Ecotassa, che botta!

Giovinazzo avrà l'aliquota massima, ma il Sindaco non ci sta

giovedì 22 dicembre 2016 06.00
A cura di Gianluca Battista
Il 7 dicembre scorso, con una determinazione dirigenziale la Regione Puglia ha reso noto quali saranno i comuni che pagheranno l'aliquota massima dell'ecotassa, imposta a quelle città che non sono riuscite a migliorare le loro percentuali di differenziata del 5% in più rispetto all'anno precedente.

Giovinazzo pagherà 25,82 euro per tonnellata, ma parrebbe non aver inviato i dati relativi alla sua produzione di rifiuti. Così in città e soprattutto sui social network è esplosa la polemica.

LED, l'associazione da anni impegnata nella salvaguardia dell'ambiente, oggi in appoggio al candidato Sindaco Daniele de Gennaro, scrive su Facebook: «Un Sindaco e l'ecotassa, una storia triste! Il primo anno sei nuovo, il secondo ancora inesperto, il terzo può capitare, il quarto è stato un anno particolare, il quinto sei consapevolmente recidivo!!
"Stupido è chi stupido fa" (cit) - ironizzano citando una frase celebre dal film "Forrest Gump" -. Quando l'inefficienza di trovare soluzioni incontra l'intelligenza "presunta" di non presentare la documentazione!! E allora ecotassa sia... giusto così!? anche per i cittadini??».

Tanti i rimbrotti verso l'Amministrazione comunale, accusata di essere stata inerte in questo ambito. Così non la pensa il Sindaco, Tommaso Depalma, che raggiunto da noi telefonicamente ci ha detto: «Abbiamo chiesto ed ottenuto un'Assemblea dei Comuni dell'Aro Bari 2 per venerdì 23 dicembre alle ore 16.00. Questo - ha spiegato - perché riteniamo profondamente ingiusta questa tassazione nei confronti di realtà, come la nostra, che avevano espletato la gara per il porta a porta e che per anni hanno ospitato una discarica nel proprio territorio pagandone le conseguenze.

Il servizio non è partito e non è certo colpa dei singoli comuni, ma della Regione Puglia. Aggiungo - ha sottolineato - che nell'ultimo incontro in ambito ARO, anche l'Assessore Domenico Santorsola riconobbe che oggettivamente la nostra richiesta di pagare un'aliquota minima, in virtù di quanto detto, aveva un senso. Stileremo un documento congiunto - ha concluso - che renderemo pubblico in cui chiediamo di essere ascoltati in questo nostro dissenso».

Le polemiche, ne siamo certi, continueranno ancora nelle prossime settimane.