Elezioni politiche ed attività amministrativa: PVA dice la sua
Ieri sera resoconto pubblico in Sala San Felice del movimento di opposizione
lunedì 19 febbraio 2018
Un duplice binario ha guidato la serata di ieri in Sala San Felice, in cui PrimaVera Alternativa ha tracciato un quadro della sua attività di opposizione dentro e fuori il Consiglio comunale. Il primo ha riguardato i possibili «inciuci» in vista delle Elezioni politiche del 4 marzo prossimo; il secondo quello più schiettamente legato alla vita cittadina.
Nell'intervento di Michele Digiaro è stato ricomposto il puzzle dei vari sostegni dati alle forze politiche in questa campagna elettorale. Per l'esponente di PVA il rischio maggiore che corre il nostro Paese è quello di farsi governare da forze definite «populiste e xenofobe», che tuttavia starebbero trovando terreno fertile nell'incapacità dei partiti più grandi di offrire risposte concrete alle esigenze dei cittadini.
Da qui un excursus su quanto accaduto in giugno a Giovinazzo, sulla rielezione di Tommaso Depalma a primo cittadino. Lo stesso Depalma che, insieme al Vicensindaco, Michele Sollecito, oggi è pronto ad appoggiare Francesco Spina ed il Partito Democratico alle Politiche. «Michele Emiliano - ha detto Digiaro - ha con ogni probabilità presentato il conto» per l'appoggio fornito durante le Amministrative della scorsa primavera.
Per Digiaro, l'inaffidabilità di questa Amministrazione comunale sarebbe data anche dal suo volersi «accreditare» in diversi ambienti, dalla destra alla sinistra, non seguendo una linea chiara. Eppure, ha evidenziato lo stesso Digiaro, «questa manovra per le imminenti elezioni è ineccepibile - ha ironizzato - perché effettivamente li accredita su livelli superiori con diverse formazioni politiche esattamente come questa maggioranza vorrebbe».
In precedenza, l'esponente del Direttivo di PVA aveva rimarcato alcune anomalie negli equilibri di quella stessa maggioranza: «La scelta degli Assessori della nuova Giunta - ha detto - è stata determinata con il metodo del Manuale Cencelli: un posto ad ogni lista maggiormente suffragata. Ed è per questo che sono in difficoltà nel gestire persone in organico che provengono da idee e valori diversi». Digiaro non si è riferito solo al recente caso di dimissioni di Daniela Sala dall'Assessorato alla Cultura ed al Turismo (per Daniele de Gennaro, quasi certa al suo posto una nomina di una donna vicina ad ambienti di centrodestra), ma anche alla spaccatura tra Teresa Discioscia, titolare di quello al Bilancio e Pari Opportunità, «direttamente calata dall'alto da Antonio Nunziante e voluta dal duo D'Amato-Illuzzi» ed il Consigliere Angelo Lasorsa, passato poi al gruppo misto ed in dissenso con Giovinazzo Bene Comune. Stoccata anche a Francesco Saracino, Consigliere del PD, accusato di essere in qualche modo "morbido" nelle sue posizioni nei confronti dell'Amministrazione.
Quanto alle questioni interne alla sua PrimaVera Alternativa, Digiaro ha rimarcato l'impegno dell'intero Direttivo per sostenere la candidatura alla Camera dei Deputati di Nico Bavaro di Liberi e Uguali, per via di un «percorso valoriale comune: in lui - ha proseguito - c'è un barlume di speranza per questa nazione». Infine le domande al Partito Democratico giovinazzese, rivolte con schiettezza ad Antonello Natalicchio e Gianni Camporeale: «Vorrei fare loro qualche semplice domanda - ha detto Digiaro -: cosa pensano di queste manovre di avvicinamento, ormai compiuto, di Depalma al PD regionale? Ed a quelli che sono storicamente da quella parte domando, come hanno accolto la candidatura di Spina, da sempre accreditato come uomo di centrodestra? Ed infine chiedo ancora - ha chiosato -: come fanno a fidarsi ancora di Marco Lacarra, che ha sostenuto apertamente Depalma alle amministrative?».
Dopo di lui, il Presidente del gruppo, Girolamo Capurso, si è soffermato su tre aspetti della vita amministrativa: i problemi legati al Centro Comunale di Raccolta, quelli relativi al porta a porta e le vicende del cantiere nella Casa di Riposo San Francesco. Capurso ha evidenziato come sin dal 2007 esisteva un progetto per un CCR nell'area retrostante la stazione ferroviaria, finanziato con 150.000 euro, che tuttavia fu respinto nel 2014 anche su pressione dei residenti della zona, preoccupati che quell'opera forse impattante sulle loro vite. Il progetto oggi finanziato, ha spiegato ancora Capurso, è di complessivi 316.000 euro, ma nel 2015 fu lo stesso Depalma a non voler far partire un bando: «Ha poi ribaltato il tutto - ha detto il Presidente di PVA - adducendo la spiegazione secondo cui non si vorrebbe pesare sulle tasche dei cittadini. In realtà il Comune non era pronto a portare avanti quel progetto».
Sul porta a porta, Capurso ha confermato la bontà dei dati sul 70% di differenziata, rimarcando tuttavia un aspetto poco valutato: «I rifiuti abbandonati per le strade, documentati dalla testate giornalistiche - ha sottolineato - fanno comodo al Comune e fanno comodo alla società che gestisce il servizio: da quando è partito il servizio porta a porta, infatti, c'è stata nelle statistiche una riduzione di 10 kg di rifiuti pro-capite ogni mese. Il 70% finale è reale, ma il prodotto pro capite - ha evidenziato - si è ridotto di un quarto perché sono forse quelli abbandonati in campagna o per strada a far abbassare quella soglia. Quel dato, quindi, fa comodo al Comune per fregiarsi di titoli e all'azienda per usufruire di premialità. Nel disciplinare, inoltre - ha concluso Capurso -, è prevista la raccolta fuori dalla cinta urbana due volte a settimana. Non c'è nulla di straordinario come vuol far credere l'Assessore Gaetano Depalo: ce ne devono essere quattro al mese per regolamento».
Chiosa di Capurso sulla cantierizzazione alla Casa di Riposo San Francesco. «Noi abbiamo a cuore le famiglie dei lavoratori - ha detto - . Come avevamo previsto, è passato un anno (18 gennaio 2018) dal video girato da Daniele de Gennaro, sbeffeggiato a più riprese dalla maggioranza, che annunciava tempi lunghi (era il gennaio 2017). Quando siamo andati a chiedere la documentazione sull'appalto, per informarci e non per ostacolare attività degli uffici - ha posto in evidenza - spesso ci sono stati rifiutati. I lavori sono stati sospesi dall'azienda vincitrice - ha commentato - perché all'interno dell'immobile vi erano suppellettili. Noi ci auguriamo per i lavoratori che sia solo l'unica sospensione, perché sappiamo che vi sono altri aspetti non in regola. Il nostro augurio - ha concluso definitivamente - è che il 28 ottobre 2018, così come da programma, non solo siano terminati i lavori, ma sia già pronto l'affidamento alla nuova azienda che gestirà la struttura, altrimenti quei lavoratori perderanno anche gli ammortizzatori sociali».
Finale di serata affidato a Sabino Sterlacci, che ha puntato il dito contro altre incongruenze dell'Amministrazione comunale, prima fra tutte quella sulla mancata istruttoria per decidere i criteri con cui sarebbe stato strutturato il bando per le manifestazioni natalizie. Una mancanza rilevante, che avrebbe messo in difficoltà la stessa Daniela Sala, incapace a suo dire di gestire al meglio una situazione viziata sin dal principio. Sterlacci si è poi soffermato sulle 30 autorizzazioni concesse dalla Commissione Paesaggistica nell'anno in cui non si è mai riunita ed in cui tutti i componenti si sono dimessi: «Una tempesta in un bicchier d'acqua, l'ha definita Depalma - ha ironizzato -: a mio modo di vedere questa è una tempesta grande almeno quanto una discarica».
L'ultima sottolineatura dell'esponente di PrimaVera Alternativa è andata alla composizione dell'Organismo di controllo sull'attività dei dirigenti comunali. Sterlacci ha evidenziato come due di questi componenti siano di nomina sindacale. «Uno è stato riconfermato - ha raccontato -, mentre il secondo è nuovo. E se andate a fare qualche ricerca in rete - ha sorriso -, scoprirete che questa persona è componente della stessa squadra di canottaggio del dirigente da controllare ed abita nel suo stesso palazzo. Una nomina - ha concluso - ineccepibile per curriculum, un po' meno sul piano dell'opportunità».
Nell'intervento di Michele Digiaro è stato ricomposto il puzzle dei vari sostegni dati alle forze politiche in questa campagna elettorale. Per l'esponente di PVA il rischio maggiore che corre il nostro Paese è quello di farsi governare da forze definite «populiste e xenofobe», che tuttavia starebbero trovando terreno fertile nell'incapacità dei partiti più grandi di offrire risposte concrete alle esigenze dei cittadini.
Da qui un excursus su quanto accaduto in giugno a Giovinazzo, sulla rielezione di Tommaso Depalma a primo cittadino. Lo stesso Depalma che, insieme al Vicensindaco, Michele Sollecito, oggi è pronto ad appoggiare Francesco Spina ed il Partito Democratico alle Politiche. «Michele Emiliano - ha detto Digiaro - ha con ogni probabilità presentato il conto» per l'appoggio fornito durante le Amministrative della scorsa primavera.
Per Digiaro, l'inaffidabilità di questa Amministrazione comunale sarebbe data anche dal suo volersi «accreditare» in diversi ambienti, dalla destra alla sinistra, non seguendo una linea chiara. Eppure, ha evidenziato lo stesso Digiaro, «questa manovra per le imminenti elezioni è ineccepibile - ha ironizzato - perché effettivamente li accredita su livelli superiori con diverse formazioni politiche esattamente come questa maggioranza vorrebbe».
In precedenza, l'esponente del Direttivo di PVA aveva rimarcato alcune anomalie negli equilibri di quella stessa maggioranza: «La scelta degli Assessori della nuova Giunta - ha detto - è stata determinata con il metodo del Manuale Cencelli: un posto ad ogni lista maggiormente suffragata. Ed è per questo che sono in difficoltà nel gestire persone in organico che provengono da idee e valori diversi». Digiaro non si è riferito solo al recente caso di dimissioni di Daniela Sala dall'Assessorato alla Cultura ed al Turismo (per Daniele de Gennaro, quasi certa al suo posto una nomina di una donna vicina ad ambienti di centrodestra), ma anche alla spaccatura tra Teresa Discioscia, titolare di quello al Bilancio e Pari Opportunità, «direttamente calata dall'alto da Antonio Nunziante e voluta dal duo D'Amato-Illuzzi» ed il Consigliere Angelo Lasorsa, passato poi al gruppo misto ed in dissenso con Giovinazzo Bene Comune. Stoccata anche a Francesco Saracino, Consigliere del PD, accusato di essere in qualche modo "morbido" nelle sue posizioni nei confronti dell'Amministrazione.
Quanto alle questioni interne alla sua PrimaVera Alternativa, Digiaro ha rimarcato l'impegno dell'intero Direttivo per sostenere la candidatura alla Camera dei Deputati di Nico Bavaro di Liberi e Uguali, per via di un «percorso valoriale comune: in lui - ha proseguito - c'è un barlume di speranza per questa nazione». Infine le domande al Partito Democratico giovinazzese, rivolte con schiettezza ad Antonello Natalicchio e Gianni Camporeale: «Vorrei fare loro qualche semplice domanda - ha detto Digiaro -: cosa pensano di queste manovre di avvicinamento, ormai compiuto, di Depalma al PD regionale? Ed a quelli che sono storicamente da quella parte domando, come hanno accolto la candidatura di Spina, da sempre accreditato come uomo di centrodestra? Ed infine chiedo ancora - ha chiosato -: come fanno a fidarsi ancora di Marco Lacarra, che ha sostenuto apertamente Depalma alle amministrative?».
Dopo di lui, il Presidente del gruppo, Girolamo Capurso, si è soffermato su tre aspetti della vita amministrativa: i problemi legati al Centro Comunale di Raccolta, quelli relativi al porta a porta e le vicende del cantiere nella Casa di Riposo San Francesco. Capurso ha evidenziato come sin dal 2007 esisteva un progetto per un CCR nell'area retrostante la stazione ferroviaria, finanziato con 150.000 euro, che tuttavia fu respinto nel 2014 anche su pressione dei residenti della zona, preoccupati che quell'opera forse impattante sulle loro vite. Il progetto oggi finanziato, ha spiegato ancora Capurso, è di complessivi 316.000 euro, ma nel 2015 fu lo stesso Depalma a non voler far partire un bando: «Ha poi ribaltato il tutto - ha detto il Presidente di PVA - adducendo la spiegazione secondo cui non si vorrebbe pesare sulle tasche dei cittadini. In realtà il Comune non era pronto a portare avanti quel progetto».
Sul porta a porta, Capurso ha confermato la bontà dei dati sul 70% di differenziata, rimarcando tuttavia un aspetto poco valutato: «I rifiuti abbandonati per le strade, documentati dalla testate giornalistiche - ha sottolineato - fanno comodo al Comune e fanno comodo alla società che gestisce il servizio: da quando è partito il servizio porta a porta, infatti, c'è stata nelle statistiche una riduzione di 10 kg di rifiuti pro-capite ogni mese. Il 70% finale è reale, ma il prodotto pro capite - ha evidenziato - si è ridotto di un quarto perché sono forse quelli abbandonati in campagna o per strada a far abbassare quella soglia. Quel dato, quindi, fa comodo al Comune per fregiarsi di titoli e all'azienda per usufruire di premialità. Nel disciplinare, inoltre - ha concluso Capurso -, è prevista la raccolta fuori dalla cinta urbana due volte a settimana. Non c'è nulla di straordinario come vuol far credere l'Assessore Gaetano Depalo: ce ne devono essere quattro al mese per regolamento».
Chiosa di Capurso sulla cantierizzazione alla Casa di Riposo San Francesco. «Noi abbiamo a cuore le famiglie dei lavoratori - ha detto - . Come avevamo previsto, è passato un anno (18 gennaio 2018) dal video girato da Daniele de Gennaro, sbeffeggiato a più riprese dalla maggioranza, che annunciava tempi lunghi (era il gennaio 2017). Quando siamo andati a chiedere la documentazione sull'appalto, per informarci e non per ostacolare attività degli uffici - ha posto in evidenza - spesso ci sono stati rifiutati. I lavori sono stati sospesi dall'azienda vincitrice - ha commentato - perché all'interno dell'immobile vi erano suppellettili. Noi ci auguriamo per i lavoratori che sia solo l'unica sospensione, perché sappiamo che vi sono altri aspetti non in regola. Il nostro augurio - ha concluso definitivamente - è che il 28 ottobre 2018, così come da programma, non solo siano terminati i lavori, ma sia già pronto l'affidamento alla nuova azienda che gestirà la struttura, altrimenti quei lavoratori perderanno anche gli ammortizzatori sociali».
Finale di serata affidato a Sabino Sterlacci, che ha puntato il dito contro altre incongruenze dell'Amministrazione comunale, prima fra tutte quella sulla mancata istruttoria per decidere i criteri con cui sarebbe stato strutturato il bando per le manifestazioni natalizie. Una mancanza rilevante, che avrebbe messo in difficoltà la stessa Daniela Sala, incapace a suo dire di gestire al meglio una situazione viziata sin dal principio. Sterlacci si è poi soffermato sulle 30 autorizzazioni concesse dalla Commissione Paesaggistica nell'anno in cui non si è mai riunita ed in cui tutti i componenti si sono dimessi: «Una tempesta in un bicchier d'acqua, l'ha definita Depalma - ha ironizzato -: a mio modo di vedere questa è una tempesta grande almeno quanto una discarica».
L'ultima sottolineatura dell'esponente di PrimaVera Alternativa è andata alla composizione dell'Organismo di controllo sull'attività dei dirigenti comunali. Sterlacci ha evidenziato come due di questi componenti siano di nomina sindacale. «Uno è stato riconfermato - ha raccontato -, mentre il secondo è nuovo. E se andate a fare qualche ricerca in rete - ha sorriso -, scoprirete che questa persona è componente della stessa squadra di canottaggio del dirigente da controllare ed abita nel suo stesso palazzo. Una nomina - ha concluso - ineccepibile per curriculum, un po' meno sul piano dell'opportunità».