Dissesto idrogeologico, MoVimento 5 Stelle risponde a Giannini
Giovanni Vianello e Francesca Galizia: «Non è in corso nessun blocco che possa essere minimamente imputabile all’inerzia o alla mancanza di volontà da parte del Ministero»
venerdì 14 dicembre 2018
«I soldi per gli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico in Puglia sono bloccati? Vaneggiamenti da parte dell'Assessore Gianni Giannini!»
A dirlo è Giovanni Vianello, parlamentare pentastellato, accompagnato in questo suo affondo dalla giovinazzese Francesca Galizia: «Ho sentito il Ministero dell'Ambiente - spiega Vianello - e mi sono accertato sulle falsità che questa mattina l'assessore regionale Giannini ha dichiarato a un noto giornale locale pugliese!».
Giannini aveva ieri parlato di «recupero della cultura della manutenzione», chiedendo un'accelerazione da parte di Roma.
Secondo i parlamentari, dunque, Giannini non conoscerebbe «bene l'iter» e rilanciano, cercando di raccontare la loro verità: «Non è in corso nessun blocco che possa essere minimamente imputabile all'inerzia o alla mancanza di volontà da parte del Ministero. Ma anzi, Giannini e, chi con lui, possono star tranquilli che l'istruttoria sugli interventi previsti è stata chiusa e addirittura, la relativa nota è stata già siglata.
Ora, il tutto dovrà passare al vaglio del Comitato di indirizzo e controllo per prendere atto del completamento dell'istruttoria e assegnare le risorse all'interno del già avvenuto accordo di programma, per cui successivamente si dovrà fare un accordo integrativo. In definitiva - è la summa del discorso -, appare chiaro come il procedimento stia proseguendo e segua regolarmente i suoi passaggi formali».
La chiosa di Vianello è questa: «Le dichiarazioni dell'Assessore Giannini appaiono quanto mai strumentali perché da ciò che mi risulta la Regione Puglia conosce (ma forse non riconosce) sia l'impegno che la volontà del Ministero per l'Ambiente sul tema, tanto che il dicastero prosegue nell'iter, pur di garantire i finanziamenti e la tutela per il dissesto, nonostante sulla questione persistano da parte regionale alcuni punti non chiari, riguardo altre ma attinenti partite economiche e finanziarie su atti precedenti deliberati dal Cipe in favore della stessa Regione!».
A dirlo è Giovanni Vianello, parlamentare pentastellato, accompagnato in questo suo affondo dalla giovinazzese Francesca Galizia: «Ho sentito il Ministero dell'Ambiente - spiega Vianello - e mi sono accertato sulle falsità che questa mattina l'assessore regionale Giannini ha dichiarato a un noto giornale locale pugliese!».
Giannini aveva ieri parlato di «recupero della cultura della manutenzione», chiedendo un'accelerazione da parte di Roma.
Secondo i parlamentari, dunque, Giannini non conoscerebbe «bene l'iter» e rilanciano, cercando di raccontare la loro verità: «Non è in corso nessun blocco che possa essere minimamente imputabile all'inerzia o alla mancanza di volontà da parte del Ministero. Ma anzi, Giannini e, chi con lui, possono star tranquilli che l'istruttoria sugli interventi previsti è stata chiusa e addirittura, la relativa nota è stata già siglata.
Ora, il tutto dovrà passare al vaglio del Comitato di indirizzo e controllo per prendere atto del completamento dell'istruttoria e assegnare le risorse all'interno del già avvenuto accordo di programma, per cui successivamente si dovrà fare un accordo integrativo. In definitiva - è la summa del discorso -, appare chiaro come il procedimento stia proseguendo e segua regolarmente i suoi passaggi formali».
La chiosa di Vianello è questa: «Le dichiarazioni dell'Assessore Giannini appaiono quanto mai strumentali perché da ciò che mi risulta la Regione Puglia conosce (ma forse non riconosce) sia l'impegno che la volontà del Ministero per l'Ambiente sul tema, tanto che il dicastero prosegue nell'iter, pur di garantire i finanziamenti e la tutela per il dissesto, nonostante sulla questione persistano da parte regionale alcuni punti non chiari, riguardo altre ma attinenti partite economiche e finanziarie su atti precedenti deliberati dal Cipe in favore della stessa Regione!».