Don Vincenzo Turturro è vescovo e nunzio apostolico
Gioia in tutta la diocesi per un figlio di Giovinazzo che si appresta a vivere un'altra tappa del suo lungo cammino al servizio della Chiesa
sabato 9 marzo 2024
12.07
C'era anche Papa Francesco questa mattina, 9 marzo, nella Basilica Pontificia di San Pietro al rito solenne officiato dal Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ai piedi delle immortali opere del Bernini.
Don Vincenzo Turturro, figlio di Giovinazzo, è stato ordinato Vescovo di Ravello e Nunzio Apostolico in Paraguay. Una celebrazione a cui ha presenziato anche monsignor Domenico Cornacchia, concelebrante di un rito che in tantissimi nella nostra cittadina ricorderanno a lungo. Il momento dell'imposizione delle mani da parte del Papa sul capo di don Vincenzo ha segnato il passaggio definitivo dalla condizione di sacerdote a quella di prelato.
Emozionatissimo don Vincenzo, come i suoi familiari seduti nei primi banchi in San Pietro e come i tanti amici che, soprattutto dalla parrocchia Sant'Agostino lo hanno accompagnato in questa rappa, l'ennesima, del suo servizio a Santa Romana Chiesa.
Nelle parole del cardinal Parolin tutto l'amore per un uomo, un giovane uomo, che è stato suo strettissimo collaboratore ed un richiamo alla "Chiesa del grembiule" del venerabile don Tonino Bello.
È festa a Giovinazzo ed in tutta la diocesi di Molfetta ed in quella di Ravello: un figlio di questa comunità è vescovo, il secondo nella storia della cittadina adriatica. Che possa essere buon pastore e portare sempre nel cuore, trasmettendola ai fedeli, quella stessa luce che gli abbiamo visto oggi negli occhi.
Domenica 17 marzo, alle 18.30, mons. Vincenzo Turturro officerà la santa messa all'interno della Concattedrale di Santa Maria Assunta a Giovinazzo e sarà quella l'occasione per un ulteriore grande abbraccio della comunità che lo ha visto nascere e crescere.
Don Vincenzo Turturro, figlio di Giovinazzo, è stato ordinato Vescovo di Ravello e Nunzio Apostolico in Paraguay. Una celebrazione a cui ha presenziato anche monsignor Domenico Cornacchia, concelebrante di un rito che in tantissimi nella nostra cittadina ricorderanno a lungo. Il momento dell'imposizione delle mani da parte del Papa sul capo di don Vincenzo ha segnato il passaggio definitivo dalla condizione di sacerdote a quella di prelato.
Emozionatissimo don Vincenzo, come i suoi familiari seduti nei primi banchi in San Pietro e come i tanti amici che, soprattutto dalla parrocchia Sant'Agostino lo hanno accompagnato in questa rappa, l'ennesima, del suo servizio a Santa Romana Chiesa.
Nelle parole del cardinal Parolin tutto l'amore per un uomo, un giovane uomo, che è stato suo strettissimo collaboratore ed un richiamo alla "Chiesa del grembiule" del venerabile don Tonino Bello.
È festa a Giovinazzo ed in tutta la diocesi di Molfetta ed in quella di Ravello: un figlio di questa comunità è vescovo, il secondo nella storia della cittadina adriatica. Che possa essere buon pastore e portare sempre nel cuore, trasmettendola ai fedeli, quella stessa luce che gli abbiamo visto oggi negli occhi.
Domenica 17 marzo, alle 18.30, mons. Vincenzo Turturro officerà la santa messa all'interno della Concattedrale di Santa Maria Assunta a Giovinazzo e sarà quella l'occasione per un ulteriore grande abbraccio della comunità che lo ha visto nascere e crescere.