiche ma sempre e solo nell'ottica della volontà positiva di raggiungere un comune risultato: un cartellone di eventi che non tarpi le ali alle proposte delle associazioni cittadine e che mostri qualche accenno di novità. Una sorta di equilibrio».
Infine la chiosa: «Al netto di queste riflessioni (che devono essere prese in considerazione) è ovvio che ogni proposta migliorativa, purché fatta senza pregiudizio nei confronti dell'operato dell'Amministrazione, potrà essere vagliata. Inoltre - ed è questa una novità in rapporto anche a quanto pubblichiamo sul nostro portale oggi - è già in fase di studio una proposta di regolamento per l'attribuzione di contributi che verrà discussa ed elaborata con la Consulta al fine di definire i criteri per l'assegnazione di contributi e per la fornitura dei servizi per l'Estate Giovinazzese».
I vendoliani chiedevano conto di alcuni tagli al budget messo a disposizione dell'Assessorato alla Cultura guidato da Marianna Paladino. SEL si chiedeva soprattutto: ««Come mai ci sono stati dei tagli ad alcune manifestazioni culturali? Come mai, nel giro di poche ore, poi questi fondi sono magicamente ricomparsi e le manifestazioni messe in salvo, sotto la spinta della popolazione giovinazzese? Quale esito ci sarebbe stato se non fosse intervenuta la popolazione di Giovinazzo a ricordare all'Amministrazione l'importanza di certe manifestazioni?».
Da Palazzo di Città hanno voluto replicare: «L'Estate Giovinazzese al momento non è un "bando" al quale partecipare. L'Amministrazione - si evidenzia nella missiva - pubblica un avviso a inizio anno per raccogliere le iniziative delle associazioni cittadine per poi stilare un programma che rispetti il criterio della "storicità" delle manifestazioni e il criterio della "novità" su cui puntare per proporre alla cittadinanza eventi originali (come nel caso dell'anno scorso con il festival "Inondazioni").
Leggendo il programma - precisano - si può ben capire che ogni anno (non solo questo) si è cercato di comprendere dentro il cartellone quasi tutte le iniziative presentate così da non ledere le aspettative delle singole associazioni cittadine e non cadere nell'accusa falsa di "rapporti privilegiati" con alcune associazione o peggio di "parzialità" che non c'è mai stata».
Quanto alle risorse economiche sempre più scarse per questo settore, l'Ente di piazza Vittorio Emanuele II sottolinea: «Certo le esigue risorse e i costi crescenti dei servizi non permettono di rispondere appieno alle dotazioni che in molti casi vengono richieste all'Amministrazione comunale, così come molte incomprensioni con le associazioni cittadine nascono per problemi tecnici come per la scelta di location poco attrezzate o nella non piena disponibilità dell'Ente».
Poi da Palazzo di Città si aggiunge: «Si fa presente che fin quando buona parte del sistema "Estate Giovinazzese" si baserà su richiesta di contributi da parte di associazioni la programmazione non potrà avvenire con serenità visto che la spesa dei contributi non è classificata come strutturale e anzi in molti casi dovrebbe limitarsi agli eventi "una tantum". L'idea del bando concorsuale - mettono in risalto - ha dunque in nuce il problema della dotazione economica e presenta l'incognita della tempistica legata all'istruttoria delle richieste.
L'Amministrazione ha quindi scelto già in passato la via del buon senso ossia valutare i criteri insieme alla Consulta che raggruppa le associazioni del territorio: questo significa trasparenza e partecipazione. Nulla viene "mercanteggiato" o "negoziato" - ammoniscono -, piuttosto col dialogo si cerca di venire incontro a difficoltà ora tecniche ora economiche ma sempre e solo nell'ottica della volontà positiva di raggiungere un comune risultato: un cartellone di eventi che non tarpi le ali alle proposte delle associazioni cittadine e che mostri qualche accenno di novità. Una sorta di equilibrio».
Infine la chiosa: «Al netto di queste riflessioni (che devono essere prese in considerazione) è ovvio che ogni proposta migliorativa, purché fatta senza pregiudizio nei confronti dell'operato dell'Amministrazione, potrà essere vagliata. Inoltre - ed è questa una novità in rapporto anche a quanto pubblichiamo sul nostro portale oggi - è già in fase di studio una proposta di regolamento per l'attribuzione di contributi che verrà discussa ed elaborata con la Consulta al fine di definire i criteri per l'assegnazione di contributi e per la fornitura dei servizi per l'Estate Giovinazzese».