Emozioni in musica con il Concerto di Santa Cecilia a Giovinazzo
La nostra intervista al M° Michele Marzella
mercoledì 20 novembre 2024
L'atteso e tradizionale concerto in onore di Santa Cecilia, Patrona della musica, dei musicisti e dei cantanti, svoltasi sabato 16 novembre nella Parrocchia Immacolata ha ottenuto notevoli consensi da parte del pubblico. L'iniziativa dall'alto valore culturale e musicale ha proposto un ricco programma di arie liriche e musica di pregevole bellezza compositiva.
L'incontro "Musica in festa per la sua protettrice", nato con il patrocinio della Città di Giovinazzo, ha visto protagonisti i talentuosi musicisti dell'Orchestra di fiati "Filippo Cortese" e le splendide voci della Corale Polifonica diretti dal M° Michele Marzella. In una perfetta sintonia è stata eseguita musica sinfonica e poi musica lirica in un incontro di rara intensità stilistica che ha reso omaggio alla festività di Santa Cecilia deliziando il pubblico che ha affollato la chiesa.
Intervista al Direttore M° Michele Marzella
Del concerto, del rispetto della tradizione e di tante altre curiosità in ambito musicale legate al nostro territorio, abbiamo parlato con il M° Michele Marzella, apprezzato professionista in questo campo.
La tradizione del concerto legato alla festività in onore di Santa Cecilia che significato ha?
«Il concerto svoltosi sabato, omaggio doveroso a Santa Cecilia, Patrona della musica e dei musicisti, ogni anno coinvolge tutti, professionisti e non, nel cercare di produrre un'esibizione musicale nella quale sono messe in campo le migliori energie di ciascun elemento. Dalla scelta del repertorio alla realizzazione del concerto, dopo ore di prove, è fatto tutto con estremo entusiasmo e voglia di fare. Questo si è senz'altro percepito sabato sera durante il concerto e credo la gente in chiesa abbia potuto apprezzare tutto questo. L'occasione del concerto era inoltre propizia per omaggiare il grande compositore Giacomo Puccini, di cui ricorrono i cento anni dalla morte, con l'esecuzione delle più belle arie d'opera che ci ha regalato».
Cosa le è rimasto impresso della serata? Qual è stato, secondo lei, il momento più intenso musicalmente e stilisticamente?
«La risposta calda e sincera della gente in sala è stata sicuramente la cosa che più gratifica chi, come me, ha assunto il ruolo di direttore della formazione. Dopo tutto è proprio la risposta della gente che ti ripaga di tutti gli sforzi compiuti. La seconda cosa è legata al mio debutto come direttore della formazione. Non è un ruolo semplice da gestire, soprattutto in termini di tempo sottratto alla famiglia e di responsabilità della gestione di tante persone. Proprio la fiducia che i musicisti hanno avuto nei miei confronti e l'impegno che hanno profuso nel costruire il concerto, nel vero senso della parola, nota per nota, è stato l'elemento che mi ha segnato maggiormente e che mi da più motivazione per affrontare i progetti futuri. Consentitemi una terza riflessione: sono stato fiero di avere avuto durante il concerto una classe di sassofoni interamente composta di miei ex alunni: una soddisfazione mista a emozione.
Cosa c'è in programma per il futuro?
«Progetti e collaborazione fra le associazioni all'interno della Scuola di Musica Filippo Cortese; ho accettato il ruolo della direzione artistica dell'orchestra di fiati "Filippo Cortese" con una condizione: che avremmo impostato, fin da subito, il lavoro da fare in sinergia fra le tre associazioni. Sabato abbiamo dato seguito a questo nostro intento, dimostrando che, il noto detto "L'unione fa la forza", non è solo un bel modo di dire, di cui riempirsi la bocca, ma una reale opportunità di crescita per tutti. Colgo l'occasione per ringraziare vivamente i rappresentanti delle tre associazioni che costituiscono l'ossatura portante del raggruppamento. Finito il concerto, fin da subito ci siamo seduti al tavolo per progettare e costruire i prossimi impegni sempre nell'ottica della collaborazione fra le singole eccellenti realtà musicali del nostro territorio».
L'incontro "Musica in festa per la sua protettrice", nato con il patrocinio della Città di Giovinazzo, ha visto protagonisti i talentuosi musicisti dell'Orchestra di fiati "Filippo Cortese" e le splendide voci della Corale Polifonica diretti dal M° Michele Marzella. In una perfetta sintonia è stata eseguita musica sinfonica e poi musica lirica in un incontro di rara intensità stilistica che ha reso omaggio alla festività di Santa Cecilia deliziando il pubblico che ha affollato la chiesa.
Intervista al Direttore M° Michele Marzella
Del concerto, del rispetto della tradizione e di tante altre curiosità in ambito musicale legate al nostro territorio, abbiamo parlato con il M° Michele Marzella, apprezzato professionista in questo campo.
La tradizione del concerto legato alla festività in onore di Santa Cecilia che significato ha?
«Il concerto svoltosi sabato, omaggio doveroso a Santa Cecilia, Patrona della musica e dei musicisti, ogni anno coinvolge tutti, professionisti e non, nel cercare di produrre un'esibizione musicale nella quale sono messe in campo le migliori energie di ciascun elemento. Dalla scelta del repertorio alla realizzazione del concerto, dopo ore di prove, è fatto tutto con estremo entusiasmo e voglia di fare. Questo si è senz'altro percepito sabato sera durante il concerto e credo la gente in chiesa abbia potuto apprezzare tutto questo. L'occasione del concerto era inoltre propizia per omaggiare il grande compositore Giacomo Puccini, di cui ricorrono i cento anni dalla morte, con l'esecuzione delle più belle arie d'opera che ci ha regalato».
Cosa le è rimasto impresso della serata? Qual è stato, secondo lei, il momento più intenso musicalmente e stilisticamente?
«La risposta calda e sincera della gente in sala è stata sicuramente la cosa che più gratifica chi, come me, ha assunto il ruolo di direttore della formazione. Dopo tutto è proprio la risposta della gente che ti ripaga di tutti gli sforzi compiuti. La seconda cosa è legata al mio debutto come direttore della formazione. Non è un ruolo semplice da gestire, soprattutto in termini di tempo sottratto alla famiglia e di responsabilità della gestione di tante persone. Proprio la fiducia che i musicisti hanno avuto nei miei confronti e l'impegno che hanno profuso nel costruire il concerto, nel vero senso della parola, nota per nota, è stato l'elemento che mi ha segnato maggiormente e che mi da più motivazione per affrontare i progetti futuri. Consentitemi una terza riflessione: sono stato fiero di avere avuto durante il concerto una classe di sassofoni interamente composta di miei ex alunni: una soddisfazione mista a emozione.
Cosa c'è in programma per il futuro?
«Progetti e collaborazione fra le associazioni all'interno della Scuola di Musica Filippo Cortese; ho accettato il ruolo della direzione artistica dell'orchestra di fiati "Filippo Cortese" con una condizione: che avremmo impostato, fin da subito, il lavoro da fare in sinergia fra le tre associazioni. Sabato abbiamo dato seguito a questo nostro intento, dimostrando che, il noto detto "L'unione fa la forza", non è solo un bel modo di dire, di cui riempirsi la bocca, ma una reale opportunità di crescita per tutti. Colgo l'occasione per ringraziare vivamente i rappresentanti delle tre associazioni che costituiscono l'ossatura portante del raggruppamento. Finito il concerto, fin da subito ci siamo seduti al tavolo per progettare e costruire i prossimi impegni sempre nell'ottica della collaborazione fra le singole eccellenti realtà musicali del nostro territorio».