Elio Sannicandro al contrattacco
L'ex assessore chiarisce la sua posizione e punge le opposizioni
sabato 25 giugno 2016
06.00
Non sono passate inosservate le rimostranze delle opposizioni in Consiglio Comunale circa il ruolo dell'ingegner Elio Sannicadro all'interno della squadra di governo a Palazzo di Città. A lui ed al sindaco Tommaso Depalma venivano contestate, in un documento dell'8 aprile scorso e nel preliminare di seduta dell'ultima Assise cittadina, quella del 13 giugno, anche alcune assegnazioni di incarichi ad una società che sarebbe stata a lui vicina.
Il documento di aprile, in particolare, poi ripreso anche il 13 giugno scorso, era firmato dal consigliere del Gruppo Misto, Vincenzo D'Amato, e dai colleghi del Partito Democratico, Lia Dagostino e Gianni Camporeale.
Elio Sannicandro ha sentito il bisogno di inviarci una missiva e fare chiarezza dal suo punto di vista.
«Noto con interesse - è l'input - che, nonostante abbia svolto il compito di assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici presso il Comune di Giovinazzo per meno di un anno ed abbia dato le dimissioni per impegni personali, da quasi un anno, continuo ad attirare l'attenzione dei media locali e degli unici tre consiglieri di opposizione per i quali rappresento un incubo. Ciò è sintomatico del fatto che la mia breve presenza a Giovinazzo non è trascorsa inutilmente ed ha avuto notevole incidenza per scardinare un sistema di potere locale che aveva caratterizzato le precedenti Amministrazioni influenzando pesantemente anche pezzi dell'apparato burocratico comunale».
Poi il presidente del CONI regionale dà le sue spiegazioni: «Veniamo alle polemiche. Effettivamente il mio incarico di consigliere del Sindaco (senza compenso) non ha rilevanza amministrativa. È vero, e allora di cosa si preoccupano i consiglieri? L'incarico è solo virtuale, è l'ufficializzazione della stima che il sindaco nutre nei miei confronti e che si estrinseca nella richiesta di "consigli" gratuiti per alcune sue iniziative in ambito urbanistico. Ed io sono onorato di poter dare a Giovinazzo un, seppur modesto, contributo di competenze e di esperienza in settori di cui mi occupo da oltre 30 anni, al fine di proseguire quel profondo rinnovamento culturale che la città vuole promuovere. Informo che anche l'attuale sindaco di Bari - evidenzia - ha una decina di consiglieri a titolo gratuito in vari settori e che il precedente sindaco, Michele Emiliano, ne aveva oltre venti. Sono riportati anche sul sito ufficiale del Comune di Bari».
«Per quanto riguarda la vicenda degli incarichi e delle polemiche innescate dal quotidiano La Repubblica- Bari, e da alcuni personaggi politici che l'hanno ispirata, avviso la redazione di GiovinazzoViva e gli stessi consiglieri comunali di Giovinazzo di essere molto cauti ed evitare ulteriori riferimenti e allusioni a quegli articoli in quanto ho sporto querela per diffamazione ai giornalisti ed al quotidiano La Repubblica con ulteriore denuncia all'Ordine dei Giornalisti della Puglia per aver diffuso false informazioni e manipolato fatti e circostanze. Pertanto se altri soggetti riporteranno ancora tali false informazioni mi vedrò costretto ad allargare la denuncia.
Per sintetizzare ed evitare diffusione di false informazioni basta evidenziare che gli assessori non danno incarichi di progettazione e ciò esclude qualsivoglia mia responsabilità sugli incarichi in questione. Inoltre, è falso che io abbia rapporti professionali con alcun tecnico, ingegnere o architetto, né con società di progettazione. Infine, alcuni dei tecnici menzionati nell'interrogazione dei consiglieri, hanno avuto incarichi dal Comune di Giovinazzo nel 2007 e, comunque, in anni precedenti l'avvento della stessa giunta Depalma. Ciò è sufficiente per comprendere l'assoluta insussistenza delle insinuazioni diffuse».
Il documento di aprile, in particolare, poi ripreso anche il 13 giugno scorso, era firmato dal consigliere del Gruppo Misto, Vincenzo D'Amato, e dai colleghi del Partito Democratico, Lia Dagostino e Gianni Camporeale.
Elio Sannicandro ha sentito il bisogno di inviarci una missiva e fare chiarezza dal suo punto di vista.
«Noto con interesse - è l'input - che, nonostante abbia svolto il compito di assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici presso il Comune di Giovinazzo per meno di un anno ed abbia dato le dimissioni per impegni personali, da quasi un anno, continuo ad attirare l'attenzione dei media locali e degli unici tre consiglieri di opposizione per i quali rappresento un incubo. Ciò è sintomatico del fatto che la mia breve presenza a Giovinazzo non è trascorsa inutilmente ed ha avuto notevole incidenza per scardinare un sistema di potere locale che aveva caratterizzato le precedenti Amministrazioni influenzando pesantemente anche pezzi dell'apparato burocratico comunale».
Poi il presidente del CONI regionale dà le sue spiegazioni: «Veniamo alle polemiche. Effettivamente il mio incarico di consigliere del Sindaco (senza compenso) non ha rilevanza amministrativa. È vero, e allora di cosa si preoccupano i consiglieri? L'incarico è solo virtuale, è l'ufficializzazione della stima che il sindaco nutre nei miei confronti e che si estrinseca nella richiesta di "consigli" gratuiti per alcune sue iniziative in ambito urbanistico. Ed io sono onorato di poter dare a Giovinazzo un, seppur modesto, contributo di competenze e di esperienza in settori di cui mi occupo da oltre 30 anni, al fine di proseguire quel profondo rinnovamento culturale che la città vuole promuovere. Informo che anche l'attuale sindaco di Bari - evidenzia - ha una decina di consiglieri a titolo gratuito in vari settori e che il precedente sindaco, Michele Emiliano, ne aveva oltre venti. Sono riportati anche sul sito ufficiale del Comune di Bari».
«Per quanto riguarda la vicenda degli incarichi e delle polemiche innescate dal quotidiano La Repubblica- Bari, e da alcuni personaggi politici che l'hanno ispirata, avviso la redazione di GiovinazzoViva e gli stessi consiglieri comunali di Giovinazzo di essere molto cauti ed evitare ulteriori riferimenti e allusioni a quegli articoli in quanto ho sporto querela per diffamazione ai giornalisti ed al quotidiano La Repubblica con ulteriore denuncia all'Ordine dei Giornalisti della Puglia per aver diffuso false informazioni e manipolato fatti e circostanze. Pertanto se altri soggetti riporteranno ancora tali false informazioni mi vedrò costretto ad allargare la denuncia.
Per sintetizzare ed evitare diffusione di false informazioni basta evidenziare che gli assessori non danno incarichi di progettazione e ciò esclude qualsivoglia mia responsabilità sugli incarichi in questione. Inoltre, è falso che io abbia rapporti professionali con alcun tecnico, ingegnere o architetto, né con società di progettazione. Infine, alcuni dei tecnici menzionati nell'interrogazione dei consiglieri, hanno avuto incarichi dal Comune di Giovinazzo nel 2007 e, comunque, in anni precedenti l'avvento della stessa giunta Depalma. Ciò è sufficiente per comprendere l'assoluta insussistenza delle insinuazioni diffuse».