Elezione Presidente della Repubblica, a Montecitorio anche Francesca Galizia

La deputata giovinazzese tra i grandi elettori

lunedì 24 gennaio 2022 20.34
A cura di Gianluca Battista
Sono in corso le votazioni per la carica di Presidente della Repubblica. Il primo giro dovrebbe essere interlocutorio, con un accordo tra forze politiche dei diversi schieramenti non ancora maturato e con uno scrutinio che sta portando ad un risultato scontato: maggioranza di schede bianche. Le operazioni di voto durano circa 5 ore, per sanificare l'aula della Camera e soprattutto permettere di votare ai grandi elettori che giungono a Montecitorio da positivi al Covid-19 e quindi in ambulanza. Per loro è stato allestito un apposito seggio dopo triage. Il quorum è fissato per le prime tre votazioni a 672 voti, poi si passerà a 505.

Tra i grandi elettori c'è anche la deputata giovinazzese del MoVimento 5 Stelle, Francesca Galizia, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni e che ha semplicemente detto di attendere le prossime ore per un quadro più chiaro su un eventuale accordo. Il suo nome sarà in ogni caso legato alla storia della comunità locale, per la prima volta rappresentata nell'elezione al Quirinale.

Sono intanto in corso incontri serrati tra le segreterie dei partiti e i leader per convergere su un nome da eleggere a Capo dello Stato. Il centrodestra ha la maggioranza dei voti, ma ci vuole un accordo col centrosinistra e con il MoVimento 5 Stelle affinché si raggiunga il quorum.

Matteo Salvini avrebbe incontrato nelle scorse ore il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, per comprendere la sua disponibilità a salire al Colle, ma nel frattempo il leader della Lega aveva avuto un colloquio anche con Enrico Letta, segretario PD (incontro che si ripeterà domani, 25 gennaio), mentre Antonio Tajani per Forza Italia aveva a sua volta sentito Giuseppe Conte dei 5 Stelle.

Le ipotesi al momento più accreditate sono due: la prima vorrebbe Mario Draghi al Quirinale e un nuovo governo di unità nazionale con i leader di tutti i partiti a gestire i fondi del PNRR e la fase della ripartenza dopo l'emergenza sanitaria, mentre la seconda vorrebbe un nome nuovo, gradito a tutti i partiti, che fosse ben visto in Europa e che appartenga ad un'area moderata largamente rappresentativa in Italia.

Secondo i quirinalisti più esperto, sin da giovedì potrebbe esservi l'elezioni del nuovo Capo dello Stato. Sullo sfondo intanto, una crisi internazionale senza precedenti negli ultimi 20 anni, con lo scontro tra Russia, Europa e Stati Uniti sulla situazione in Ucraina. Bisogna dunque far presto ed eleggere un Presidente della Repubblica il più autorevole possibile.