Domenica i Falò di Sant'Antonio Abate
Dopo il rinvio della scorsa settimana per maltempo
venerdì 22 gennaio 2016
12.23
Si svolgeranno questa domenica, 24 gennaio, i tradizionali "Fuochi di Sant'Antonio Abate", rinviati una settimana prima per il maltempo.
A renderlo noto è stato un comunicato ufficiale diffuso da Palazzo di Città. I fuochi saranno accesi in tutta la città sin dalla tarda mattinata, ma il clou si avrà dal tramonto in poi. Secondo il programma originario saranno 14 le location ufficiali con altri falò allestiti da privati. Il tutto organizzato dal Comune di Giovinazzo in collaborazione con l'ARAC, l'associazione dei ristoratori, albergatori e commercianti locali, e la locale Pro Loco, che dovrebbe coordinare 11 fuochi privati.
Resta, invece, sostanzialmente invariato il programma degli eventi con l'esibizione della Street Band "Route 99" che attraverserà le strade di Giovinazzo. Confermate anche le performance teatrali, previste nel centro storico dalle ore 18.00 circa, a cura dei "Fatti d'Arte", con un programma dal titolo "Hocus Focus. Le cronache del fuoco". Confermato anche il concerto serale, con inizio verso le ore 20.30, in piazza Vittorio Emanuele II, di Michele Jamil Marzella, musicista assai poliedrico, capace di mescolare tradizioni mediterranee a quelle più esotiche. Il titolo "(in)Contr(a)Orchestra" promette già bene.
L'impegno profuso dall'Assessorato alla Cultura ed al Turismo, guidato da Marianna Paladino, è stato tanto, forse ancor di più in questa settimana, per cercare di riannodare i fili di una matassa che si erano spezzati per il pessimo meteo di domenica 17 gennaio. «Finalmente ce l'abbiamo fatta - ha commenta -. Non volevo che a causa del maltempo si perdesse il nostro appuntamento con la tradizione che ormai è diventato anche una forma di attrazione turistica. Ecco perché invito la cittadinanza a partecipare numerosa domenica prossima, così come spero che a Giovinazzo arrivi anche gente da fuori per partecipare ai nostri festeggiamenti. Le prime indicazioni sulle presenze appaiono buone».
Poi la Paladino, raggiunta da noi telefonicamente, si è soffermata sul significato di questi falò: «A tutti, ma soprattutto a chi ci verrà a trovare da fuori, consiglio un giro tra tutti i falò sparsi per la città, anche in zone periferiche. Perché solo in quel modo ci si potrà immergere nell'atmosfera vera di questo evento figlio della tradizione giovinazzese. Vi auguro - ha detto ai nostri lettori - di farvi avvolgere dal fascino di questa tradizione, tra fuoco, musica, sapori e dalle esperienze teatrali che si potranno vivere nel centro storico».
Farà ancora abbastanza freddo e c'è anche la possibilità di qualche goccia di pioggia. Ma siamo in gennaio ed è del tutto normale. I Fuochi di Sant'Antonio Abate verranno accesi, per dare calore e colore a Giovinazzo, propagandandone l'immagine anche fuori dai confini cittadini.
A renderlo noto è stato un comunicato ufficiale diffuso da Palazzo di Città. I fuochi saranno accesi in tutta la città sin dalla tarda mattinata, ma il clou si avrà dal tramonto in poi. Secondo il programma originario saranno 14 le location ufficiali con altri falò allestiti da privati. Il tutto organizzato dal Comune di Giovinazzo in collaborazione con l'ARAC, l'associazione dei ristoratori, albergatori e commercianti locali, e la locale Pro Loco, che dovrebbe coordinare 11 fuochi privati.
Resta, invece, sostanzialmente invariato il programma degli eventi con l'esibizione della Street Band "Route 99" che attraverserà le strade di Giovinazzo. Confermate anche le performance teatrali, previste nel centro storico dalle ore 18.00 circa, a cura dei "Fatti d'Arte", con un programma dal titolo "Hocus Focus. Le cronache del fuoco". Confermato anche il concerto serale, con inizio verso le ore 20.30, in piazza Vittorio Emanuele II, di Michele Jamil Marzella, musicista assai poliedrico, capace di mescolare tradizioni mediterranee a quelle più esotiche. Il titolo "(in)Contr(a)Orchestra" promette già bene.
L'impegno profuso dall'Assessorato alla Cultura ed al Turismo, guidato da Marianna Paladino, è stato tanto, forse ancor di più in questa settimana, per cercare di riannodare i fili di una matassa che si erano spezzati per il pessimo meteo di domenica 17 gennaio. «Finalmente ce l'abbiamo fatta - ha commenta -. Non volevo che a causa del maltempo si perdesse il nostro appuntamento con la tradizione che ormai è diventato anche una forma di attrazione turistica. Ecco perché invito la cittadinanza a partecipare numerosa domenica prossima, così come spero che a Giovinazzo arrivi anche gente da fuori per partecipare ai nostri festeggiamenti. Le prime indicazioni sulle presenze appaiono buone».
Poi la Paladino, raggiunta da noi telefonicamente, si è soffermata sul significato di questi falò: «A tutti, ma soprattutto a chi ci verrà a trovare da fuori, consiglio un giro tra tutti i falò sparsi per la città, anche in zone periferiche. Perché solo in quel modo ci si potrà immergere nell'atmosfera vera di questo evento figlio della tradizione giovinazzese. Vi auguro - ha detto ai nostri lettori - di farvi avvolgere dal fascino di questa tradizione, tra fuoco, musica, sapori e dalle esperienze teatrali che si potranno vivere nel centro storico».
Farà ancora abbastanza freddo e c'è anche la possibilità di qualche goccia di pioggia. Ma siamo in gennaio ed è del tutto normale. I Fuochi di Sant'Antonio Abate verranno accesi, per dare calore e colore a Giovinazzo, propagandandone l'immagine anche fuori dai confini cittadini.