Due rapine in serie: è caccia alla "banda della Grande Punto"
Ieri sono state compiute due rapine. Di mira i distributori di carburanti Q8 ed Eni
giovedì 4 gennaio 2018
20.05
A Giovinazzo il commando è stato ribattezzato come la "banda della Grande Punto". Rapine e assalti ai danni di distributori di carburanti Q8 ed Eni, ubicati sulla strada statale 16 bis, compiuti da un commando armato di pistola.
In soli 8 giorni (dal 19 dicembre - quando i Carabinieri della Stazione di Giovinazzo registrarono il colpo alla Q8 - al 27 dicembre, bis del primo assalto, avvenuto stavolta ai danni dell'Eni, il 21 dicembre, ndr), avevano razziato le aree di servizio in direzione nord e sud, mettendo in serio pericolo l'incolumità dei gestori, dei dipendenti e anche dei clienti, costretti a consegnare i soldi custoditi nei portafogli ed alcuni effetti personali.
Dopo le festività di Natale e Capodanno, la banda è ritornata in azione nella serata di ieri muovendosi lungo la strada statale 16 bis, in direzione sud. Due rapine, una dietro l'altra. Alle ore 17.40, i rapinatori hanno raggiunto la stazione di servizio Q8 a bordo di una Fiat Grande Punto rubata. In due, a volto coperto, hanno raggiunto un dipendente. Minacciato e sotto il giogo di una pistola, l'uomo è stato costretto a consegnare l'incasso.
Arraffato il bottino, non ancora quantificato, i due malviventi si sono dileguati a folle velocità. Subito dopo la coppia di rapinatori (ancora a volto coperto, sempre armati di pistola e a bordo della stessa Fiat Grande Punto, ndr) ha compiuto un altro colpo, il secondo di fila in pochi minuti, sempre ai danni di un distributore di carburanti. Sotto tiro l'Eni, sempre in direzione sud. Anche il bottino di questo secondo assalto è ancora da quantificare.
Scattati gli allarmi, sul posto sono arrivati i Carabinieri della locale Stazione al cui vaglio sono finite le immagini delle telecamere di videosorveglianza, nei cui fotogrammi si potrebbe celare qualche dettaglio utile ad identificare gli autori delle due rapine. Ad entrare in azione, secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbe sempre la stessa banda che arriva a bordo di una Fiat Grande Punto, rapinata proprio durante un colpo.
La dinamica, poi, è sempre la stessa: arrivano con l'auto, scendono con il volto coperto, minacciano con la pistola, arraffano i soldi e fuggono. E le rapine salgono a quota 5 in soli 15 giorni, sempre agli stessi distributori di carburanti. Un'emergenza che, a Giovinazzo, si fa sentire sempre più.
In soli 8 giorni (dal 19 dicembre - quando i Carabinieri della Stazione di Giovinazzo registrarono il colpo alla Q8 - al 27 dicembre, bis del primo assalto, avvenuto stavolta ai danni dell'Eni, il 21 dicembre, ndr), avevano razziato le aree di servizio in direzione nord e sud, mettendo in serio pericolo l'incolumità dei gestori, dei dipendenti e anche dei clienti, costretti a consegnare i soldi custoditi nei portafogli ed alcuni effetti personali.
Dopo le festività di Natale e Capodanno, la banda è ritornata in azione nella serata di ieri muovendosi lungo la strada statale 16 bis, in direzione sud. Due rapine, una dietro l'altra. Alle ore 17.40, i rapinatori hanno raggiunto la stazione di servizio Q8 a bordo di una Fiat Grande Punto rubata. In due, a volto coperto, hanno raggiunto un dipendente. Minacciato e sotto il giogo di una pistola, l'uomo è stato costretto a consegnare l'incasso.
Arraffato il bottino, non ancora quantificato, i due malviventi si sono dileguati a folle velocità. Subito dopo la coppia di rapinatori (ancora a volto coperto, sempre armati di pistola e a bordo della stessa Fiat Grande Punto, ndr) ha compiuto un altro colpo, il secondo di fila in pochi minuti, sempre ai danni di un distributore di carburanti. Sotto tiro l'Eni, sempre in direzione sud. Anche il bottino di questo secondo assalto è ancora da quantificare.
Scattati gli allarmi, sul posto sono arrivati i Carabinieri della locale Stazione al cui vaglio sono finite le immagini delle telecamere di videosorveglianza, nei cui fotogrammi si potrebbe celare qualche dettaglio utile ad identificare gli autori delle due rapine. Ad entrare in azione, secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbe sempre la stessa banda che arriva a bordo di una Fiat Grande Punto, rapinata proprio durante un colpo.
La dinamica, poi, è sempre la stessa: arrivano con l'auto, scendono con il volto coperto, minacciano con la pistola, arraffano i soldi e fuggono. E le rapine salgono a quota 5 in soli 15 giorni, sempre agli stessi distributori di carburanti. Un'emergenza che, a Giovinazzo, si fa sentire sempre più.