Donatella Rettore, il simbolo degli anni '80 alla sagra del Panino della Nonna
La cantante porterà in concerto le sue hit come "Splendido splendente". Ieri, intanto, venduti 7.500 panini e 250 filoni
martedì 13 agosto 2019
10.05
Nessuno più di lei è il simbolo degli anni '80. Donatella Rettore, stasera, incendierà il palco allestito nella vasta area mercatale per la seconda serata della sagra del Panino della Nonna, una delle rassegne culinarie più importanti di Puglia, organizzata dall'associazione I Nipoti della Nonna.
Un lavoro di squadra incessante, iniziato ieri, a Giovinazzo, dove una vera e propria équipe di volontari (ben 180 quest'anno, nda), ha dato vita alla XXIV edizione della manifestazione che ha calamitato nella zona 167, dove il restringimento della carreggiata ha causato ripercussioni al traffico, un stuolo foltissimo di gente (addirittura 8.000 le presenze registrate dagli organizzatori nella sola serata di ieri, nda) proveniente da ogni angolo dell'area metropolitana di Bari.
Tanti i giovani, e non solo, che si sono riversati in città per gustare la specialità di un panino condito oltre misura. E così non è restato che scegliere, scorrendo tra i vari stand. Dagli storici e già collaudati panini alla "pesticchje", ai "pemedorre sott'ogl" ed ai "pemedorre e tonn" alla vera new entry dell'edizione 2019, quello con i "paparule arrsteut", fino ai filoni "n' picc d tutt", veri peccati di gola. Senza dimenticare quelli farciti con la "parmeggen", anche ieri sera i più richiesti.
Vere e proprie leccornie (7.500 i panini venduti ieri sera - erano 8.000 un anno fa - oltre a 250 filoni, nda) da assaporare con un unico accorgimento: quello di non pensare certamente alla linea, ma solo al trionfo dei sensi. Tutti riuniti, per un exploit di vero piacere. Sapori genuini che mescolano la storia contadina e marinara condito con la musica popolare, tanta allegria ed una straordinaria e mai banale ospitalità. Questa è la sagra del Panino della Nonna.
Una festa nella festa, quindi, senza dimenticare che l'incasso, come ogni anno, sarà devoluto in beneficenza: «Sono due gli aspetti che non perdiamo mai di vista - afferma Gianfranco Stufano -: quello benefico e quello culinario, un'occasione unica per assaporare i panini, proposti in tante gustosissime varianti, conditi con i companatici tipici della tradizione gastronomica pugliese della conservazione delle ortive locali e dei prodotti dell'Adriatico sottolio e sottaceto».
Oltre agli stand con i panini (l'AIC Puglia ha permesso di gustare anche quelli senza glutine, nda), la prima serata dell'edizione 2019 è stata allietata da un gruppo di musicisti provenienti dal Salento, i Tamburellisti di Torrepaduli, un momento di cultura vera, vissuta attraverso la sapienza degli strumenti, la danza, le voci, i colori: una trasmissione di energia positiva che ha rivelato, attraverso l'uso dei corpi, l'aderenza totale alla stesura estetica di qualcosa di più profondo.
L'evento, poi, ha come di consuetudine vestito i panni della ecosostenibilità. Grazie alla collaborazione offerta dall'associazione LED e da Impregico s.r.l., a quanti hanno gustato un panino è stato indicato il corretto modo di smaltire i rifiuti che sono stati prodotti all'interno delle isole ecologiche. «Quest'ultima - afferma con orgoglio Stufano - è una attività prettamente volontaria che trasforma la nostra sagra del Panino della Nonna in una festa attenta all'ambiente».
Non solo panini, musica e la "Nonna sui trampoli", ulteriore novità di quest'anno, ma anche un parco giochi per i più piccoli, mentre i più grandi hanno partecipato al biliardino umano, un calciobalilla in cui i giocatori sono persone reali in un campo gonfiabile, oltre al gran mercatino di antiquariato e artigianato locale, che ben si coniuga con quella volontà di recupero della tradizione sottesa alla manifestazione che gli organizzatori, hanno più volte rilevato.
E stasera (a partire dalle ore 19.00) si continua con lo show esplosivo di Donatella Rettore, in arte "soltanto miss Rettore", che porterà in concerto le sue canzoni come come "Kobra", "Dammi una lametta", "Donatella", "Di notte specialmente" e "Splendido splendente", la hit che l'ha portata alla ribalta.
Un lavoro di squadra incessante, iniziato ieri, a Giovinazzo, dove una vera e propria équipe di volontari (ben 180 quest'anno, nda), ha dato vita alla XXIV edizione della manifestazione che ha calamitato nella zona 167, dove il restringimento della carreggiata ha causato ripercussioni al traffico, un stuolo foltissimo di gente (addirittura 8.000 le presenze registrate dagli organizzatori nella sola serata di ieri, nda) proveniente da ogni angolo dell'area metropolitana di Bari.
Tanti i giovani, e non solo, che si sono riversati in città per gustare la specialità di un panino condito oltre misura. E così non è restato che scegliere, scorrendo tra i vari stand. Dagli storici e già collaudati panini alla "pesticchje", ai "pemedorre sott'ogl" ed ai "pemedorre e tonn" alla vera new entry dell'edizione 2019, quello con i "paparule arrsteut", fino ai filoni "n' picc d tutt", veri peccati di gola. Senza dimenticare quelli farciti con la "parmeggen", anche ieri sera i più richiesti.
Vere e proprie leccornie (7.500 i panini venduti ieri sera - erano 8.000 un anno fa - oltre a 250 filoni, nda) da assaporare con un unico accorgimento: quello di non pensare certamente alla linea, ma solo al trionfo dei sensi. Tutti riuniti, per un exploit di vero piacere. Sapori genuini che mescolano la storia contadina e marinara condito con la musica popolare, tanta allegria ed una straordinaria e mai banale ospitalità. Questa è la sagra del Panino della Nonna.
Una festa nella festa, quindi, senza dimenticare che l'incasso, come ogni anno, sarà devoluto in beneficenza: «Sono due gli aspetti che non perdiamo mai di vista - afferma Gianfranco Stufano -: quello benefico e quello culinario, un'occasione unica per assaporare i panini, proposti in tante gustosissime varianti, conditi con i companatici tipici della tradizione gastronomica pugliese della conservazione delle ortive locali e dei prodotti dell'Adriatico sottolio e sottaceto».
Oltre agli stand con i panini (l'AIC Puglia ha permesso di gustare anche quelli senza glutine, nda), la prima serata dell'edizione 2019 è stata allietata da un gruppo di musicisti provenienti dal Salento, i Tamburellisti di Torrepaduli, un momento di cultura vera, vissuta attraverso la sapienza degli strumenti, la danza, le voci, i colori: una trasmissione di energia positiva che ha rivelato, attraverso l'uso dei corpi, l'aderenza totale alla stesura estetica di qualcosa di più profondo.
L'evento, poi, ha come di consuetudine vestito i panni della ecosostenibilità. Grazie alla collaborazione offerta dall'associazione LED e da Impregico s.r.l., a quanti hanno gustato un panino è stato indicato il corretto modo di smaltire i rifiuti che sono stati prodotti all'interno delle isole ecologiche. «Quest'ultima - afferma con orgoglio Stufano - è una attività prettamente volontaria che trasforma la nostra sagra del Panino della Nonna in una festa attenta all'ambiente».
Non solo panini, musica e la "Nonna sui trampoli", ulteriore novità di quest'anno, ma anche un parco giochi per i più piccoli, mentre i più grandi hanno partecipato al biliardino umano, un calciobalilla in cui i giocatori sono persone reali in un campo gonfiabile, oltre al gran mercatino di antiquariato e artigianato locale, che ben si coniuga con quella volontà di recupero della tradizione sottesa alla manifestazione che gli organizzatori, hanno più volte rilevato.
E stasera (a partire dalle ore 19.00) si continua con lo show esplosivo di Donatella Rettore, in arte "soltanto miss Rettore", che porterà in concerto le sue canzoni come come "Kobra", "Dammi una lametta", "Donatella", "Di notte specialmente" e "Splendido splendente", la hit che l'ha portata alla ribalta.