Elezioni regionali, l'analisi del voto di Articolo Uno Giovinazzo
Soddisfazione per il risultato del centrosinistra ed un monito ad evitare trasformismi
venerdì 2 ottobre 2020
«Innanzitutto possiamo essere soddisfatti del risultato complessivo che ha portato alla riconferma del presidente uscente Michele Emiliano alla guida della Regione Puglia, e alla maggioranza di centrosinistra, sventando la temuta previsione elettorale con il rischio che si potesse ritornare ad un passato politico che i pugliesi avevano già bocciato e mandato in soffitta 15 anni fa».
A scriverlo è il direttivo giovinazzese di Articolo Uno, che ha inteso analizzare a bocce ferme il risultato elettorale di due settimane fa, non lesinando considerazioni anche scomode.
«Questa soddisfazione - aggiungono - non può però esimerci dal fare altre considerazioni politiche. Va in particolare osservato che, come ormai avviene da anni nelle elezioni amministrative comunali e regionali, si è riproposto uno schema elettorale che invita a puntare sulla quantità di liste e candidati, probabilmente a scapito della qualità dei candidati e delle proposte politiche.
Contestualmente questa tendenza - spiegano da Articolo Uno - rende confuso il quadro politico per l'elettorato e serve a parcellizzare il consenso delle forze politiche minori (spinte da visioni "settarie" o velleitarie), soprattutto nell'area politica più a sinistra, a tutto vantaggio dei partiti più grandi ed organizzati. Basti osservare, a fronte di questa frammentazione, per contro la concentrazione dei seggi attribuiti alle poche liste più suffragate: queste ultime rappresentano meno del 30%, rispetto ad oltre il 45% dei voti raccolti in totale da tutta la coalizione di centrosinistra. Tenendo anche un attimo da parte i tecnicismi normativi e relativi ricorsi in atto, che lasciano ancora in sospeso il numero degli eletti per la maggioranza e l'attribuzione dei seggi alla lista Senso Civico - Un nuovo Ulivo per la Puglia, nella quale era presente la componente di Articolo Uno Puglia, che pur avendo superato la soglia di sbarramento del 4% prevista dalla Legge, si ritrova al momento senza seggi in Consiglio Regionale. Incertezze - è la sottolineatura - legate alle contorte norme di assegnazione dei seggi in base alla Legge elettorale regionale e in particolare a modifiche legislative intercorse nel 2015».
In tanti in queste settimane hanno analizzato il voto giovinazzese, che inevitabilmente ha mostrato le sue peculiarità, dando anche alcune indicazioni forse in chiave comunale, di certo marcando una posizione ben precisa dell'elettorato che non ha voltato le spalle alla sinistra, in maniera ancor più netta rispetto a quanto accaduto in altre parti della regione.
Lo sa bene il vertice di Articolo Uno, che infatti scrive: «Venendo infine al risultato complessivo a Giovinazzo, il dato elettorale più importante che osserviamo, e che diventa fortemente politico in prospettiva futura, è il 58,7% che gli elettori giovinazzesi hanno affidato alle liste di centrosinistra (oltre il 12% in più rispetto al dato regionale).
Crediamo che nessuno ormai possa nutrire dubbi - è la posizione chiara che guarda in prospettiva - sulla portata politica di tale dato. Dopo questa tornata elettorale bisognerà costruire una proposta politica locale - è infine il suggerimento all'intera area progressista - per il prossimo appuntamento amministrativo comunale che dia rappresentatività maggioritaria e "governo" della città a queste forze di centrosinistra, quelle che non accarezzano trasformismi e trasversalismi di sorta».
A scriverlo è il direttivo giovinazzese di Articolo Uno, che ha inteso analizzare a bocce ferme il risultato elettorale di due settimane fa, non lesinando considerazioni anche scomode.
«Questa soddisfazione - aggiungono - non può però esimerci dal fare altre considerazioni politiche. Va in particolare osservato che, come ormai avviene da anni nelle elezioni amministrative comunali e regionali, si è riproposto uno schema elettorale che invita a puntare sulla quantità di liste e candidati, probabilmente a scapito della qualità dei candidati e delle proposte politiche.
Contestualmente questa tendenza - spiegano da Articolo Uno - rende confuso il quadro politico per l'elettorato e serve a parcellizzare il consenso delle forze politiche minori (spinte da visioni "settarie" o velleitarie), soprattutto nell'area politica più a sinistra, a tutto vantaggio dei partiti più grandi ed organizzati. Basti osservare, a fronte di questa frammentazione, per contro la concentrazione dei seggi attribuiti alle poche liste più suffragate: queste ultime rappresentano meno del 30%, rispetto ad oltre il 45% dei voti raccolti in totale da tutta la coalizione di centrosinistra. Tenendo anche un attimo da parte i tecnicismi normativi e relativi ricorsi in atto, che lasciano ancora in sospeso il numero degli eletti per la maggioranza e l'attribuzione dei seggi alla lista Senso Civico - Un nuovo Ulivo per la Puglia, nella quale era presente la componente di Articolo Uno Puglia, che pur avendo superato la soglia di sbarramento del 4% prevista dalla Legge, si ritrova al momento senza seggi in Consiglio Regionale. Incertezze - è la sottolineatura - legate alle contorte norme di assegnazione dei seggi in base alla Legge elettorale regionale e in particolare a modifiche legislative intercorse nel 2015».
In tanti in queste settimane hanno analizzato il voto giovinazzese, che inevitabilmente ha mostrato le sue peculiarità, dando anche alcune indicazioni forse in chiave comunale, di certo marcando una posizione ben precisa dell'elettorato che non ha voltato le spalle alla sinistra, in maniera ancor più netta rispetto a quanto accaduto in altre parti della regione.
Lo sa bene il vertice di Articolo Uno, che infatti scrive: «Venendo infine al risultato complessivo a Giovinazzo, il dato elettorale più importante che osserviamo, e che diventa fortemente politico in prospettiva futura, è il 58,7% che gli elettori giovinazzesi hanno affidato alle liste di centrosinistra (oltre il 12% in più rispetto al dato regionale).
Crediamo che nessuno ormai possa nutrire dubbi - è la posizione chiara che guarda in prospettiva - sulla portata politica di tale dato. Dopo questa tornata elettorale bisognerà costruire una proposta politica locale - è infine il suggerimento all'intera area progressista - per il prossimo appuntamento amministrativo comunale che dia rappresentatività maggioritaria e "governo" della città a queste forze di centrosinistra, quelle che non accarezzano trasformismi e trasversalismi di sorta».