Domenica al mare... tra i tronchi della Romagna
Litorale di Giovinazzo pieno dei resti dell'alluvione
lunedì 5 giugno 2023
12.29
Lo avevamo anticipato, grazie a conferme da fonti militari, e nella giornata di domenica 4 giugno il fenomeno si è manifestato in tutta la sua evidenza.
Lungo tutto il litorale, da Molfetta sino a Santo Spirito, e quindi anche a Giovinazzo, sono presenti sulle spiagge quintali di rami, tronchi e residui dell'alluvione in Romagna. Le correnti favorevoli di queste settimane hanno trascinato verso sud tutto ciò che la forza di fiumi, affluenti, rivoli e "fossi", come li chiamano da quelle parti, hanno scaricato verso il delta del Po e più a sud sui litorali della Riviera romagnola.
Da lì, grazie a correnti settentrionali, ciò che resta della terribile tragedia, che ha colpito una delle aree più produttive del Paese, è giunto sino alle coste abruzzesi, molisane e pugliesi. Chi ha percorso la linea ferroviaria adriatica o la A14 nelle scorse settimane, ha potuto ben distinguere una enorme chiazza marrone, fatta di detriti e fango, lungo tutta la costa marchigiana e poi più giù, verso mezzogiorno.
I depositi sulle spiagge di Giovinazzo sono divenuti più evidenti nella prima domenica di giugno, quella dei primi bagni per moltissime famiglie anche provenienti da comuni dell'hinterland. Adesso bisognerà che le autorità preposte provvedano alla rimozione di quei tronchi ed alla pulizia completa della costa.
Lungo tutto il litorale, da Molfetta sino a Santo Spirito, e quindi anche a Giovinazzo, sono presenti sulle spiagge quintali di rami, tronchi e residui dell'alluvione in Romagna. Le correnti favorevoli di queste settimane hanno trascinato verso sud tutto ciò che la forza di fiumi, affluenti, rivoli e "fossi", come li chiamano da quelle parti, hanno scaricato verso il delta del Po e più a sud sui litorali della Riviera romagnola.
Da lì, grazie a correnti settentrionali, ciò che resta della terribile tragedia, che ha colpito una delle aree più produttive del Paese, è giunto sino alle coste abruzzesi, molisane e pugliesi. Chi ha percorso la linea ferroviaria adriatica o la A14 nelle scorse settimane, ha potuto ben distinguere una enorme chiazza marrone, fatta di detriti e fango, lungo tutta la costa marchigiana e poi più giù, verso mezzogiorno.
I depositi sulle spiagge di Giovinazzo sono divenuti più evidenti nella prima domenica di giugno, quella dei primi bagni per moltissime famiglie anche provenienti da comuni dell'hinterland. Adesso bisognerà che le autorità preposte provvedano alla rimozione di quei tronchi ed alla pulizia completa della costa.