Errato conferimento. Così i giovinazzesi fanno male la differenziata
Buste non conformi e pattumelle aperte sono anche un pericolo per l'igiene pubblica
lunedì 17 settembre 2018
06.00
Gli adesivi che il Comune di Giovinazzo fa affiggere in caso di errato conferimento dei rifiuti sono comparsi negli scorsi giorni nel quartiere Sant'Agostino. Non è l'unico caso, ma questa volta la cosa è stata particolarmente evidente, trattandosi di una zona centralissima.
Succede, è bene chiarirlo, perché utenti o esercizi commerciali espongono buste non conformi invece che le tradizionali pattumelle oppure lasciano i loro carrellati (nel secondo caso) senza accorgimento alcuno. E questo rappresenta anche un problema per l'igiene pubblica, visto che randagi e roditori possono fare scempio dei rifiuti così abbandonati nei pressi delle abitazioni o in luoghi frequentati. Le pattumelle, se ben chiuse, sono a prova di topi e cani, ricordiamolo sempre.
Roditori, appunto, argomento al centro del dibattito politico cittadino, con l'Amministrazione comunale impegnata in una derattizzazione articolata ed anche in qualche modo complessa per molteplici motivi e le opposizioni che incalzano anche sui social network.
Gli utenti si sono anche infuriati protestando, ma l'errato conferimento ha comportato il non ritiro del rifiuto da parte della ditta che si occupa del servizio. Ed è così in qualsiasi città italiana che fa la differenziata porta a porta, giustamente così. Non fa una grinza.
In tantissimi ci scrivono per ringraziarci per i numerosi report che pubblichiamo sui rifiuti abbandonati nell'agro o sulle complanari, ma non possiamo esaurire il nostro lavoro semplicemente denunciando. Bisogna puntare sulla sensibilizzazione anche di quella parte della popolazione che pensa di fare il suo, mentre con piccoli gesti contravviene ad alcune regole essenziali per il buon funzionamento della macchina. E ripetiamo il concetto: l'igiene pubblica è un altro aspetto di cui tenere conto soprattutto nel centro abitato.
Nei prossimi giorni torneremo a scrivere di derattizzazione, responsabilità di amministratori e privati, di pulizia di piazze e strade, ma intanto speriamo di aver lanciato un sassolino nello stagno per tentare di risolvere un altro problema solo apparentemente secondario. Per fortuna la maggioranza della popolazione ha invece comportamenti virtuosi sino in fondo.
Succede, è bene chiarirlo, perché utenti o esercizi commerciali espongono buste non conformi invece che le tradizionali pattumelle oppure lasciano i loro carrellati (nel secondo caso) senza accorgimento alcuno. E questo rappresenta anche un problema per l'igiene pubblica, visto che randagi e roditori possono fare scempio dei rifiuti così abbandonati nei pressi delle abitazioni o in luoghi frequentati. Le pattumelle, se ben chiuse, sono a prova di topi e cani, ricordiamolo sempre.
Roditori, appunto, argomento al centro del dibattito politico cittadino, con l'Amministrazione comunale impegnata in una derattizzazione articolata ed anche in qualche modo complessa per molteplici motivi e le opposizioni che incalzano anche sui social network.
Gli utenti si sono anche infuriati protestando, ma l'errato conferimento ha comportato il non ritiro del rifiuto da parte della ditta che si occupa del servizio. Ed è così in qualsiasi città italiana che fa la differenziata porta a porta, giustamente così. Non fa una grinza.
In tantissimi ci scrivono per ringraziarci per i numerosi report che pubblichiamo sui rifiuti abbandonati nell'agro o sulle complanari, ma non possiamo esaurire il nostro lavoro semplicemente denunciando. Bisogna puntare sulla sensibilizzazione anche di quella parte della popolazione che pensa di fare il suo, mentre con piccoli gesti contravviene ad alcune regole essenziali per il buon funzionamento della macchina. E ripetiamo il concetto: l'igiene pubblica è un altro aspetto di cui tenere conto soprattutto nel centro abitato.
Nei prossimi giorni torneremo a scrivere di derattizzazione, responsabilità di amministratori e privati, di pulizia di piazze e strade, ma intanto speriamo di aver lanciato un sassolino nello stagno per tentare di risolvere un altro problema solo apparentemente secondario. Per fortuna la maggioranza della popolazione ha invece comportamenti virtuosi sino in fondo.