Emozioni targate Grande Orchestra di Fiati "Giuseppe Verdi"
Ieri sera il concerto all'interno dell'IVE
sabato 12 settembre 2015
11.24
Era un Istituto Vittorio Emanuele II gremito, quello che ieri sera ha fatto da cornice al concerto della Grande Orchestra di Fiati "Giuseppe Verdi" diretta dall'impeccabile maestro Pasquale Turturro. Un monumento alla musica per Giovinazzo.
Sono stati i giovani componenti della banda a realizzare un concerto di fine estate di grande impatto sul pubblico presente, trasversale alle generazioni. Si è partiti da "Buongiorno Italia" , un medley di melodie che hanno fatto grande la musica leggera del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi. Si è poi passati a celebrare i Pooh, band momentaneamente ferma ai box, ma che da 50 anni ha fatto cantare milioni di italiani e rappresenta, con pochi altri gruppi musicali, una stella polare nell'ambente.
Apprezzatissimo l'altro medley, quello dedicato all'indimenticato Domenico Modugno, con le notissime "Nel blu dipinto di blu", "Tu si na cosa grande", arrangiata in maniera assai particolare, "Resta cu' mme" e "Piove". Già prima, nel fare un excursus sull'intero panorama musicale italiano, la "Giuseppe Verdi" aveva suonato la meravigliosa "Vecchio frac".
Poi omaggio al maestro, al genio incommensurabile di Ennio Morricone, con le colonne sonore dei film western di Sergio Leone, con "Il buono, il brutto e il cattivo" e la melodiosa "C'era una volta il west", quasi a raccontare, in questo caso, un pezzo di cinematografia d'autore. Ed infine musica dei Queen e di Carlos Santana, il virtuoso della chitarra elettrica (belli gli arrangiamenti per "Moonflower"), condite dall'immancabile riferimento, ad inizio concerto, ad Astor Piazzolla, il mito della fisarmonica, con l'esecuzione di "Oblivion" e della celeberrima "Libertango".
Un menzione a parte merita "African Symphony" di Van Mc Coy, che ha fatto vibrare i ritmi caldi africani ed è un pezzo scritto e pensato per bande.
L'IVE, grazie alla collaborazione tra il Delegato della Città Metropolitana, Nicola De Matteo, e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo, guidato da Marianna Paladino, sta rimettendosi in moto. Pian piano torna a vivere di vita propria e questa estate è stato contenitore culturale a trecentosessanta gradi, con musica, teatro e poesia.
La "Giuseppe Verdi" resta patrimonio di questa cittadina, un patrimonio capace di formare giovani generazioni alla bellezza, all'arte della musica. Nei prossimi giorni vi racconteremo, a tal proposito, una storia particolare. Per ora, restano le emozioni del concerto di ieri sera.
*Un grazie particolare dalla nostra redazione al collega Mauro Capurso.
Sono stati i giovani componenti della banda a realizzare un concerto di fine estate di grande impatto sul pubblico presente, trasversale alle generazioni. Si è partiti da "Buongiorno Italia" , un medley di melodie che hanno fatto grande la musica leggera del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi. Si è poi passati a celebrare i Pooh, band momentaneamente ferma ai box, ma che da 50 anni ha fatto cantare milioni di italiani e rappresenta, con pochi altri gruppi musicali, una stella polare nell'ambente.
Apprezzatissimo l'altro medley, quello dedicato all'indimenticato Domenico Modugno, con le notissime "Nel blu dipinto di blu", "Tu si na cosa grande", arrangiata in maniera assai particolare, "Resta cu' mme" e "Piove". Già prima, nel fare un excursus sull'intero panorama musicale italiano, la "Giuseppe Verdi" aveva suonato la meravigliosa "Vecchio frac".
Poi omaggio al maestro, al genio incommensurabile di Ennio Morricone, con le colonne sonore dei film western di Sergio Leone, con "Il buono, il brutto e il cattivo" e la melodiosa "C'era una volta il west", quasi a raccontare, in questo caso, un pezzo di cinematografia d'autore. Ed infine musica dei Queen e di Carlos Santana, il virtuoso della chitarra elettrica (belli gli arrangiamenti per "Moonflower"), condite dall'immancabile riferimento, ad inizio concerto, ad Astor Piazzolla, il mito della fisarmonica, con l'esecuzione di "Oblivion" e della celeberrima "Libertango".
Un menzione a parte merita "African Symphony" di Van Mc Coy, che ha fatto vibrare i ritmi caldi africani ed è un pezzo scritto e pensato per bande.
L'IVE, grazie alla collaborazione tra il Delegato della Città Metropolitana, Nicola De Matteo, e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo, guidato da Marianna Paladino, sta rimettendosi in moto. Pian piano torna a vivere di vita propria e questa estate è stato contenitore culturale a trecentosessanta gradi, con musica, teatro e poesia.
La "Giuseppe Verdi" resta patrimonio di questa cittadina, un patrimonio capace di formare giovani generazioni alla bellezza, all'arte della musica. Nei prossimi giorni vi racconteremo, a tal proposito, una storia particolare. Per ora, restano le emozioni del concerto di ieri sera.
*Un grazie particolare dalla nostra redazione al collega Mauro Capurso.