Elezioni 2022, Gianni Del Giudice spiega la sua posizione politica

Intervista al consigliere comunale che appoggerà la candidatura a sindaco di Daniele de Gennaro

lunedì 4 aprile 2022
A cura di Gianluca Battista
La sua mossa politica non è stata priva di conseguenze, ma lui difende le sue scelte e spiega anche perché attraverso le nostre pagine.
Parla a GiovinazzoViva Giovanni "Gianni" Del Giudice, ex consigliere di maggioranza, oggi indipendente che ha deciso di appoggiare Daniele de Gennaro nella sua corsa a sindaco.
Di seguito la nostra chiacchierata.


Consigliere, ci chiarisca alcuni passaggi della sua recente vita politica. Dapprima vicino a Depalma e esponente di maggioranza per quasi cinque anni, poi in un tavolo di centrodestra con ammiccamenti da Fratelli d'Italia, oggi con de Gennaro e Sinistra Italiana. Cosa è successo in questi mesi?
Innanzitutto, vorrei ringraziarvi per avermi "dato voce".
Vorrei precisare che in questi anni, in quanto eletto dal popolo, ho sempre cercato di svolgere il mio ruolo al servizio dei cittadini tutti e non soltanto dei miei sostenitori, per amministrare al meglio la nostra città.
Confermo che io e la mia famiglia, da sempre, abbiamo avuto ideologie prevalentemente di centro-destra. Mi sembra che nella scorsa competizione, anche nella coalizione di Tommaso Depalma, vi erano liste di sinistra, oltre che liste civiche di centro-destra, o sbaglio?
Tengo a precisare che, anche altri noti personaggi dell'attuale maggioranza sono stati promotori di una possibile coalizione di centro ed hanno addirittura cercato di impedire il fine mandato della stessa maggioranza. Non conosco e non mi interessano i motivi che li hanno spinti a fare marcia indietro.
In merito all'avvicinamento a Fratelli D'Italia, confermo la mia amicizia con il candidato di Fratelli D'Italia alle scorse selezioni regionali, Michele Picaro, e penso che l'amicizia è al di sopra di tutto, ed è proprio il confronto amicale avuto con lui che mi ha portato a capire che prima di tutto viene Giovinazzo. Adesso è arrivato il momento di essere protagonista e mettermi ancora più al servizio dei cittadini ed è questo spirito di partecipazione che ci ha spinto ed unito alla coalizione che sosterrà Daniele de Gennaro, coalizione che ha come primario obbiettivo Giovinazzo.
Concludo dicendo che sin dal 2017, al di là delle diversità ideologiche, mi ha sempre affascinato il metodo di lavoro di Daniele de Gennaro, sempre attento, partecipato e popolare.


Dell'attività consiliare di questi anni, di cosa va più fiero, quale risultato raggiunto la inorgoglisce di più?
Della mia attività consiliare, la cosa di cui ne vado molto fiero, oltre alla costante presenza sul territorio ed alla vicinanza alle esigenze dei cittadini, è stata certamente la battaglia per la messa in sicurezza della viabilità nella maglia urbana D.1.1. Una estenuante battaglia politica che mi ha impegnato, quasi giornalmente, per tre anni e mezzo, e che non è affatto terminata perché ancora oggi è assente la pubblica illuminazione. Una problematica che è fonte di pericolo ed insicurezza non solo per chi in quella zona ci vive e lavora, ma anche per l'intera comunità giovinazzese.

Su quali aspetti, nel particolare, non ha condiviso l'azione amministrativa?
Non essendo un tecnico, non ho certezza di quali siano stati gli aspetti tecnici per esempio, che abbiano causato l'incompiuta opera della casa di riposo, tanto attesa, sia dai dipendenti che dall'intera cittadinanza, opera che avrebbe potuto essere un fiore all'occhiello. Inoltre, con molto rammarico, devo dire che nel ruolo rivestito e, ribadisco, scelto democraticamente dal popolo, avrei voluto dare molto di più, ma spesso, a chi come me era fuori dal "cerchio magico" di Depalma-Sollecito, non è stato concesso neanche "di toccare palla". Troppe volte in questi anni è accaduto che gli argomenti su cui deliberare venissero portati a conoscenza del nostro gruppo a decisione già presa dai soliti noti.

Capitolo D1.1: lei è stato in prima persona coinvolto in una vicenda giudiziaria che ha segnato la città di Giovinazzo. Cosa non è stato fatto, compatibilmente con le vicende processuali, e cosa si augura cambi se cambiasse maggioranza a Palazzo di Città?
Come lei ha detto, io in prima persona sono stato coinvolto in questa triste vicenda giudiziaria, ma ci sono tanti altri cittadini, artigiani e non che pensavano di poter finalmente realizzare il proprio sogno nel cassetto da decenni. Mi permetta di esprimere una mera considerazione personale: se non fossi riuscito a rivestire il ruolo di consigliere comunale, beh per riscontri e scontri avuti in questi anni con il gruppo di maggioranza, quella zona sarebbe stata dimenticata da tutti. Preme inoltre ricordare, che, quella parte di città è abitata da cittadini che, in egual misura rispetto a chi abita in centro, contribuiscono al pagamento delle tasse comunali, non ricevendo assolutamente gli stessi servizi. Praticamente significa sentirsi figli di nessuno.

Ci racconti del suo rapporto con Angelo Lasorsa: cosa vi ha legato?
Semplice: la comune e spesso identica visione delle cose. Visione diventata per qualcuno un po' scomoda e forse a volte anche di intralcio. Sia io che l'amico Lasorsa abbiamo un lavoro che negli anni ci ha permesso di acquisire una certa stima da parte della gente.
È mia intenzione in effetti proseguire con Lasorsa un determinato percorso. Peccato che il segno che avremmo voluto lasciare, e cioè dare una nuova immagine alla nostra splendida piazza, sostituendo e aumentando il numero di panchine ed effettuare una nuova piantumazione, non sia stato possibile realizzarlo. Speriamo in futuro di contribuire ad un progetto ambizioso, se il fato e gli elettori ce lo consentiranno.


Infine un aspetto solo apparentemente secondario: Gianni Del Giudice si definisce un uomo di destra che ha trovato a sinistra interlocutori degni oppure si definisce un uomo aperto al civismo ed alle esperienze locali indipendentemente dalle ideologie altrui?
Penso che nelle risposte già date abbia racchiuso la risposta a quest'ultima domanda. Non ho mai avuto pregiudizi sulle ideologie di destra o di sinistra. Il confronto, lo scambio di opinioni sono alla base a prescindere dalle proprie ideologie politiche, che in un piccolo comune come Giovinazzo trovano il tempo che trovano. Con Daniele de Gennaro e gli attuali alleati sento di essere a mio agio, perché si tratta di donne e uomini "senza padroni e senza poteri forti" alle spalle, mossi dalla voglia di dare a Giovinazzo il cambiamento che la nostra amata città merita!