Emissioni sonore, Sinistra Italiana a Sollecito: «Perché non parli?»

Dura nota del partito di opposizione dopo la votazione in Consiglio comunale

giovedì 23 maggio 2024
Sinistra Italiana non ci sta e rilancia. La votazione in Consiglio comunale con cui sono stati dilatati gli orari per le emissioni sonore nei fine settimana proprio non è piaciuta ed anche da PrimaVera Alternativa era stata definita pericolosa.
Noi avevamo intervistato il consigliere comunale Nando Depalo, che ci aveva spiegato la posizione sua e del partito (clicca qui) . Ma Sinistra Italiana ha voluto sottolineare il silenzio social, insolito, del sindaco Michele Sollecito e di tutta la maggioranza, in genere pronta a rimarcare i propri risultati.
Di seguito la nota completa della segreteria cittadina guidata da Gaia Giannini:

«Incredibilmente, tutti gli amministratori di maggioranza dell'amministrazione Sollecito, sindaco compreso, sempre attenti alla comunicazione e presenti sui social, dopo una settimana dal fatidico Consiglio Comunale in cui hanno deciso di derogare alle norme che regolano le emissioni sonore, stabilendo per il periodo estivo di poter tenere la musica alta fino alle ore 2:00, continuano a rimanere in un misterioso silenzio.

Eppure, tramite i social e le testate locali, hanno abituato tutti i cittadini a ricevere notizie importantissime con frequenza quotidiana. Ricordate quando si facevano fotografare a rovistare nei nostri mastelli dell'immondizia? O quando facevano selfie per asfalti ripristinati? O quando tutti insieme hanno fatto pubblicità a una birra perché in qualche frame di uno spot si intravedeva Giovinazzo? O, per arrivare a temi recenti, quando ci hanno avvisato tempestivamente dell'arrivo dei tigli da piantare nel parcheggio di via Fossato o delle rose e jacarande in piazza Vittorio Emanuele? Insomma, ci hanno abituato così bene con i loro strumenti di propaganda che ora è davvero impossibile non essere un po' in pensiero. Che sarà mai capitato?

Sono riusciti a trovare il tempo per avvisarci tempestivamente che l'assessore Arbore e i consiglieri del suo gruppo, dinanzi all'arresto della Mauridinoia, hanno immediatamente lasciato il suo partito e costituito il gruppo misto in Consiglio. Hanno trovato il tempo di andare al palazzetto a tifare per la nostra amata AFP, invadendoci con foto e selfie ovunque, ma non hanno trovato due minuti per comunicare alla cittadinanza i motivi che li hanno spinti a fare una scelta così scelleratamente pericolosa per il benessere di tutti.

Forse perché si ha paura di informare i cittadini e si temono critiche? E come chiese Michelangelo alla sua meravigliosa statua di Mosè, noi chiediamo al sindaco: perché non parli? Dinanzi a tanto silenzio su questioni così vitali per i diritti dei cittadini, a noi non resta che… alzare il volume! A breve, aggiornamenti sulle iniziative in cantiere».