Dove, come e quando vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni in Puglia
Le somministrazioni per questa fascia di età partiranno il 16 dicembre
lunedì 13 dicembre 2021
La campagna vaccinale si amplia e arriva anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. La somministrazione del vaccino per questa fascia di età partirà il prossimo 16 dicembre anche in Puglia. Secondo le indicazioni fornite dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), vaccinare i più piccoli è necessario in questa fase non solo per ridurre la circolazione del virus (in aumento proprio tra chi non è ancora vaccinato), ma anche per scongiurare conseguenze gravi in caso di infezione da Covid-19.
Stando agli studi effettuati, inoltre, il vaccino pediatrico garantisce un elevato profilo di sicurezza non essendo stati rilevati particolari segnali di allerta nei bambini già vaccinati. Le reazioni avverse registrate, infatti, sono state di lieve entità e si sono rivelate le stesse che hanno riguardato gli adulti e quindi: dolore in sede di iniezione, stanchezza, cefalea, arrossamento in sede di iniezione, mialgia e brividi.
«Si tratta di una scelta libera, che le famiglie devono affrontare in modo responsabile e considerando i pericoli che il virus comporta per i bambini e le bambine. Il mio consiglio è quello di parlare con i pediatri, che sono un punto di riferimento per le famiglie e i loro piccoli», ha detto il governatore Michele Emiliano dopo aver incontrato i pediatri pugliesi. Vediamo tutti i dettagli sulla vaccinazione dei più piccoli.
Quanto tempo per la seconda dose
In base alle indicazioni del Ministero della Salute, il ciclo vaccinale per i più piccoli sarà costituito da due dosi da somministrare a distanza di 21 giorni l'una dall'altra. Per i bambini fragili, per quelli sottoposti a trapianto e per quelli immunodepressi, la seconda dose di vaccino sarà inoculata a distanza di 28 giorni dalla prima.
Occorre però presentare il modulo di consenso informato compilato e firmato da entrambi i genitori, tutori o affidatari. I minori possono essere accompagnati anche da soggetti terzi purché con delega sottoscritta da parte di entrambi i genitori/tutori/affidatari.
Dove: scuole, studi pediatrici e centri di cura
Ogni Regione si sta organizzando autonomamente per affrontare la campagna vaccinale dei più piccoli. La Puglia ha scelto di far vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni negli studi pediatrici, nelle scuole e nei centri di cura per chi ha fragilità. «In questo modo – ha spiegato Michele Emiliano – i bambini non verranno vaccinati in hub per adulti, dove è più difficile farli sentire sicuri e a casa; verranno vaccinati in ambienti familiari che consentiranno anche l'apporto del personale scolastico».
La Regione Puglia fa sapere che le somministrazioni avverranno in orari extra-scolastici e saranno curate da team altamente specializzati nelle attività vaccinali in età pediatrica. Inoltre, nelle scuole saranno coinvolti anche i pediatri di libera scelta che aderiranno alla campagna.
- Centri Specialistici e Nodi delle Reti di Patologia e delle Malattie Rare della Puglia
- Strutture di ricovero pubbliche e private accreditate dove sono ricoverati i pazienti pediatrici che devono ricevere il vaccino
- Pediatri di Libera Scelta, presso i rispettivi ambulatori
- Pediatri di Libera Scelta e dalle USCA, presso il domicilio del paziente pediatrico non deambulante
-La categoria delle persone fragili comprende anche i loro caregiver (genitori, tutori, affidatari, assistenti, familiari conviventi) che non intendano accedere alla somministrazione presso i Punti Vaccinali (di Popolazione, Ospedalieri o Territoriali).
Per i bambini tra i 5 e gli 11 anni che, invece, presentano un grave rischio allergico saranno predisposti ambienti protetti in cui effettuare le somministrazioni. Anche in questo caso, saranno gli stessi medici e pediatri di libera scelta a segnalare le singole necessità al Distretto socio-sanitario di competenza.
Stando agli studi effettuati, inoltre, il vaccino pediatrico garantisce un elevato profilo di sicurezza non essendo stati rilevati particolari segnali di allerta nei bambini già vaccinati. Le reazioni avverse registrate, infatti, sono state di lieve entità e si sono rivelate le stesse che hanno riguardato gli adulti e quindi: dolore in sede di iniezione, stanchezza, cefalea, arrossamento in sede di iniezione, mialgia e brividi.
«Si tratta di una scelta libera, che le famiglie devono affrontare in modo responsabile e considerando i pericoli che il virus comporta per i bambini e le bambine. Il mio consiglio è quello di parlare con i pediatri, che sono un punto di riferimento per le famiglie e i loro piccoli», ha detto il governatore Michele Emiliano dopo aver incontrato i pediatri pugliesi. Vediamo tutti i dettagli sulla vaccinazione dei più piccoli.
Quale vaccino per i bambini dai 5 agli 11 anni
La campagna vaccinale per questa fascia di età riguarderà tutti i bambini nati tra il 1° gennaio 2011 e il 31 dicembre 2016. A loro sarà somministrato il vaccino Comirnaty pediatrico di Pfizer/BioNTech, ma con una dose ridotta rispetto a quella inoculata agli adolescenti e agli adulti. Sarà infatti somministrato 1/3 del dosaggio normalmente spettante alle altre categorie.Quanto tempo per la seconda dose
In base alle indicazioni del Ministero della Salute, il ciclo vaccinale per i più piccoli sarà costituito da due dosi da somministrare a distanza di 21 giorni l'una dall'altra. Per i bambini fragili, per quelli sottoposti a trapianto e per quelli immunodepressi, la seconda dose di vaccino sarà inoculata a distanza di 28 giorni dalla prima.
Nessuna prenotazione per il vaccino
Per la somministrazione del vaccino ai bambini tra i 5 e gli 11 anni non è necessaria alcuna prenotazione. «Le famiglie possono anche concordare con il pediatra se fare la vaccinazione presso il suo ambulatorio», ha fatto sapere il presidente Emiliano.Occorre però presentare il modulo di consenso informato compilato e firmato da entrambi i genitori, tutori o affidatari. I minori possono essere accompagnati anche da soggetti terzi purché con delega sottoscritta da parte di entrambi i genitori/tutori/affidatari.
Dove: scuole, studi pediatrici e centri di cura
Ogni Regione si sta organizzando autonomamente per affrontare la campagna vaccinale dei più piccoli. La Puglia ha scelto di far vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni negli studi pediatrici, nelle scuole e nei centri di cura per chi ha fragilità. «In questo modo – ha spiegato Michele Emiliano – i bambini non verranno vaccinati in hub per adulti, dove è più difficile farli sentire sicuri e a casa; verranno vaccinati in ambienti familiari che consentiranno anche l'apporto del personale scolastico».
Vaccinazioni a scuola
I bambini che non presentano condizioni di fragilità o di rischio allergico, possono essere vaccinati nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Attualmente sono 82 le scuole pugliesi che hanno dato la loro disponibilità, ma il numero potrebbe crescere nei prossimi giorni con nuove adesioni.La Regione Puglia fa sapere che le somministrazioni avverranno in orari extra-scolastici e saranno curate da team altamente specializzati nelle attività vaccinali in età pediatrica. Inoltre, nelle scuole saranno coinvolti anche i pediatri di libera scelta che aderiranno alla campagna.
Bambini con fragilità
Per i bambini che presentano elevata fragilità, grave disabilità, per quelli che si trovino in assistenza domiciliare integrata e programmata (ADI/ADP) o che non possono uscire da casa, la Regione Puglia ha predisposto un sistema di chiamata attiva. Saranno le famiglie ad essere contattate da parte di pediatri o di centri specialistici di cura. In particolare:- Centri Specialistici e Nodi delle Reti di Patologia e delle Malattie Rare della Puglia
- Strutture di ricovero pubbliche e private accreditate dove sono ricoverati i pazienti pediatrici che devono ricevere il vaccino
- Pediatri di Libera Scelta, presso i rispettivi ambulatori
- Pediatri di Libera Scelta e dalle USCA, presso il domicilio del paziente pediatrico non deambulante
-La categoria delle persone fragili comprende anche i loro caregiver (genitori, tutori, affidatari, assistenti, familiari conviventi) che non intendano accedere alla somministrazione presso i Punti Vaccinali (di Popolazione, Ospedalieri o Territoriali).
Per i bambini tra i 5 e gli 11 anni che, invece, presentano un grave rischio allergico saranno predisposti ambienti protetti in cui effettuare le somministrazioni. Anche in questo caso, saranno gli stessi medici e pediatri di libera scelta a segnalare le singole necessità al Distretto socio-sanitario di competenza.