Domenica scorsa la Marcia diocesana della Pace (foto)
Il concetto base emerso: «La nonviolenza, stile di una politica per la Pace»
martedì 31 gennaio 2017
09.30
A più di un anno di distanza dalla Marcia della Pace Nazionale, tenutasi il 31 dicembre 2015, la Consulta delle Aggregazioni laicali ha promosso la Marcia diocesana della Pace per domenica 29 gennaio 2017.
Hanno partecipato all'evento non solo tutti i movimenti e le associazioni come l'Azione Cattolica, i gruppi scout ed i Giovani Missionari, ma anche le scuole dei quattro comuni della Diocesi, che si sono impegnati nella creazione di bandiere, striscioni e cartelloni contenenti il messaggio lanciato da Papa Francesco per la 50ᵃ Giornata Mondiale della Pace: «La nonviolenza, stile di una politica per la Pace». Presenti, come da tradizione, anche uomini e donne delle istituzioni molfettesi, terlizzesi, giovinazzesi e ruvesi, oltre al clero locale.
Inoltre l'Ufficio Comunicazioni Sociali ha pensato alla creazione di un video dal titolo "Indossa la pace", da postare sulla pagina usando l'hashtag ufficiale "#marciapacemolfetta2017".
La marcia iniziata dalla parrocchia San Giuseppe di Molfetta, si è conclusa presso il Cuore Immacolato di Maria, dove si è tenuta una veglia presieduta dal Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia.
Durante questo momento di riflessione collettiva, importanti sono state le testimonianze di padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista, il quale, ricordando don Tonino Bello come il più grande pastore del '900, ha affermato: «La pace è convivialità delle differenze, è armonia. La pace è andare al di là dell'individualismo».
Rilevanti anche le parole del coordinatore nazionale di Pax Christi, don Renato Sacco, che ha fondato il suo discorso sulla frase di Martin Luther King: «Non ho paura della cattiveria ma del silenzio degli onesti».
L'evento, infine, si è concluso con un momento festa animato dall'Orchestra "Santa Depalo" del Liceo Scientifico "A. Einstein" di Molfetta, dedicato ad una giovinazzese tragicamente scomparsa e che aveva la musica nel dna familiare. Nella nostra gallery alcuni momenti della festa.
(Anna Maria Tota)
Hanno partecipato all'evento non solo tutti i movimenti e le associazioni come l'Azione Cattolica, i gruppi scout ed i Giovani Missionari, ma anche le scuole dei quattro comuni della Diocesi, che si sono impegnati nella creazione di bandiere, striscioni e cartelloni contenenti il messaggio lanciato da Papa Francesco per la 50ᵃ Giornata Mondiale della Pace: «La nonviolenza, stile di una politica per la Pace». Presenti, come da tradizione, anche uomini e donne delle istituzioni molfettesi, terlizzesi, giovinazzesi e ruvesi, oltre al clero locale.
Inoltre l'Ufficio Comunicazioni Sociali ha pensato alla creazione di un video dal titolo "Indossa la pace", da postare sulla pagina usando l'hashtag ufficiale "#marciapacemolfetta2017".
La marcia iniziata dalla parrocchia San Giuseppe di Molfetta, si è conclusa presso il Cuore Immacolato di Maria, dove si è tenuta una veglia presieduta dal Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia.
Durante questo momento di riflessione collettiva, importanti sono state le testimonianze di padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista, il quale, ricordando don Tonino Bello come il più grande pastore del '900, ha affermato: «La pace è convivialità delle differenze, è armonia. La pace è andare al di là dell'individualismo».
Rilevanti anche le parole del coordinatore nazionale di Pax Christi, don Renato Sacco, che ha fondato il suo discorso sulla frase di Martin Luther King: «Non ho paura della cattiveria ma del silenzio degli onesti».
L'evento, infine, si è concluso con un momento festa animato dall'Orchestra "Santa Depalo" del Liceo Scientifico "A. Einstein" di Molfetta, dedicato ad una giovinazzese tragicamente scomparsa e che aveva la musica nel dna familiare. Nella nostra gallery alcuni momenti della festa.
(Anna Maria Tota)