Due giovinazzesi stampano con tecnologia 3D i frontali delle visiere per personale sanitario
Stefano Bonvino e Antonello Lacalamita hanno aderito alla Rete solidale pugliese Anticovid-19: «Continueremo a produrre fino al termine dell'emergenza»
sabato 11 aprile 2020
13.13
Si chiamano Stefano Bonvino e Antonello Lacalamita, i due ragazzi di Giovinazzo che hanno messo competenze e attrezzature al servizio della sanità pubblica per contrastare l'epidemia da Covid-19. I due hanno infatti realizzato con la propria stampante 3D dei frontalini in plastica che saranno applicati alle visiere utilizzate dagli operatori sanitari negli ospedali e nei punti di pronto soccorso.
Bonvino e Lacalamita sono entrati a far parte della Rete solidale pugliese Anticovid-19, all'interno della quale esperti e semplici appassionati stanno collaborando per aiutare concretamente la sanità pubblica duramente provata dall'emergenza. Alla rete partecipano infatti professionisti, aziende, istituti scolastici, liberi cittadini (qui l'elenco completo) con l'obiettivo di donare materiale di protezione Anticovid-19 auto prodotto, con un occhio alla sostenibilità: infatti al termine dell'emergenza il materiale potrà essere raccolto frantumato e trasformato in nuovo filamento.
«Abbiamo cominciato da poco ma sicuramente continueremo a produrre frontalini fino alla fine dell'emergenza - spiega Stefano Bonvino -. Abbiamo visto che c'erano possibilità di fabbricare materiale con la stampante 3D e cercando sul web siamo entrati in contatto con la Rete solidale pugliese. Loro ci hanno inviato i file e le linee guida necessarie per la stampa. La rete è vastissima ognuno dà la disponibilità per quello che può». Un piccolo contributo che però diventa fondamentale, perché questa battaglia si vince tutti insieme.
Bonvino e Lacalamita sono entrati a far parte della Rete solidale pugliese Anticovid-19, all'interno della quale esperti e semplici appassionati stanno collaborando per aiutare concretamente la sanità pubblica duramente provata dall'emergenza. Alla rete partecipano infatti professionisti, aziende, istituti scolastici, liberi cittadini (qui l'elenco completo) con l'obiettivo di donare materiale di protezione Anticovid-19 auto prodotto, con un occhio alla sostenibilità: infatti al termine dell'emergenza il materiale potrà essere raccolto frantumato e trasformato in nuovo filamento.
«Abbiamo cominciato da poco ma sicuramente continueremo a produrre frontalini fino alla fine dell'emergenza - spiega Stefano Bonvino -. Abbiamo visto che c'erano possibilità di fabbricare materiale con la stampante 3D e cercando sul web siamo entrati in contatto con la Rete solidale pugliese. Loro ci hanno inviato i file e le linee guida necessarie per la stampa. La rete è vastissima ognuno dà la disponibilità per quello che può». Un piccolo contributo che però diventa fondamentale, perché questa battaglia si vince tutti insieme.