Emergenza al porto: ennesimo furto nella notte

La lista dei colpi s'allunga senza fine: sparita un'altra imbarcazione. È il terzo raid in un mese

mercoledì 27 maggio 2015 19.52
E tre. Nel porto di Giovinazzo sono oramai abbonati ai furti: stanotte è avvenuto il terzo episodio in poco meno di un mese.

Sembra ormai chiaro che la famigerata "banda del porto" abbia ripreso a frequentare il porticciolo cittadino divenuto, negli ultimi tempi, un autentico porto di mare e che, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti. La brutta sorpresa questa mattina durante il consueto giro di controllo dei natanti. Mancava infatti all'appello una imbarcazione da diporto. Svanita nel nulla, molto probabilmente, nella notte appena trascorsa.

I banditi, secondo un modus operandi piuttosto classico, avrebbero raggiunto il porto via mare a bordo di un natante: appare poco plausibile, infatti, che sia stato utilizzato il metodo subacqueo che prevede l'immersione con le bombole, il taglio delle cime di ormeggio e, una volta liberata la barca, la fuga. E poi, approfittando del buio e dell'assenza di un sistema di videosorveglianza, i malviventi hanno sciolto dagli ormeggi l'imbarcazione da diporto con motore fuoribordo, in vetroresina, prima di fuggire con la collaborazione di un prezioso alleato: l'oscurità delle tenebre.

Un episodio (dopo quelli avvenuti il 3 e il 19 maggio scorsi) sul quale indaga l'Ufficio Locale Marittimo e che riporta alta l'attenzione sulle condizioni di precaria sicurezza esistenti all'interno del bacino portuale cittadino che appare adesso molto vulnerabile. Le indagini, intanto, proseguono serrate. «Non possiamo pretendere - si sfoga il proprietario di un natante svanito nel nulla - presidi di militari in ogni dove».

«I rimedi ci sono - continua deciso -. E mi riferisco a idonei sistemi di sorveglianza, anche video, e vigilanza privata che tutti gli amministratori dei pontili dovrebbero obbligatoriamente garantire. Altrimenti, per gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica, gli Enti preposti farebbero bene a revocare le licenze o le autorizzazioni ai gestori sforniti di qualsiasi strumento di sicurezza».

Intanto, a margine di questo nuovo episodio, cresce inevitabilmente la paura tra gli operatori del porto e i proprietari delle barche ormeggiate che continuano ad interrogarsi sull'efficienza del servizio di sorveglianza di cala Porto, soprattutto nella fascia notturna. Quando l'intera area rimane totalmente incustodita.